In questa spiegazione del Padre Nostro, e similmente nella conclusione di una parabola a Mt 18,35, Gesù afferma che il Padre non ci perdona se noi non perdoniamo gli altri che fanno male a noi.
Queste affermazioni non sono difficili da capire, infatti sono molto ragionevoli.
Se non crediamo nel perdono come stile di vita, non crediamo nell'opera di Gesù ( anche se affermiamo o pensiamo di crederci ).
Senza questa fede Gesù non portò anche i nostri errori sulla croce, e rimaniamo non perdonati.
Naturalmente, il nostro perdono degli altri non deve essere visto come mezzo per ottenere il perdono da Dio, altrimenti non è un perdono datoci gratuitamente come in Mt 18,21-35.
La difficoltà è invece nell'enorme sfida che produce, uno stile di vita che perdona sempre quelli che ci fanno male.
E non solo perdonare, ma positivamente fare del bene Mt 5,38-48.
Il modo per vivere in questa maniera è di riflettere sempre su quello che Cristo ha fatto per noi, peccatori perdonati ( Ef 4,32; Col 3,13 ), e di cercare di essere controllati dallo Spirito Santo, che ci dà il potere per fare quello che a noi sarebbe impossibile.