Matteo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Fare l'elemosina in segreto |
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1 Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. |
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2 Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. |
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3 Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, | |||||
4 perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. |
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Pregare in segreto |
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5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. |
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6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. |
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La vera preghiera. Il Pater |
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7 Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono ci venire ascoltati a forza di parole. |
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8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate: | |||||
9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome; |
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10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. |
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11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, |
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12 e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, |
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13 e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. |
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14 Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; |
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15 ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. |
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Digiunare in segreto |
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16 E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. |
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17 Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, |
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18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. |
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Il vero tesoro |
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19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; |
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20 accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. | |||||
21 Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore. | |||||
L'occhio lucerna del corpo |
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22 La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; |
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23 ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! |
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Dio e il denaro |
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24 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. |
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Abbandonatevi alla Provvidenza |
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25 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? |
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26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? |
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27 e chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? | |||||
28 E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. |
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29 Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. | |||||
30 Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? |
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31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? |
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32 Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. | |||||
33 Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. |
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34 Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. |
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Indice |
6,1-4 | Elemosina 6,1 praticare le vostre buone opere: alla lettera: « fare la vostra giustizia » ( var. « fare l'elemosina » ), cioè compiere le opere buone che rendono l'uomo giusto davanti a Dio. Le principali erano, agli occhi' dei giudei, l'elemosina ( vv 2-4 ), la preghiera ( vv 5-6 ) e il digiuno ( vv 16-18 ). |
6,2 | Gesù prende in esame tre pilastri della pietà dei farisei: elemosina, preghiera e digiuno (
Mt 6,1-18 ). Saranno autentici solo se compiuti unicamente per piacere a Dio. ipocriti: questo epiteto, che abbraccia tutti i falsi devoti di una pietà affettata e chiassosa, si applica specialmente, nello spirito di Gesù, alla setta dei farisei ( Mt 15,7; Mt 22,18; Mt 23,13-15 ). |
6,5-15 | Preghiera 6,5 Quando pregate: con l'esempio ( Mt 14,23 ), come con le istruzioni, Gesù ha insegnato ai suoi discepoli il dovere e la maniera di pregare. La preghiera deve essere umile davanti a Dio ( Lc 18,10-14 ) e davanti agli uomini ( Mt 6,5-6; Mc 12,40p ), fatta con il cuore piuttosto che con le labbra ( Mt 6,7 ), fiduciosa nella bontà del Padre ( Mt 6,8; Mt 7,7-11p ) e insistente fino all'importunità ( Lc 11,5-8; Lc 18,1-8 ). È esaudita se è fatta con fede ( Mt 21,22p ), in nome di Gesù ( Mt 18,19-20; Gv 14,13-14; Gv 15,7.16; Gv 16,23-27 ), e chiede cose buone ( Mt 7,11 ) come lo Spirito santo ( Lc 11,13 ), il perdono ( Mc 11,25 ), il bene dei persecutori ( Mt 5,44p; cf. Lc 23,24 ), soprattutto l'avvento del regno di Dio e la perseveranza al momento della prova escatologica ( Mt 24,20p; Mt 26,41p; Lc 21,36; cf. Lc 22,31-32 ): vi è tutta la sostanza della preghiera-modello, insegnata da Gesù ( Mt 6,9-15p ). |
6,6 | Gesù non condanna la preghiera in comune, ma l'ostentazione della preghiera. Gesù proibì ogni preghiera pubblica? |
6,7 | In quale modo dobbiamo pregare? |
6,9 | Santificare il nome di Dio è riconoscere Dio per quello che egli è, glorificarlo come Dio. È Dio stesso che può condurre l'uomo a questo riconoscimento e a questa glorificazione: Ez 36,22-23. Nella redazione di Mt, il Pater contiene sette domande. Questo numero è caro a Mt: tre volte 7+7 generazioni nella genealogia ( Mt 1,17 ); sette beatitudini ( Mt 5,3+; Mt 5,5 ); sette parabole ( Mt 13,3+ ); perdonare non sette volte, ma settanta volte sette ( Mt 18,22 ); sette maledizioni dei farisei ( Mt 23,13+ ); sette parti del vangelo ( cf. l'introduzione ). Forse, per ottenere questo numero sette, Mt ha aggiunto al testo-base ( Lc 11,2-4 ) la terza ( cf. Mt 7,21; Mt 21,31; Mt 26,42 ) e la settima domanda ( cf. il « maligno »: Mt 13,19.38 ). |
6,11 | quotidiano: versione tradizionale e probabile di una parola difficile. Si è potuto proporre anche: « necessario alla sussistenza » o « di domani ». In ogni modo, il pensiero è che si deve domandare a Dio il sostentamento indispensabile della vita materiale, ma solo quello: non la ricchezza né l'opulenza. I Padri hanno applicato tale testo al nutrimento della fede, il pane della parola di Dio e il pane eucaristico ( cf. Gv 6,22+ ). |
6,12 | Sul tema del perdono vedi anche Mt 5,23-24; Mt 18,21-35. |
6,13 | Dio non può indurre l'uomo al male (
1 Cor 10,13;
Gc 1,13-14 ) ma può sottometterlo alla prova (
Gen 22,1 ). Il significato della invocazione può essere: non sottoporci a prove troppo gravi per le nostre deboli forze ( Mt 24,21-22 ); oppure: non lasciarci soli di fronte a Satana e alle sue tentazioni ( Mt 26,40-41; Lc 22,31-34 ). Dopo il v. 13 molti manoscritti antichi aggiungono un'acclamazione liturgica: "Perché tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli". male: BJ ha: « maligno », ma in nota propone anche: « dal male ». - un'aggiunta legge « perché a te appartengono il regno e la gloria nei secoli. Amen » ( influenza liturgica ). Perché pregare che Dio non ci esponga alla tentazione, se lui non ci tenta? |
6,14-15 | Non c'è perdono per chi non perdona? |
6,16-18 | Digiuno |
6,19-34 | Non preoccupatevi ( Lc 12,22-32; Lc 11,34-35 ) |
6,23 | Se la luce … è tenebra: la luce dello spirito che s'irradia dall'anima è paragonata alla luce materiale, di cui l'occhio, sano o malato, dispensa o rifiuta il beneficio al corpo: se anch'essa si trova oscurata, l'accecamento sarà ben peggiore della stessa cecità fisica. |
6,24 | Vedi
Lc 16,13. Con la ricchezza si traduce il greco ha mammonà, che è parola aramaica; è la ricchezza ingiusta personificata, che diventa un idolo. Perché non è possibile servire Dio e Mammona? |
6,33 | La giustizia del regno è la perfezione da esso richiesta. |