Le chiavi danno la possibilità di far entrare e negare l'entrata a persone nel regno di Dio.
Il potere delle chiavi sta nella possibilità di legare e sciogliere.
Ma che cosa è questo legare e sciogliere?
Il secondo verbo in ogni coppia è un futuro perfetto passivo, cioè letteralmente "tutto ciò che legherai/scioglierai in terra sarà stato legato/sciolto nei cieli".
Il significato del perfetto in casi simili e in questo caso in particolare è molto discusso fra gli studiosi della grammatica greca.
Ma quello che possiamo dire è che se Matteo avesse voluto esprimere un semplice futuro oppure uno stato, avrebbe potuto scegliere altre forme dei verbi che esistevano.
Siccome non lo fece, il senso normale del perfetto futuro ( "sarà stato …" ) è probabile.
Pietro ricevette in Mt 16,17 la rivelazione che Gesù era il Cristo, il Figlio di Dio, e su questa base Gesù avrebbe costruito la sua chiesa.
Sembra naturale quindi che il potere delle chiavi qui sta nella predicazione del messaggio di Gesù Cristo, il Figlio di Dio ( similmente al senso in Lc 11,52 ).
Infatti, troviamo che Pietro aprì il regno agli altri in At 2,14-39; At 3,11-26; At 10,34-38, e lo chiuse ad altri in At 4,11-12; At 8,20-23.
Il futuro passivo in questo senso è naturale.
Quelli che legò o sciolse furono già legati o sciolti da Dio, e mentre proclamava il Vangelo di Gesù Cristo confermava quello che Dio aveva già fatto.
Paolo fece qualcosa di simile in At 18,9-10: Dio aveva già il suo popolo a Corinto, quindi Paolo doveva continua a parlare per legare quelli che Dio ha già preso.
L'uso dei verbi in Mt 18,18 è poi un caso particolare di questo principio generale, in cui il legare e lo sciogliere sono praticati nell'ambito della chiesa quando qualcuno pecca contro un altro.
Vedi i commenti su Matteo 18,18; Giovanni 20,23.