Paolo in questo brano parla di un certo uomo ( quasi sicuramente riferendosi a se stesso ) che fu rapito fino al terzo cielo.
L'Antico Testamento allude, anche senza un insegnamento chiaro, ad una divisione del cielo in tre sezioni:
1. il cielo nel senso dell'atmosfera ( come Dt 11,11 );
2. il cielo dove ci sono le stelle ( come Gen 1,14 );
3. il cielo dove Dio abita, chiamato anche "cieli dei cieli" ( 1 Re 8,27; 2 Cr 2,6; 2 Cr 6,18; Ne 9,6; Sal 148,4 ).
Il terzo cielo sarebbe quindi questa dimora di Dio.
Questa interpretazione è confermata da 2 Cor 12,4, dove Paolo lo chiama "paradiso", un altro termine per il luogo dove gli uomini dimorano con Dio ( Lc 23,43; Ap 2,7 con Ap 22,1-5 ).
La letteratura ebraica del periodo del Nuovo Testamento a volte divideva il cielo in cinque, sette o dieci parti.
Ma il riferimento al paradiso in 2 Cor 12,4 sembra escludere queste divisioni.
Infatti, anche la divisione del cielo in sette sfere chiama l'ultima parte del cielo "paradiso", confermando che Paolo arrivò fino in fondo in cielo, anche se per lui era solo la terza ( e ultima ) parte.