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B60-A8
Ipse autem vulneratus est propter iniquitates nostras, attritus est propter scelera nostra. ( Is 53,5 )
Prostrato ai piedi tuoi, Re dei Dolori, che immoto splendi sulla rossa croce, innalzo a Te la tremebonda voce, pietà invocando sui miei tristi errori.
Dolce Speranza, dai divini albori, che su noi raggian dallo Spasmo atroce, scendi sull'ali candide, veloce, inghirlandata d'immortali fiori.
Tu conforta e ravviva il fervor mio, o Gesù; fa che, vinta ogni lusinga, Te solo io possa amar sopra ogni cosa.
E tu prega per noi, Mistica Rosa, sì che fiamma d'amor tutto ricinga il nostro cuore, e lo dissolva in Dio.
Federico Olivero.