Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B60-A16
Per concessione speciale dei Rev. P. Provinciale di Torino
( Vietata ogni riproduzione )
( Continuazione v. num. precedente )
- Molti frutti si devono seminare; li farò germogliare e verrò io stesso a raccogliere: il tuo Gesù.
- Le tue preghiere attireranno la benedizione non solo sopra di te, ma sopra tutto il mondo, perché sono tanto infocate da bruciare i nostri Cuori. ( Cioè di Maria SS. e del suo Divin Figlio: detto di Maria Santissima ).
Quante dolcissime cose mi disse il mio Gesù Crocifisso, fra le quali disse di privarmi del sonno, di fare un po' di penitenza, che, mista coll'amore del mio Gesù, nostro Dio, ( sebbene sia sempre ben poca cosa ) è molto gradita al Signore.
- Ora non puoi più scostarti da me, perché il tuo cuore è così strettamente legato col mio, che né le potenze diaboliche né il mondo, nulla possono contrastare, e guai a chi ti tocca!
Queste sono parole sacre ( per i miei peccati merito d'essere lapidato: la misericordia di Dio è al colmo! ), che il mio Gesù distintamente mi disse alle ore 5 e 3/4, prima d'uscire dalla mia cella, dove mi preparavo per ricevere il pane degli Angioli:
- Sta' in pace con te stesso: io ti dico che ciò che vedi, che senti, sono cose che a te non appartengono; che non siano di tuo gusto o che ti diano dispiacere, tienti calmo, perché, facendo altrimenti, quando vieni a fare l'adorazione, se mi vedi mesto, è perché hai scomposto il mio Cuore unito col tuo. ( Per non aver saputo sopportare quello, di cui il mio Sposo santissimo m'ha avvisato ).
- Gesù mio Crocifisso, aiutatemi! da parte mia faccio quanto posso; in te tutto spero e tutto posso.
Il mio buon Gesù mi disse: - Guai a te se tralasci l'adorazione mattino e sera; se io ti ho chiamato Religioso è perché voglio la preghiera, voglio la preghiera, voglio la preghiera!
Il mio Gesù Crocifisso è molto mesto per l'enormità dei peccati, che vede con la sua potenza, e non vuole che lo abbandoni, ma vuole che gli stia vicino e che lo preghi molto.
Continua l'adorazione dopo la S. Comunione
- Se hai avuto qualche momento che tu non eri tutto con me, tuttavia l'amore così infocato e il desiderio della salvezza di tutto il mondo e la preghiera che tu per essa mi facesti, t'hanno meritato dal mio costato trafitto amore immenso e grazie abbondantissime.
Sovente mi domanda il mio buon Gesù che gli chieda qualcosa per me; gli risposi, come altre volte, che io ho una sete ardente di vedere tutto il mondo amare Lui, mio Gesù Crocifisso, vero Figlio di Dio.
Il mio Crocifisso Gesù mi disse d'aver fede; mi conferma serafino in terra del Cuor di Gesù Crocifisso.
Ma da tanto amore a Gesù non vada disgiunto l'amore alla sua Santissima Madre Maria Vergine; Ella stessa lo dice che è tanto l'amore che l'Eterno Padre porta al suo Divin Figlio, che appena Ella domanda grazie in Suo nome, per quelli che con fede La invocano, nulla sarà negato.
Risvegliati, risvegliati, o cuor mio, affinché ti ricordi ogni momento del tuo Dio!
Stamane, venerdì, appena ricevuta la Santa Comunione, mi venne un malessere tanto doloroso per tutto il corpo, che io credetti di morire.
Dimandai al mio Gesù d'alleviare i miei mali, affinché potessi fare il santo ringraziamento; il mio buon Gesù mi disse:
- Ricordati che oggi è venerdì, rammentati delle mie sofferenze della Croce e soffri in parte con me: ti basti come ringraziamento.
La grazia di Dio mi diede forza di sopportare pazientemente per amor del mio Gesù in silenzio; e feci i miei lavori, come Dio ha voluto, senza manifestare il mio male.
Il mio buon Gesù mi disse che dopo la mia morte sarò invocato come protettore contro la bestemmia dalle persone pie, per ottenere da Dio l'emandazione da questo vizio così deforme. ( Oh la misericordia di Dio! ).
- La mente tua sempre sia fissa nell'amor tuo Gesù Crocifisso.
Mentre facevo l'adorazione, alla fine, mi passarono per la mente quelli che fanno di tutto per ottenere alte cariche; vorrei potere a costoro narrare le meraviglie che gode un'anima nascosta e che ama Iddio come gli angioli in cielo: questa è la più alta carica, a cui possa arrivare chi ama Gesù.
Il mio Gesù Crocifisso mi lascia in vita ancora un po' di anni e poi mi chiama a sé, a godere il frutto delle mie povere fatiche.
Dopo la nostra morte non si conosce più distinzioni di titoli, di Re né di Regine; quel che brilla sono le virtù praticate in vita.
- Quando il tuo spirito uscirà dal tuo corpo, in un attimo traverserà le più alte sfere celesti, l'anima tua inebriata di quell'amore, che in terra tanto m'hai portato e che sarà centuplicato dopo la tua morte, gaudio immenso godrà.
Quanto è mai misericordioso Iddio! gli uomini del mondo se ricevono ingiurie, non la perdonano tanto facilmente; solo un Dio sempre tende le braccia per darci il bacio del perdono!
- Sta' guardingo, perché il demonio ti viene improvvisamente a tentare sulla fede, mettendola in dubbio, mentre che è l'astro più luminoso fra tutte le virtù.
Per il grande amore che tu porti al mio Figlio Gesù ti confermo mio figlio adottivo. ( Maria Santissima ).
Dopo d'aver fatto il ringraziamento della Santa Comunione, finita la santa Messa, mi ritiro nella mia cella per mezz'ora a ringraziare di nuovo il mio Gesù di tanti benefici ricevuti, e il mio buon Gesù mi disse:
- Figlio mio, sappi che lo spirito moderno non solo nega le cose sante, ma induce taluno a non fare neppure il ringraziamento dopo il Santo Sacrificio e se lo fa, lo fa con ben poca Fede.
Fallo tu in loro vece e che tu sia benedetto!
Oh, bontà infinita di Dio che mi dai tanto amore e fede, per me hai anticipato il Paradiso!
Nella mia semplicità di sapere gli dissi: - Caro Gesù, se per la tua misericordia mi prendi in Paradiso, certo diminuisci il gaudio, perché mi fai già momentaneamente pregustare le gioie celesti.
- Figlio mio, e tu, non mi consoli forse col far di tutto per propagare la mia « Divozione », affinché le anime risveglino il ricordo d'un Dio Crocifisso per loro, Salvatore loro?
Oh, in certi momenti non so se mi trovo in Paradiso o su questa terra, tanto è l'amore, le carezze che Dio misericordioso mi concede, e dico al mio buon Gesù, come tante altre volte: Dar tanto gaudio a me povero peccatore, neanche se io avessi la virtù degli angeli!
- Gesù disse: - Gli angeli creati e confermati fedeli a Dio, non hanno durato tanta fatica a servirmi fedelmente, in cambio l'uomo a quante miserie va sottoposto; ebbene, con tutto ciò, quelli che osservano con viva fede i miei precetti e che mi portano un grande amore, sono ancor più che angioli.
- Fare il bene, o Signore Santissimo, quanta fatica! ebbene, mio buon Gesù, colla tua grazia onnipotente ah! non è fatica, ma gaudio dolcissimo, per quelli che santamente e puramente ti amano e ti servono: o" Signore, dammi tanta fede, tant'amore da bruciare qualunque imperfezione.
Meglio stare un'ora in colloquio con Gesù Crocifisso, che godere per cent'anni le delizie del mondo ingannatore, che promette delle felicità che non ha mai possedute.
Il mio buon Gesù mi farà scrivere molte cose; i lettori, che avranno il bene di leggerle, comprenderanno che furono dettate dall'Altissima Provvidenza, e la grazia del Signore li farà certo contenti e umili: grazie più belle non potrebbe avere chi ama Gesù!
Non avendo mai potuto prendere sonno in tutta la notte, mi venne questo pensiero: Gran Madre di Dio, Stella mattutina, Dammi grazia d'alzarmi presto alla mattina; Non potendo riposare in questo letto, Dammi la preghiera, Gesù benedetto, Il ricordo della tua bontà e del tuo viso: Sii sempre pietoso con me, mio dolce Paradiso!
- Tutte le preghiere, gli atti d'amore al tuo Dio, Gesù Crocifisso, faranno testimonianza all'anima e saranno la gloria che godrà in Cielo. ( Il mio Crocifisso ).
Dopo la Santa Comunione: - Il tuo pane quotidiano sono i puri affetti a Dio, preghiere, rapimenti: il tuo Gesù vuole che tu sia figlio del Suo Cuore.
Oh, memorabile giorno del Perdono di Assisi!
Chi può misurare l'amore che per grazia di Gesù porto io alla Sua Santissima Madre Maria?
La mia mente vorrebbe scrivere molto, molto e abbondantemente, è mio desiderio: ma come posso, se non mi aiuta la Madonna?
In questo giorno così bello dedicato a Lei, trasportato da santi pensieri così scrivo: Bella, Vergine degli Angeli, che sublime nome porti! Nei momenti più difficili, colmaci d'aiuti e di conforti!
Tu, Madre Santa, volgi a noi il giglio.
Da ai tuoi figli pace e consiglio, Per amor del tuo Divin Figlio, Fa pure l'alma nostra come il giglio!
Nella S. Comunione a Gesù: Quant'è dolce nutrimento; Ostia Santa il Sacramento!
A conforto dell'animo nostro, Contro l'insidiator, il mostro!
Gesù al figlio: Parla poco, e prega molto, La mente fissa a Gesù in volto, Avrai in te stesso grazie e sorriso, Di Gesù il Paradiso!
- Fa' tutto quello che il mio Divin Figlio ti comanda; abbi fede: io sono la tua protettrice! - ( Maria Santissima ).
Continua l'adorazione nella festa della Madonna degli Angeli, 1 agosto 1908
Parla Gesù: - Questa mane, nella Santa Comunione ho benedetto copiosamente l'anima tua.
- E la Madonna pure? - io gli domandai.
Si la Mamma ti ama immensamente, non solo perché tu la veneri tanto, ma perché tu mi ami senza misura.
Se una madre terrena ama l'individuo che vuol bene a suo figlio, la Madre di Dio non ha confronto: chi ama il suo Gesù Crocifisso ha un valore immenso presso di Lei.
Ti dirò di più: il mio Cuore e il tuo sono cosi strettamente uniti che te ne darò la ricompensa: il ricordo in ogni momento che tu sei sempre alla mia presenza nel lavoro e nelle preghiere, per allontanare qualunque pensiero inutile.
E la grazia del tuo Gesù sia sempre con tè, sii sempre umile, quieto, non ti turbare mai, tanto più se sono coserelle che non meritano nemmeno uno sguardo; perché quando vieni nella tua cella, ho altre cose a farli segnare: col tuo Crocifisso, Gesù lavora e prega!
Come è dolce, o mio Dio, Cogli Angioli lodar Te!
Sei sorgente d'ogni bene Di chi crede e spera in Te.
Dammi, dammi o Gesù mio, Di pensare sempre a Te, Crocifisso del cuor mio, Il più alto di tutti i re!
Quanto è dolce la Preghiera, Vicino alla Croce, mio Gesù, Vorrei essere un Serafino Per lodarti ancor più!
Ave, o Maria, Dammi riparo Sotto il tuo manto.
- Hai da lavorare ancor molto; ti resta da guadagnare ancora parte del Paradiso; il lavoro è questo: si è di formare molte anime, coltivarle per bene per trapiantarle in cielo; e, quando ti chiamerò in Paradiso, vedrai per la prima volta le meraviglie di tutte le meraviglie.
- Gesù che parla: Io mi delizio di stare cogli uomini, tanto più con quelli che mi amano senza vedermi.
Ah, Gesù! e la fede che tu ci dai, non basta? Ti vediamo, ti sentiamo, ti parliamo, e Tu, bontà infinita ci rispondi con tanta carità, colla tua voce dolce, soave, da convertire il più ostinato peccatore del mondo colla tua potenza e dolcezza.
- Voglio che tu mi ami con tutte le tue forze, con tutto il tuo cuore, incessantemente: se i peccati si fanno in questo mondo, voglio anime, che, come serafini in cielo, mi seguano coll'orazione e altre virtù, affinché facciano riparazione.
Gesù al figlio: - Quando tu preghi, Io ti osservo; Va' e corri come il cervo Per arrivare dove son Io!
Se è tuo gaudio, è pur il mio. Com'è dolce amare Iddio Nella mia cella; e penso io: « Sono alla presenza del Creatore? Vorrei trovarmi tutte le ore! ».
Che momenti di Paradiso, Quando Iddio ci rapisce!
Il mio cuore si smarrisce - Nelle braccia del mio Signor!
Benedica sempre Iddio Le fatiche della cucina: Alla sera e alla mattina Sia gloria eterna al mio Gesù!
Per chiedere intercessione alla Mamma, la gran Madre di Dio: Quando sono in preghiera, Per grazia, a pie del mio Gesù Vergine Santa del Paradiso, Intercedi presso Dio per noi!
Giorno, di ricordo soave: il giorno 5 d'Agosto, dedicato alla SS. Vergine della Neve, si festeggiava per la prima volta nella chiesuola di S. Rocco nel paese di Viale d'Asti la Madonna di Lourdes.
In quel giorno dedicato alla Madre del Signore, Iddio ha voluto spandere le grazie più belle su quei divoti suoi popoli.
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.
N. d. R.