Il Crocifisso di Monte Pincio in Roma |
B61-A4
A Roma, sul Pincio, sorge un antico convento dei Cappuccini, nel quale si conserva un Cristo la cui storia è molto notevole.
Ecco in qual modo la tradizione ci narra la sua straordinaria origine.
Un giovane libertino, dopo aver dissipato follemente i suoi beni in divertimenti e bagordi si trovò ridotto ad una povertà estrema, e come ad ultima sua risorsa, decise di ricorrere al demonio.
Gli offerse anima e corpo, a patto però che in ricambio gli fornisse tanto danaro quanto il suo lusso e i suoi piaceri richiedessero.
Satana glielo promette, e gli chiede per iscritto l'atto del suo patto.
"Io consento, dice il giovane; ma prima rispondimi: sei tu stato testimone della crocifissione dell'Uomo-Dio?".
"Sì!"
"Potresti adunque riprodurmene un'immagine perfettamente simile?".
"Meglio che qualsiasi altro pittore".
"Fammela dunque, e quando me l'avrai portata, io ti cederò l'atto di donazione per iscritto".
La condizione fu accettata.
Ma appena quel figliuol prodigo vide il ritratto fedele del Divin Crocifisso, il suo cuore si spezzò dal pentimento e profondi lamenti proruppero dal petto, misto ai quali il nome di "Gesù" che, ripetuto più volte, mise in fuga il mostro infernale.
Il nuovo convertito, volendo espiare con la penitenza la sua vita traviata, si presentò al Convento dei Cappuccini di Monte Pincio, portandovi l'immagine che la potente mano di Maria aveva strappato in suo favore al nemico delle anime.
Il Crocifisso, amorosamente contemplato, sarà sempre capace di destare in cuore i più soavi sensi di amore e di parlare allo spirito il linguaggio della santità.