Catechisti Congregati

B62-A10

"Sono nel mondo e non gli appartengono".

Questo si può dire dei Catechisti Congregati, che a tale altissimo ideale di solitudine e di distacco mirano costantemente.

Eppure, la loro vita è in mezzo al mondo, nel travaglio e nella battaglia.

La loro virtù è costantemente sulla breccia, e la loro vita in famiglia, in laboratorio, nell'ufficio e nella scuola dev'essere una diuturna lotta contro lo spirito di condiscendenza, d'indifferentismo, quando non è sanguinante battaglia contro il vizio, l'errore e la malafede.

I Catechisti Congregati, rinvigoriti quotidianamente dal Pane Eucaristico, sono il lievito del bene, lievito che, sparso nel mondo, deve far fermentare la massa dei fedeli.

Il Catechista non è soltanto tale quando in una Parrocchia o in una Scuola spiega il Catechismo, ma è ancora Catechista quando invita alla Comunione Pasquale un collega d'ufficio, quando di fronte alla sfacciata affermazione del male sa disapprovarlo e tenere un contegno atto a dimostrare che la virtù non è un mito, ma realtà fattiva, fonte di grandezza e di letizia nel mondo.

Egli è Catechista per la strada, in chiesa, in famiglia, al ristorante, nell'aula della Università, nella caserma.

Sempre e dovunque egli deve tenere un tale contegno che sia un apostolato.

Chi, considerando la giornata di un Catechista vero può riassumere il bene da lui compiuto, quando egli è profondamente convinto del suo ideale e sentitamente compreso dallo spirito di fede, di umiltà, di carità?

E chi può anche misurare la sublimità della missione affidata a noi Fratelli delle Scuole Cristiane da Gesù Crocifisso stesso, di essere cioè i formatori di simili apostoli che, dovunque si troveranno, faranno brillare la stella del nostro Istituto, essi, fratelli minori, che costituiscono i nuovi vigorosi virgulti?

In Comunità e nella Scuola noi facciamo del bene in proporzione del nostro numero; ma il bene nostro si moltiplicherebbe di molto, se ogni Casa avesse un nucleo di giovani che ci emulassero nell'apostolato.

I Catechisti di Torino tengono Scuole domenicali e serali in cui vive lo spirito di S. Giovanni B. De La Salle e appartiene anche al nostro Istituto il bene che in esse si compie.

Nelle nostre stesse scuole e nei nostri Istituti, i Catechisti, convenientemente preparati nello studio e nella pietà, potrebbero supplire alla scarsità dei Fratelli, conservando e sostenendo, il nostro spirito.

L'orizzonte si apre luminoso e promettentissimo se noi, Fratelli delle Scuole Cristiane, lavorando a coltivare quest'opera, ci prepareremo i nostri fedeli coadiutori.

Fr. Teodoreto.