Edoardo Ardissone |
B62-A15
Socio effettivo dell'Unione Catechisti della Sede Principale ( Ricordi nel giorno della sua esumazione ).
Era stato indirizzato alla pietà fin dalla età più tenera e ne aveva tratto un forte carattere cristiano.
Entrato a far parte dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, nel 1915, si era solennemente consacrato effettivo nel Santuario della Consolata in presenza di S. Em. il Cardinale Richelmy di s. m.
Quale operaio in grandi stabilimenti, seppe sempre difendere con coraggio la sua fede, sia in privato che in pubblico.
Chiamato al servizio militare, compì lodevolmente il suo dovere anche a costo di grandi sacrifizi e strapazzi e sotto le armi contrasse la dolorosa malattia che doveva portarlo alla tomba.
Negli ultimi suoi giorni non richiedeva che il SS. Crocifisso, il foglietto della "Divozione alle cinque Piaghe di Gesù", che aveva tanto diffuso.
Oh, qual gioia avrà provato allorquando, volato in Cielo, si trovò innanzi a quel Gesù raggiante in quelle stimmate che Lui, lo zelante apostolo, aveva tanto amato e fatto amare in terra!
Un grave lutto ha colpito la Comunità dei Fratelli delle Scuole Cristiane: domenica 21 ottobre c. a. nelle prime ore del mattino spirava nel dolce amplesso di Dio il Rev. Fratello Macedonio, prof. Marcello Raiteri, Vice Direttore della Scuola Arti e Mestieri.
Il lutto dei Fratelli è anche lutto nostro, non solo perché tutto ciò che interessa i nostri educatori, interessa noi pure, loro discepoli ma anche e specialmente perché il caro Estinto era un grande amico e ammiratore della nostra Unione.
Aveva coperto in Congregazione cariche importanti: fu per tanti anni direttore della Scuola Normale interna dei Fratelli; poi venne dall'Ubbidienza mandato via via a dirigere la Scuola La Salle di Tonno e le case di Vercelli, Piacenza e Parma, e sette anni or sono fu destinato come vice Direttore nella Comunità di Via delle Rosine.
E fu qui che si manifestò subito un grande e sincero ammiratore della nostra Unione.
Quante volte si prestò generosamente a tenere conferenze ai nostri giovani, nelle giornate di studio e di ritiro!
E come volentieri metteva a disposizione della nostra Direzione la sua penna forbita per articoli, per discorsi di circostanza e per qualsiasi altra eventuale necessità!
Aveva sortito da natura mente aperta e cuore generoso; lo studio costante e metodico aveva perfezionato in Lui la naturale disposizione - che aveva spiccatissima - per la poesia; per cui in tutte le sue conferenze e nei suoi scritti si sentiva quella nobile ispirazione tutta propria di chi sente altamente e nobilmente e sa esprimere con arte viva i suoi magnifici sentimenti.
Noi uniamo le nostre lacrime a quelle dei suoi Confratelli, che perdono con Lui una persona amata e cara, un vivo esempio di ogni religiosa virtù, un vero Fratello che sapeva in ogni lieta o triste circostanza, dire la parola della fede e dell'affetto, atta a soprannaturare la gioia e a lenire le spine del dolore.
Uniamo le nostre lacrime a quelle dei suoi alunni che perdono in Lui un padre affettuoso e una guida sicura.
Ma uniamo anche le nostre alle loro preghiere, perché Iddio conceda a Lui largo e pronto il premio promesso a quelli che insegnano a molti la via della giustizia e a noi di poterlo imitare nelle sue grandi virtù.