Bibliografia |
B62-A16
L.I.C.E., Torjno, L. 5, fr. L. 5,50.
Sport e virtù non sono in antitesi: la virtù ammette benissimo lo sport regolato: e lo sport regolato può esser coefficiente educativo, e quindi fattore di virtù.
Ne abbiamo la documentazione leggendo questa "Partita di calcio" di Francis Finn, tradotto dall'inglese dal noto Papà Tommaso.
Movimentata, attraente, con varie sorprese e continue attrattive, questa "Partita" ci prende, ci conquide, ci esalta, e quasi senza che ce ne avvediamo ci porta al bene e ci spinge alla virtù.
Le varie scene sono descritte con brio e la penna brillante dell'illustre autore non fa del virtuosismo inutile.
Arreca diletto e bontà che è quanto di meglio si possa desiderare da uno scrittore cattolico.
Libro da diffondersi fra là gioventù.
( Dalla storia di Licio ). Vol. in 16° di - p. 176. L.I.C.E. L. 5 fr. L. 5,50,
È un dramma spirituale finissimo, rappresentato con acutezza di analisi psicologica e con una forza d'arte che incatena.
Licio è il protagonista della storia; ma intorno a lui si muovono altri personaggi non meno interessanti, perché vivi anche essi di realtà umana; e brillano figure di donne gentilissime, ciascuna delle quali assolve ad un compito che giunge talora sino all'eroismo.
Lo sfondo nel quale si profilano tutti i personaggi, semplice, e ad un tempo complesso per eventi, è vario: dal giocondo al tragico; dalla pace di una grande casa circondata di verzura alla fosca tragedia dell'ultima guerra mondiale che travolse, distrusse, ma pur anche purificò, e aperse orizzonti di nuove grandezze.
Domina tutto il racconto la luce dell'ideale; un ideale non irraggiungibile, non perduto nelle evanescenze del sogno; ma distinto e chiaro e attuabile in una perfetta realtà.