Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B64-A6
Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale di Torino
( Vietata, ogni riproduzione )
( Continuazione v. num. precedente )
S'avvicina il momento di recarmi in chiesa, preparandomi qui nella mia cella col maggior possibile raccoglimento; quando arrivo a dire: « Signore non sono degno di riceverti nella Santa Comunione ».
Riconoscendomi troppo miserabile, Gesù mi disse: Se tu non sei degno di ricevermi, sono ben io, tuo Gesù, degno di venire nel tuo cuore.
O lettori che avete il bene di leggere queste umilissime pagine, meditate bene se trovate al mondo anime di tale umiltà, no certo! non l'incontrerete! Dio solo è la più alta umiltà e santità, il più alto amore per il genere umano.
Gesù che parla: Figlio, ti sei ricordato oggi di me? quante volte?
Gesù: Le persone con cui hai da convivere, compatiscile per amor mio: quei loro difetti molte volte sono involontari.
Gesù: Figlio, se tu non dai importanza qualche volta alle cose piccole, perché piccole, io ti castigo, cioè per una settimana non ti parlo: perché piccole a tuo giudizio.
Per grazia del mio Gesù Crocifisso non mi allontano mai dalla venerazione a Maria SS., che amo immensamente: più volte mi fece Essa intendere:
In compenso dell'amore che tu hai per il mio Divin Figlio, io ti prendo sotto il mio manto, e nessuno oserà strapparti di sotto la mia protezione, fosse pure l'inferno con tutti i suoi artigli.
Mondo, più per me non sei: Riporrò gli affetti miei / Nell'altissimo mio Ben. / Nel cuor suo, dolce qua! miel.
Scrivendo in questo pio loco, / Di saper n'ho troppo poco.
Avessi il sapere di Bonaventura, / Del mio Gesù scriverei con tanta mia premura.
Gesù: Figlio non mi lasciar mai, che tanto t'amo: ho bisogno di farti segnare sempre qualcosa; abbraccia pure la Croce con tutta l'effusione del tuo cuore: sei in buone mani, in quelle del tuo Crocifisso Gesù.
Per otto giorni consecutivi, la Santa Comunione la faccio per il Santo Padre, il Papa, affinché la bontà Divina del mio Gesù voglia consolare il suo Vicario in terra, suscitando anime generose, sante per combattere contro lo spirito moderno, affinché la nostra fede risplenda limpida come cristallo nei cuori dei fedeli, che è la più preziosa gemma per attaccarci alla croce, al Cuore trafitto del mio Crocifisso Gesù.
Gesù: Se insisto a dirti che tu mi voglia bene, è perché voglio prepararti alla tempesta che cadrà sopra il tuo Capo, ma non temere.
Gesù che parla: - Quei religiosi che non amano la solitudine, il silenzio, l'orazione continua, non sono con me; guai a quei superiori che con tanta facilità permettono che i loro inferiori frequentino famiglie solo a titolo di amicizia: questo è da secolari.
Non si deve assolutamente se non è per azione del loro ministero, cioè per amministrare i Santi Sacramenti.
Un buon religioso, se ha un pochino di tempo, lo deve impiegare o in opere di carità o in preghiere o in studio o in lavori nel convento.
Gesù: Ti lamenti, figlio, che il demonio venga sovente a disturbarti: finché vivrai, avrai sempre più o meno da lottare; però ti ricorderai che io sono la tua forza in tutte le tue contrarietà.
Figlio: Mio buon Gesù, volgono sette anni che mi trovo in questo convento a me molto caro, ma … quante spine, quante difficoltà e afflizioni, che sempre ogni giorno s'incontrano.
Gesù: Te l,ho detto antecedentemente che voglio che porti ancor tu una minima parte della mia croce con me: invoca me che sono la tua forza!
Chi fa la volontà di Dio è beato, perché nulla ha da rimproverarsi; il demonio sempre cerca di circondarci, aspetta solamente di vedere un'opera buona per schernirci, ma noi cooperiamo col nostro Gesù e non ci curiamo d'altro!
Il figlio a Gesù: - Mio Dio, quelli che leggeranno dove antecedentemente ho segnato che l'uomo è più che angelo se vive sempre in grazia tua! … non lo vidi mai scritto altrove …
Gesù: Nell'amore che tu mi porti hai dei momenti al di sopra delle tue forze: vorrei vedere molti imitatori.
Da tre giorni il mio buon Gesù è molto, mesto; non parla, ossia parla poco: questa sera mi domandò se gli voglio ancor bene.
Il figlio: Mio Dio, se ti amo! Gesù: Sappi che io mi sono nascosto un tantino per metterti alla prova; visto che non mi hai abbandonato mai, sii benedetto!
Ah! … se un'anima sa resistere per amor di Dio, Crocifisso, quando dai cattivi è burlata, derisa e soffre in silenzio, nell'adorazione seguente Gesù si manifesta tutto a quell'anima: ah, quanto sono dolci e soavi i conforti di Gesù!
Gesù al figlio: Io sono tutto tuo, e tu?
Ah, mio Gesù, vorrei essere anch'io tutto tuo, ma sono tanto peccatore … non oso dirlo!
Dunque figlio, ti piace essere il mio segretario?
O bontà di Dio! ben fortunato d'avere un padrone di suprema autorità, ma tu te ne servi, per la tua grande umiltà, nel richiamare i tuoi fratelli traviati coll'ammonirli, e dolcemente invitarli ad avvicinarsi al tuo Divin Cuore, dove troveranno la fonte mondiale, quella fonte di misericordia che mai non viene meno in eterno.
Gesù, tu mi dai il permesso di domandare sempre grazie, che il tuo Cuore è sempre aperto!
Ah, Gesù, la grazia più bella che puoi farmi e tanto desidero, è che voglio Te solo, mio Crocifisso Gesù, e che tutto il mondo si salvi: l'ho già segnato antecedentemente, sempre per tuo suggerimento, o Bontà infinita.
La Vergine Santa mi fece intendere che chi vuole beatificarsi presto ami Gesù, che a chi ama il suo Divin Figlio farà anticipatamente pregustare le soavità paradisiache …
( A Gesù ) - Non resisterei a stare molto tempo senza parlare con Te.
Come fai a passare la notte senza il tuo Gesù?
Tu lo sai, mio buon Gesù, io tengo sopra il mio Cuore un crocifisso, affinché tu custodisca questo mio cuore e lo renda caro al tuo con affetti celestiali.
T'ho già fatto segnare altre volte che se tu venissi meno al mio Cuore, preferirei sopportare la croce un'altra volta.
Colla tua grazia e bontà Divina, preferisco che mi facciano in minuti pezzi.
Gesù che parla: Io voglio essere tutto del mio Leopoldo.
Dio degli Angioli, ma chi è che non ama Dio, il mio Gesù?
Gesù che parla: Voglio darti la scienza umile, nascosta.
Dolce mio Gesù, mi metti una mescolanza di fiori paradisiaci nel cuore; che, se un'anima riflettesse per bene chi è Dio, meditasse ciò che fece per noi colla croce, la bontà, la carità, la misericordia d'un Dio Creatore … ah! non cadrebbe in mancanze per tutto il tempo della vita: o mio D'io.
Ah! … se potessi cancellare tutti i miei peccati!
Gesù che parla: Caro figlio, se non li cancelli tu, li cancello ben Io il tuo Gesù.
Gesù che parla: Caro figlio, questa sera ti tengo levato più dell'altre sere.
Ah! mio Dio, sei il padrone della mia vita, prendi anche la mia volontà e fai di me quello che tu vuoi.
Oh Gesù! si sta così bene con Te! quando mi parli, starei un'eternità.
Voglio sempre che ogni giorno tu ti affezioni, affinché l'anima tua diventi sempre più bella, da meritarsi molta gloria, quanto ti chiamerò.
Oggi, venerdì, stammi sempre più vicino colla preghiera e mortificazione: perché, finite le tue preghiere, vorresti ritornare a riposarti?
No, figlio, fammi compagnia: oggi è dedicato alla memoria della mia Passione: quante belle cose si farà: tutto per il bene dell'umanità!
I mancamenti e difetti passati servono a tenerci sempre più umili, riconoscendo la misericordia infinita di Dio; e quando il demonio ci tenta di superbia, suggerendoci che siamo buoni e ci fa vedere tante virtù, di cui noi siamo capaci, non gli diamo retta, richiamiamo alla mente i nostri mancamenti, adoriamo Gesù e diamo gloria a Dio, che dalla terra ci ha sollevati al cielo, perché di noi ha avuto pietà, che da noi soli eravamo nell'impossibilità, se la mano divina non ci soccorreva.
Parla Gesù: Leopoldo, com'è bello per un Dio vedersi tanto tanto amato dalle sue creature!
Il figlio: Sì, Gesù dolcissimo, perla tua misericordia.
Sei contento, o Leopoldo, che questa mane ti faccia scrivere?
Sì, dolce mio Crocifisso Gesù!
Ebbene scrivi che l'amore d'un Dio Creatore verso le sue creature non ha limiti.
Gesù al figlio: Io ti ringrazio di avere scritto.
Dolce Gesù, io non voglio che un Dio s'inchini verso una vile creatura qual io mi sono, io devo ringraziare Te, mi prostro nella polvere e t'adoro, o Dio d'immensa umiltà.
Parla Gesù: Se non voglio bene a te, Leopoldo, chi dunque devo amare di più?
Va', mio Leopoldo, a ricevermi nella santa Comunione e vedrai poi un giorno ciò che tu troverai.
Parla Gesù: L'anima tua brilla di luce eterna, ora che ti sei cibato del Santissimo mio Corpo, Cercami, Leopoldo, un'altra creatura che mi voglia bene come te.
Il figlio: Io cerco un altro Dio misericordioso come te, e certo non lo trovo in nessun luogo, che Tu solo sei il vero Dio d'immensa bontà e carità.
Parla Gesù: Ah, Leopoldo, quante cose, quante cose c'è ancora da fare!
Gesù al figlio: Quando un peccatore riconosce i suoi torti e il suo tormento più vivo è il dolore d'aver offeso il suo Dio, credi, figlio mio, io lo brucerei di santo amore; e nel medesimo tempo riduco in polvere tutti i peccati commessi e il soffio Divino d'un vento impetuoso disperde la polvere infetta; e ride l'anima alla primiera salute, onde risplende di luce viva come un angelo fedele che mi fa corteggio.
Gesù parla e dice: Figlio, tu sei un piccolo sole, in cui si riflettono come in uno specchio i raggi del cielo.
Il figlio: Tu, mio Gesù, mi dici tante belle cose, ma io voglio che tu mi conceda quella grazia per liberare quella famiglia, cosi osteggiata.
Gesù: Abbi pazienza ( il mio Gesù parla con serietà dolce e soave, nobilmente si spiega come un vezzoso bambino ).
Gesù al figlio: Sei sempre circondato da demoni che cercano di distoglierti da me, ma non possono farti nulla.
Mio Figlio ed Io ti daremo tanta fede, che è il più bel tesoro; sarai come una fonte; intanto segna ciò che la mamma Maria SS. ti dice: Abbi fede ogni volta che mio figlio e tuo Gesù Crocifisso ti manifesta il suo amore.
Sappi che se un'anima sinceramente ama mio figlio, Egli si fa tutto per quella creatura fortunata.
Parla Gesù: La Mamma ti vuole un gran bene.
Da bambino si può dire, appena che ho avuto la capacità di conoscere la gran Madre di Dio, Le ho sempre portato grande amore e venerazione: e chi non ama la Madre del nostro Salvatore Gesù Crocifisso? tanto più che è causa di nostra letizia? e quando nella Santa Comunioni.
Essa stessa Io dice: Stringi al tuo cuore il mio figlio Crocifisso, nel riceverlo, nel comunicarti, io mi trovo presente per l'onore che tu mi facesti.
Gesù di nuovo mi disse: Ti voglio bene, perché sei il mio segretario; - soggiunge: - Vogliamoci ambedue un gran bene ( ogni volta che ripeto questa dolcissima frase, essa mi diffonde nel cuore gaudio paradisiaco ).
Ciò che non è di Dio, colla sua potenza tutto egli disperde; e il suo bel Cuore, fatto d'infocato amore, purifica, le virtù imperfette, riducendole alla vera virtù.
Adorazione del dopo pranzo Gesù: Te l'ho ben detto più volte, se non avessi il cuore, me ne creerei uno per donarle a te, meraviglia degli angeli.
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.
N. d. R.