Nuccio Verzetti |
B69-A6
Fu tra i primi collaboratori dei Catechisti alla « Casa di Carità » nell'insegnamento religioso e professionale, ad ora ci ha già lasciati per gli eterni soggiorni.
L'amico, il confidente, l'insegnante affettuoso ha avuto troncata la vita in giovane età, privandoci sulla terra della sua amicizia, lasciando però a tutti esempi di virtù da imitare.
Per dieci lunghi anni le nostre aule hanno risuonato della sua parola buona e, puntualmente l'hanno visto ogni domenica trascorrere i suoi svaghi intento solo a guadagnare le anime a Dio.
Amava la « Casa di Carità » con affetto di predilezione e bramava che in essa spiccasse quello spirito di cordiale comprensione tra Insegnanti ed allievi che fu la nota caratteristica dell'opera fìn dai suoi primordi.
Il suo zelo per le anime soffriva la sua Passione quando, per scarsità di locali o per ragioni disciplinari, qualche giovane doveva essere forzatamente allontanato.
Il segreto del suo fervore stava riposto in un angolo solitario del Santuario della Consolata, nella cappelletta delle Regine Sabaude, vicino al coro, dove ogni giorno ai piedi della Vergine Santa sfogava le sue pene e le sue speranze.
E l'incontravamo di poi sereno, sorridente, e animatore di quelli meno temprati di Lui al sacrificio silenzioso.
La « Casa di Carità » ricorderà sempre questo umile operaio della Fede con preghiere di suffragio, e, come auspichiamo, darà il suo nome ad un'aula allo scopo di richiamare agli allievi ed ai visitatori l'anima grande di Nuccio Verzotti.
Noi, Catechisti, lo portiamo in cuore e lo iscriviamo tra le file degli eletti dell'Opera di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.