Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B76-A7
Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale dei Frati Minori di Torino
( Continuazione )
( Vietata, ogni riproduzione )
Il mio Crocifisso SS. parla: « Sai perche io ti voglio tanto bene?
Perché oltre che tu m'ami colla preghiera e coll'esempio, mi fai amare per quanto puoi dalle persone col mezzo della mia divozione, e quando viene il tempo di far noto al Santo Padre il Papa che estenda per tutto il mondo l'adorazione alla Croce, al SS. Crocifisso, ripeto di nuovo, se il mondo non da ascolto, mando un grande flagello ».
« Tu avesti tanto coraggio, figlio mio, di dubitare, dopo che t'avevo fatto scrivere in principio poche pagine, che il tuo Gesù non sapeva più cosa dirti; la tua mente andava vagando, perché sei piccolo: guarda quanta roba t'ho già fatto segnare e sei al principio appena! tu calcolavi secondo il tuo giudizio.
Sappi che la sapienza d'un Dio non si misura, e quando le autorità supreme ecclesiastiche esamineranno questi scritti, comprenderanno che furono dettati da Gesù Cristo, vero Figlio di Dio vivo, perché chi scrive è privo di questi sentimenti e ciò che segni sono pensieri dati da Dio, affinché il mondo ritorni a Dio ».
« Mio figlio, mio Leopoldo, non stare molto tempo senza venire dal tuo Gesù.
Scrivi quanto ti fo noto: non voglio la scienza bugiarda, superba, voglio la semplicità, la carità, la preghiera, l'amore ».
Mio Dio, non faccio più a tempo a fare l'adorazione alle cinque sacratissime piaghe, dovendo scrivere.
Gesù rispose: « E lo scrivere non è preghiera? Il fare la volontà di Dio è sempre preghiera ».
Gesù disse: « Quando un'anima accondiscende ai voleri di Dio, il Signore si fa tutto per essa e le dona la parte più preziosa, cioè il cuore, accompagnato da onde continue di gaudio soavissimo anche in mezzo alle spine ».
Soggiunse Gesù: « Tu sei l'anima più fortunata di questo mondo: le croci che ti si presentano, abbracciale con trasporto di gioia, che Io, il tuo Gesù, t'aiuto a portarle ».
Signore, io mi sento il bisogno di correre a te vicino, mio Crocifisso Gesù, pensando che tu mi avresti fatto segnare qualcosa; e sento in me continuamente una santa inquietezza di portarmi a Te vicino.
« Per quanto sia forte la tua volontà verso l'amar mio, non può ancora giungere fin al punto che voglio io.
Pensa, figlio, che un Dio continuamente è in colloquio con una creatura! ».
Gesù, io ho dei momenti che sono annichilito, pensando al mio nulla e che tu sei il mio tutto.
« Figlio, il mio spirito lavora col tuo.
Domandami ciò che vuoi da me: tutto a te concedo ».
Per me voglio Te, solo il mio Gesù, non voglio saper altro che Te; il tuo nome dolcissimo risuoni sempre nella mia mente, nella mia bocca, nel mio cuore; io voglio morire col mio Gesù Santissimo.
Mio Dio come si sta bene vicino a Te! Starei una eternità.
« Mio Leopoldo, ti contenti di poco; se tu avessi da provare le dolcezze, la gloria del Paradiso, mentre ancora sei vestito di terra, morresti d'amore!
Non lasciare mai di domandarmi la santa benedizione con cui benedico te e le tue fatiche ».
« Leopoldo, cosa ti pare lo star vicino a Me? ».
Mio Gesù, per me è come parlare a viva, anzi a vivissima voce.
« Sai perché, Leopoldo, passi sovente parte della notte col tuo Gesù? primo è l'amore del tuo Dio che t'incatena; secondo è per scontare i debiti delle tue imperfezioni, la quale remissione io ti concedo.
Va sempre avanti con Me, colla grazia, colla preghiera e col lavoro ».
E colla benedizione di Dio vado a prendere riposo.
Presto è mezzanotte: giovedì, S. Elisabetta, Regina.
Il mio Gesù: « Figlio, sono finite le consolazioni che sovente ti concedevo, ora preparati alla via spinosa, ma senza sgomento, non ti turbare, lo sono teco: ricordati che lo nel corso della vita ho sempre sofferto principalmente nella via del Calvario.
Ricordati che in questa terra non s'è per godere, ma per prepararsi un altro Bene che non ha fine, nella patria dei viventi luogo di Pace di gaudio eterno ».
Vergine santa; Tu, o Mamma, da Dio benedetta hai sentito la profezia da S. Simeone che una spada acuta t'avrebbe trafitto il Vergine Cuore, insegna a me, povero peccatore a ben soffrire nella via che devo percorrere nel poco tempo che ancora mi resta e la memoria dei tuoi immensi dolori sia per me sommo incoraggiamento.
Vergine SS., quanto tormento e spasimo al tuo Cuore, quando accompagnavi il tuo Divin Figlio nella via dolorosa!
O Gran Madre di Dio, Maestra dolorosa di sofferenze, insegna al tuo servo fra Leopoldo il modo di soffrire volentieri per amore del tuo Dio, Figlio, mio buon Gesù!
« Servo mio e figlio mio, tu vuoi che io ti faccia da Maestra ed ecco che volentieri m'offro: comincerai non da oggi, ma da questo momento, ad esercitare tutte le virtù; la prima: unito con Dio e colla tua Maestra, Maria SS., praticherai il silenzio e la preghiera mentale, e se non sei interrogato parlerai solo con Gesù, e con sua Madre Maria SS.
Oggi Venerdì, praticherai questa virtù ».
Nel soavissimo colloquio, e dopo d'aver fatte le preghiere consuete, il buon Gesù mi disse: « Leopoldo, non hai più niente da dirmi? ».
E io non sapevo come rispondere e non mi ricordavo più di niente.
Il buon Gesù mi fece notare che non avevo pregato per il Sommo Pontefice ( l'unica volta che mi è sfuggito di memoria ) e da questo intesi quanto sia cara al Cuor di Gesù la preghiera per il suo Vicario.
« La missione che ti ho affidata, è molto importante: coltiva il tuo spirito; la mente tua sia sempre innocente; bando al pensieri inutili, appena si presentano, come scintille di fuoco scacciali, e richiama in te tutte le più elette virtù ».
Maria SS.ma: « Guarda, Leopoldo, perché tu ti studi di perfezionarti e sempre ti umili, oggi stesso ti avanzerai d'un grado di virtù.
Il nutrimento più potente per saziarmi l'anima è la preghiera e i nomi di Gesù e di Maria; ora vado a ricevere l'amore più santo che mai esista in cielo e in terra.
La Vergine SS., il mio Angelo Custode mi assistano.
Maria SS.ma: « Leopoldo, la tua missione e quella di far penetrare la divozione in tutte le famiglie del mondo, sotto il comando del S. Padre, il Papa ».
Oh, Signore SS.mo, chi ama te, ama immensamente la tua Santissima Mamma.
Quante belle cose m'ha detto in questo momento! oh, colloquio dolcissimo!
Io consiglio tutto il mondo ad andare, nei momenti di pene, alla Mamma, la gran Madre di Dio; s'abbia confidenza; Ella tiene vasi preziosissimi di balsamo per mitigare, per guarire le più difficili ferite del cuore.
Maria SS.ma: « Figlio, è vero che ieri ti sei prefisso di fare un triduo di comunioni per il Vicario di mio Figlio? ».
« Stamane non hai messo l'intenzione, ma l'ho ben messa io in tua vece ».
Domani, domenica, chiusura del Santo Giubileo del S. Padre Pio X, così finisce anche il triduo della S. Comunione.
« Stringimi al tuo cuore, benedetto dal tuo Gesù ».
Mio Dio, ieri passando per le vie, vidi che un giornalaio teneva un giornale con sopra l'immagine tua, o Gesù, in croce; ai piedi c'erano certe figure tutt'altro che divote, per schernirti, per deriderti, per metterti in burla come facevano i Giudei nella tua Passione: che cosa orribile!
« La stampa cattiva si dilata per tutto il mondo; il mio Nome Divino viene trascinato nel fango, rubando ai figli credenti la fede che loro ho data, sacra al mio Cuore; in suo luogo s'è insinuata l'immoralità, la brutalità, levando loro dalla mente perfino l'idea di Dio che tutto regge.
Ricorro di nuovo colla Croce alla salvezza delle anime redente col mio Sangue sparso coi tormenti, col martirio, colla mia passione, della Crocifissione mia, e se di questo invito benignissimo non si danno per intesi e vogliono persistere nel vizio, nella malvagità, un castigo tremendo, spaventevole li aspetta ».
« Caro Leopoldo, scrivi, lavora volentieri; intanto incomincio a darti in tuo conforto ciò che t'ho promesso in questo mondo e, in seguito, questo segreto sia condizionato coll'umiltà; e saprò ben io pagarti in una sola volta portandoti in trionfo, quando ti chiamerò all'eternità ».
Oggi ricorre la Presentazione di Maria SS.ma al Tempio; se negli altri giorni faccio quanto posso per onorare la nostra cara Mamma, nelle ricorrenze delle feste a Lei dedicate sia un trionfo per me il poterla onorare e, se fosse possibile, farla conoscere, amare, benedire da tutto il mondo, questo tesoro, astro fulgidissimo della Gran Madre di Dio!
« Scrivi pure di Me e di mio Figlio e noi scriviamo di te nel nostro Cuore ».
« Abbiamo scelto te per nostro segretario, perché abbiamo molto a farti scrivere; se fosse solo per cose da nulla non faceva bisogno ».
La Vergine Santa mi fece sapere ch'Ella ha milioni e milioni d'angioli a sua disposizione e ne manda uno stuolo immenso in punto di morte a incontrare nella via del Paradiso quelle anime che tanto e tanto l'amarono.
Maria SS.ma: « Vedrai cosa ti farà in avvenire la Mamma, la Gran Madre di Dio, per l'amore che tu forti al suo Divin Figlio, tuo Gesù; ciò che ti vorrà sarà benedetto dall'Eterno Padre Iddio.
Prendi, figlio mio, il mio Cuore e il Cuore del mio Divin Figlio che sono tutto per te; scrivi, affinché alla scuola del Signore imparino tutti ad amare Iddio e la Vergine SS.ma. Guarda Leopoldo, di non mai venire meno nelle contrarietà; sii sempre fidente in Gesù e Maria come in questi momenti in cui scrivi; e se qualche volta ci nascondiamo è per significarti le battaglie che hai da sostenere su questa terra; e quando soavissimo gaudio t'avvolge l'animo d'amore e di grazia, in memoria e figura dei beni immensi che l'anima gode in cielo, ricordati che sono cose passeggere anche le consolazioni di quaggiù, e un incoraggiamento: il compenso delle virtù esercitate è il Paradiso celeste, luogo di delizie inenarrabili.
La « Divozione » s'estenderà in tutto il mondo ».
« Tutto quello che hai segnato, s'avvererà; è volontà di Dio.
Quando il Santo Padre avrà stabilito la Divozione, in tutte le parti del mondo, io li prospererò, e non voglio più essere strapazzato orribilmente da ogni forma di malvagità; ma se non mi danno ascolto nella persona del mio Vicario, io ritiro la mia Misericordia.
Vedi … non ti dico più che abbi fede a quanto tu scrivi, perché essendo in te il mio spirito e figura, e come fossi io stesso, il tuo Gesù, che scrivesse, e ti comando, come già ti dissi, d'essere sempre intento ai miei voleri: il tuo Gesù Crocifisso ».
Maria SS.ma conferma in me lo spirito della preghiera continua per tutto il tempo della mia vita, e soggiunge che la preghiera è il rimedio di tutti i mali.
Dunque la Mamma SS.ma m'aiuta in questa santa impresa dell'adorazione, affine di poterla propagare per tutto il mondo.
« È desiderio della ricchezza immensa, della misericordia del mio Divin Figlio.
Il mio buon Gesù sempre mi ricorda: Quando nelle famiglie sia stabilita l'adorazione al S. Crocifisso, ti consolerò con le mie grazie, ma guai se ne abusano; sono stanco di tanti maltrattamenti iniqui! ».
« Mezzo efficacissimo per sospendere i flagelli è l'adorazione al SS.mo Crocifisso. ( Detti di Maria SS.ma ).
Oh, Signore Santissimo, oh, Mamma dolcissima, mi avete fatto segnare tante belle cose in mio favore, così miracolose: perfino il premiarmi per il futuro, affine di conservarmi, colla grazia di Dio e di Maria SS.ma sempre nel bene ( sapendomi indegno di tanta carità e misericordia ).
« Tutto quello che finora t'abbiamo fatto segnare è una sola voce, affinché i peccatori abbiano grande confidenza nella misericordia di Dio e le grazie a te compartite, sul tuo esempio, lo saranno per altri ».
Oh Gesù, oh Maria SS.ma! illuminate il Santo Pontefice, affinché il vostro volere si compia!
La Mamma, la Gran Madre di Dio, frequentemente si raccomanda di tener monda anche dalla più minuta polvere l'anima colla preghiera continua.
Maria SS.ma: « Voglio darti tanto amore e grazia; quanto è in mio potere, perché molto tu ami il Divin Figlio.
Sii buono, mio Leopoldo, tu hai da sopportare una bella croce, quella della pazienza: soffri, che la vita è brevissima, la gloria a cui parteciperai in cielo esterna; pensa, o Leopoldo, che la Gran Madre di Dio è realmente alla tua presenza; alzati da ginocchioni e scrivi subito che il mio Divin Figlio e Io ti confermiamo che tu sei nostro per tutta l'eternità ».
Il mio Gesù: « Non venir meno, figlio mio, se cadi in qualche difetto: specchiati in ciò che ti faccio scrivere, e abbi eterna memoria della grande misericordia di Dio ».
Gesù SS.mo soggiunse che io avessi tanta fede nello scrivere, che mi avrebbe favorito, benedetto.
Il mio Gesù vuole che io pratichi l'umiltà nel sapere e che non oltrepassi il desiderio la volontà di Dio, cioè non desiderare di sapere il futuro, fuorché quelle cose che a Dio piace di manifestare.
« Né per poco né per molto, non voglio che tu t'inquieti, se vuoi essere il serafinetto del mio Cuore trafitto sopra questa terra; da te io voglio che tu sia in continua preghiera, lavorando, conversando, conversa pure, la tua conversazione sia come quella degli angioli; riposando, la tua mente voli al più alto dei cieli, indagando la misericordia, la bellezza di Dio che ti creò e sii sempre sottomesso, ubbidiente ai voleri dell'altissimo Signore ».
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Papa Urbano VlII e dei suoi Successori: ( N.d.R. )