Meditiamo sul Crocifisso

B82-A12

La via che abbiamo intrapresa è ricolma di meriti per il cielo.

Quale gloria più grande porre il Crocifisso e il Catechismo tra le mani della fanciullezza?

Però, affine di essere sempre in questo apostolato con l'anima infuocata, che non teme le difficoltà, anzi che le faccia argomenti di vittoria e di gloria con l'aiuto dei nostri Protettori, Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata, dobbiamo nutrire sovente l'anima nostra dei grandi pensieri che Gesù Crocifisso e Maria SS. fecero scrivere al loro intimo segretario, il servo di Dio Fra Leopoldo di s. m.

Gesù Crocifisso disse al suo intimo: « Questi detti sono per te e per tanti altri ».

Siamo noi questi « altri » fortunati di cui parla Gesù Crocifisso; per godere gli ampi vantaggi delle benedizioni divine basta che mettiamo tutta la nostra buona volontà nel vivere di questi pensieri.

Fra Leopoldo, mentre si trovava a Vercelli, cuoco dai Conti Arborio Mella, nel 1887, ebbe la visione di Maria SS. Addolorata, la quale gli disse: « Ricordati di ciò che ha sofferto mio Figlio ».

Il servo di Dio, come sappiamo dalla sua vita, fu tutto ardore per i dolori del suo Crocifisso Gesù, ascoltò fedelmente quindi le parole della sua Mamma celeste.

Noi non dobbiamo esser da meno.

Non lasciamo passar giorno senza che il nostro sguardo si fissi sulle piaghe del nostro Crocifisso Gesù, per leggervi la legge suprema della carità, della pazienza, dell'abnegazione.