Casa di Carità |
B87-A3
Scuola Professionale Festiva e Serale Torino - Via Feletto, 6 - Telefono 23-657
Un solo fatto scelto fra mille.
È un giovane ventenne, nostro allievo, che parla: « D'ora innanzi i miei compagni di lavoro potranno raccontarmi tutto ciò che vogliono contro la Religione cattolica … ormai ho provato io le gioie di una santa Confessione e Comunione.
Più nessuno mi smuoverà dai miei propositi ».
Il Catechista a cui fu rivolto tale discorso, restò meravigliato davanti a tale franchezza, e ringraziò di cuore Iddio di tanta grazia.
Certo sono pochi i giovani che si manifestano così apertamente, tuttavia chi vive alla Casa di Carità ha tanti piccoli mezzi per constatare e controllare, almeno in parte, i frutti della Comunione pasquale negli allievi.
Le parole, gli atteggiamenti, i giudizi raccolti senza che abbia tempo, chi li formula, di accorgersi della nostra attenzione, sono tanti sprazzi di luce che ci lasciano intravedere la fecondità della grazia di Dio attraverso l'umile nostro lavoro.
Anche quest'anno la funzione pasquale è stata preceduta da un triduo di predicazione, durante il quale i Rev.mi Can. Battista Bosso e Don Cottino ci hanno parlato con grande effusione di cuore.
Argomento toccante quello della salvezza dell'anima, sovente dimenticato dai giovani che respirano l'aria avvelenata di un mondo sconvolto che non sa più perché esiste e qual'è il suo fine.
Quindi i due sacri Oratori furono seguiti con vivo interesse dagli allievi e le loro parole convinsero molti a ripensare seriamente che la vita è tale soltanto quando non genera la morte.
La prova tangibile dell'efficacia delle prediche si ebbe il giorno destinato alle Sante Confessioni e Comunioni.
Fin dalle sette del mattino le nostre aule si erano trasformate in ampi confessionali e vicino al banco della morsa e alle macchine motorizzate sedeva il Sacerdote di Dio che accoglieva le anime per ridare quella pace che viene solo da Dio.
Poscia si gremì in due riprese l'angusta Cappella, e si vide, tra l'invidia degli Angeli, i nostri operai in devoto contegno accostarsi alla sacra mensa e ricevere il Pane dei forti e dei puri, quello stesso che fa germogliare i vergini.
Abbracciati da Gesù Ostia, i nostri giovani, mentre si alzavano dall'umile balaustra, ricevettero tutti un artistico Crocifisso per le loro case, e molti accostandolo alle labbra vi impressero un tenero bacio con la fede semplice dei fanciulli, da essi ritrovata in quell'ora di Paradiso.
Gesù sofferente è ritornato così in molte famiglie - oltre cinquecento furono le Sante Pasque - e vi ritornò come Re, come Consolatore e come Modello.
L'opera di evangelizzazione, iniziata dai Catechisti nella « Casa di Carità », si continuerà in seno alle famiglie con l'eloquenza delle Piaghe di Gesù Crocifisso, che parlerà alle anime e ripeterà le parole di vita che rincuorano gli sfiduciati, piegano i presuntuosi e animano gli eroi della vita nascosta delle nostre officine.
Anche agli Insegnanti fu regalato un bel Crocifisso, simbolo di riconoscenza e pegno di quel premio da essi meritato quali ottimi artefici del bene che si è compiuto finora alla Casa di Carità, modestamente, disinteressatamente ed entusiasticamente.
Il SS. Crocifisso sia a tutti luce, conforto e, mentre rinsalda la fede dei singoli, dia alla nostra Scuola quello spirito che dev'essere l'anima e il segreto del suo ammirabile sviluppo: la Carità.
Visitate l'Esposizione dei Lavori alla Casa di Carità.
Resterà aperta nelle sere di martedì e giovedì dalle 21 alle 22 e il sabato dalle 16 alle 19.