Le Glorie del Crocifisso

B89-A2

Cenni storici del Crocifisso di Sestri Levante

Da antichissime memorie pervenute a noi attraverso scritti e tradizioni locali, si ricorda in Sestri Levante una Santa Immagine, scolpita in legno, di Gesù Crocifisso, venerata fin dal secolo XIII nella primitiva Chiesa di San Nicolo dell'Isola.

Da tanta antichità non sono giunte a noi notizie certe sulla provenienza del Santo Crocifisso; si crede sia uno di quei Crocifissi che si portavano e si portano tutt'ora alla testa delle Processioni, o che si innalzavano sulla prora delle navi in tempi di calamità.

La venerata prodigiosa Immagine, che non può dirsi un lavoro d'arte in tutte le sue parti, porta però l'impronta divina nel capo del Gesù inclinato, e nel volto ispirante.

In Sestri ( Segesta Tigulliorum ) esiste fin dal 1145 una Chiesa dedicata a San Nicolo di Mira ed in essa si trovano documenti espliciti comprovanti l'esistenza della Santa Immagine di Gesù Crocifisso, anche anteriormente al 1200.

L'annalista Giustiniani ricorda che nel 1336 fu reso grazie al Santo Crocifisso per la miracolosa fuga delle galere di Monaco che avevano tentato improvvisamente la presa di Sestri, non ben guardata dagli abitanti della Città stessa.

Nel 1432, invasa Sestri da Veneziani e Fiorentini, col soccorso di 3 sole navi genovesi, sopraggiunte improvvisamente in aiuto, la città fu salva per favore specialissimo implorato a pie del Crocifisso.

Fu allora che il Rettore delibero un triduo di ringraziamento che si e rinnovato e si festeggia con grande solennità tutt'oggi la terza Domenica di Settembre, ed ogni 25 anni la Santa Effigie è trasportata solennemente in processione sovra apposita arca.

Essendosi intanto ingrandita Sestri, nel 1604 si fondò l'attuale Parrocchia collegiata insigne, e vi fu trasportato il Crocifisso Santo e collocato sopra il Coro senza altare proprio, né proprio culto, e vi restò fin verso il 1690.

Intanto le cure del Clero e del popolo erano rivolte tutte all'abbellimento ed ai lavori della nuova Chiesa e fu per dimenticanza di una generazione, o per disposizione suprema, che il Santo Crocifisso fu lasciato in quella penombra per giungere poi ad un risveglio di inestinguibile devozione.

La sacra Immagine passò in una oscura parte della sagrestia e vi rimase fino al giorno, stabilito da Dio, in cui il Sagrestano vide le condizioni deplorevoli del Crocifisso abbandonato, ed ignorando certamente le antiche glorie e beneficenze della Sacra Immagine, decise di darlo alle fiamme; aiutato da un giovane chierico, sottopose il Crocifisso a colpi d'accetta, ma quale non fu la meraviglia quando si accorsero che i colpi, pur potendo, non riuscivano ad offendere il fragile legno! anzi, come persona viva il Santo volto fissò gli incauti distruttori con grande pietà, parve per ammonirli e trattenerli.

Un sacro terrore ed un commovente fervore si diffusero.

Accorsero tutti i cittadini a piangere e pregare implorando perdono per il lungo abbandono.

Il Pastore della Diocesi ordinò devota processione, e fatta costruire apposita nicchia vi fu deposta la prodigiosa immagine e rivissero come per incanto tre secoli di gloria e di grazie a Gesù Crocifisso che rinnova più copiosa la fonte della Sua pietà.

Nel 1785 si trasferisce il Crocifisso nell'altare nuovo, dove da allora in poi si venera e diventa il Santuario presso cui, anche da lontano, si viene ad implorare e si portano voti.

I venerandi Pastori Diocesani non cessarono di segnalare ed esaltare alla Santa Sede Apostolica le beneficenze del SS. Crocifisso, per cui sotto il 4 Agosto 1818 la Santa Sede concedeva Indulgenza Plenaria dai primi Vespri al tramonto del 14 Settembre di ogni anno, giorno di pellegrinaggio al Santo Crocifisso; nel 1838 accordava pure l'Ufficio dei trionfi della Croce alla quarta Domenica di Settembre; il 1° Luglio poi trasportandolo dalla quarta alla terza lo elevava a rito doppio maggiore e Papa Leone XIII lo accordava a rito di Seconda Classe con rescritto 5 Aprile 1895.

Copia autentica del Crocifisso Santo dal 1891 fu benedetta e posta in venerazione con Altare proprio, nella Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Evangelista nella Boca del Riaguela di Buenos Aires dove, con grande affluenza di popolo devoto, essa si festeggia pure in Settembre, mentre altre copie sono venerate in vari centri laggiù.

Oltre le pubbliche, le grazie private sono infinite e quadri istoriati, tavolette, ex voto vengono offerti a centinaia ogni anno anche da mani ignote, a testimonianza della riconoscenza perenne di tanti devoti al Santo nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso, che è il conforto e la speranza di tutti quanti sanno vedere e sentire in Lui la salvezza eterna.

V. V.


Si pregano i devoti lettori di farci pervenire, potendo, monografie dì Santuari e Altari del SS. Crocifisso particolarmente celebri per pietà e culto, onde poterli pubblicare a comune nostra edificazione.

La Redazione.