Siamo apostoli

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Il coltivare un grande desiderio di fare del bene a coloro che ci stanno accanto, e, se possibile, anche ai lontani, sia con atti di carità, sia con la preghiera, è avere in sé la prima molla dell'apostolato.

Solo in Paradiso comprenderemo la potenza che abbiamo ora mediante la preghiera.

Alcuni Santi, leggiamo nelle loro interessantissime vite, pregavano per la conversione dei peccatori con l'ingenuità grande dei fanciulli che non conoscono il limite di tempo e di spazio, e il Signore, buon Padre Celeste, li esaudiva largamente.

Bisogna, nelle nostre preghiere, avere grande fede e grande desiderio di salvare le anime, molte anime, tutte, se fosse possibile; e Gesù ci ascolterà e ne salverà molte, moltissime.

Santa Teresa diceva, nella sua Fede immensa, al suo Gesù: « Vorrei pormi sulla porta dell'Inferno, affinché più nessuno vi entrasse ».

Desiderio di anima compresa delle verità del Vangelo, anima bruciata dall'amore vero del prossimo.

A noi il Signore ha affidato un grande apostolato mediante la preghiera a Gesù Crocifisso e la diffusione di essa in tutto il mondo.

Lavoriamo con zelo e cerchiamo di informare tutta la nostra vita allo spirito di tale preghiera e di tale apostolato.

Diciamo sovente al nostro caro Gesù: « Ti offro quest'ora di dolore, di lavoro, affinché tanti, lontani da Te, si avvicinino alla Tua Croce ».

Stiamo sicuri che il Signore ascolterà la nostra supplica.

Uniamoci ad altri, quando ci è possibile, a pregare, perché cosi le nostre preghiere saranno più ascoltate dal Signore.

Diamo il nome alla « Laus perennis » della Casa di Carità, cioè comunichiamo il nostro indirizzo alla Direzione di Via Feletto 6, indicando l'ora che desideriamo offrire al trionfo del SS. Crocifisso nel mondo.

E se abbiamo qualche persona cara, lontana da Gesù, diamone il nome alla « Laus perennis », anche solo le iniziali del Cognome e Nome, affinché le preghiere di tanti Catechisti, di zelatori, zelatrici, ascritti e ascritte, gli ottengano di ritornare alla Casa del Padre.