La Messa del Povero nei fini della Divina Provvidenza

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« Charitas Christi urget nos ».

Che la « Messa del Povero », esprima lo spirito di carità da cui dirama la fede illuminata di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, potrebbe essere qualcosa di più di una semplice affermazione.

Identico l'anelito a ricongiungere ogni opera di bene nel nome di Cristo Redentore; identiche le vie che si ritrovano ai margini del dolore per raccogliere in un solo palpito di fraterna comprensione, in un solo amplesso di amore, i diseredati del destino, i corpi infranti dalle asprezze della vita e le anime insidiate dalle oscure trame del male.

A queste creature spesso bandite dalla Società o avvelenate dall'odio, o cadute nel disprezzo degli uomini, per loro torbide sventure, la « Messa del Povero » apre le braccia senza guardare nel passato e intervenendo con le diverse forme d'assistenza: dal pane al vestito, dal giaciglio al lavoro, dalla parola di conforto alla Tavola Eucaristica, dove anche i diseredati sentono di poter chiedere ed ottenere la completa loro redenzione.

Torino ha, per ognuno di tali infelici, istituti e Chiese, Sacerdoti ed apostoli, amici e benefattori.

Ai Santi Angeli ( Opera Pia Lotteri ) ed alla Casa della Misericordia di S. Donato, la grande famiglia di S. Vincenzo, unita a quella dei Catechisti del SS.mo Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, chiama, convoca e raduna i suoi poveri per ascoltarne e lenirne le pietose condizioni, per pulirli, riavviarli, rifocillarli, rieducarli al senso del dovere.

Opera silenziosa. Ma fattiva e tenace e che, nonostante la gravezza dei tempi, riceve dalla Divina Provvidenza la forza di resistere e continuare, ampliando, anzi ed ogni giorno di più, i propri orizzonti, per assicurare a tutti coloro che chiedono di appoggiarvisi, i mezzi indispensabili per l'esistenza quotidiana, il conforto della Religione, la fiducia in loro stessi.

Altrettanto sentita ed efficace la funzione religiosa - in ogni giorno festivo - al Dormitorio Municipale di Via Moncrivello, iniziativa che nel quadro dell'Unione, occupa posto di primissima importanza per i fini cui aspira la « Messa del Povero », di raddolcire cioè in Cristo Redentore, lo sgomento infinito della povertà senza sorriso e senza luce.

La « Messa del Povero » completa, così, con la « Casa di Carità », la corona di opere sante, benefiche ed anche di riconosciuta utilità sociale, di cui ornasi l'Unione Catechisti, costituita nel nome SS. di Gesù Crocifisso e di Maria Immacolata.

« Charitas Christi, urget nos! ».

Quale viatico migliore?

E chi potrà resistere alla voce di Cristo, se Cristo ha fatto dei poveri, il Regno dei Cieli?

Alter ego.