Il Messaggio sociale di Fra Leopoldo

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Se, senza alcun dubbio, non esiste uomo così isolato dal mondo o così trascurabile come personalità che non eserciti qualche influsso sopra i proprii simili, certamente i santi, cioè coloro che hanno sentito e realizzato i più grandi valori conquistabili da uomo, non possono mancare di portare un loro profondo messaggio sociale.

Orbene, anche per il nostro Fra Leopoldo nel quale rintracciamo tanta ricchezza interiore, vogliamo cercare di mettere in evidenza la sua azione sociale.

Azione che possiamo distinguere e sintetizzare rapidamente e abbastanza chiaramente nei seguenti punti:

1° - Opera rinnovatrice nella divozione al Divin Crocifisso apportando una formula nuova di preghiera e, quel che più conta, una interpretazione personale profondamente sentita.

2° - Collaborazione e integrazione di Fra Leopoldo nella fondazione della Unione dei Catechisti del SS. Crocfisso e di Maria SS. Immacolata.

3° - Partecipazione alla creazione della scuola « Casa di Carità Arti e Mestieri ».

A Fra Leopoldo non può ascriversi, per così dire, la paternità di questi movimenti di carattere sociale, ad eccezione della divozione a Gesù Crocifisso.

Infatti, solo in questa egli si rileva innegabilmente l'ideatore, il realizzatore e il primo solerte e solitario propagatore.

Fra Leopoldo non ha concepito il progetto della fondazione dell'Unione Catechisti, ne quella della creazione della Scuola Professionale: altri uomini ne possiedono nella propria mente il disegno e ne prevedono l'attuazione.

Egli, in questi casi, è soltanto e molto efficacemente il portatore della volontà di Dio.

- Nelle sue « adorazioni » quotidiane l'umile frate converso raccoglie le divine indicazioni e, senza parere, ma con la forza propria, singolare e irresistibile che proviene dalla sua santità personale, reca ad altri l'indicazione precisa per l'azione, con caratteristiche aventi talora il sapore di predizione e formanti, quando saranno messe tutte in corpo, l'ossatura della Unione Catechisti e delle future Scuole Professionali.

La Divozione a Gesù Crocifisso

Riprendendo in esame i singoli punti, a Fra Leopoldo dobbiamo attribuire per intero la preghiera alle cinque piaghe, attraverso la quale egli si proponeva un rinnovamento cristiano della società.

In questo, nulla di nuovo, in quanto alla sostanza, poiché è propria del cristianesimo l'essenzialità del culto al Divin Crocifisso e perciò imprescindibile alla nostra religione.

In quanto a forma, abbiamo invece una nuova preghiera, varia, completa, ricca di significati profondi e rispondenti alle esigenze contemporanee.

Fra Leopoldo sente prima personalmente il valore del culto al Crocifisso, desidera diffonderlo attorno a sé, compila la preghiera alle cinque piaghe che, nella sua diffusione, deve divenire il mezzo per un richiamo del singolo e della società a Dio.

È pure da notarsi come, ih questa diffusione della Divozione a Gesù Crocifisso, che è senza alcun dubbio la sua impresa principale, egli abbia dimostrato una prudenza non comune, organizzandone la propaganda senza urtare nessuno e senza uscire dal suo nascondimento.

La fondazione dell'Unione

La divozione a Gesù Crocifisso deve, a mio avviso, considerarsi come parte preminente del messaggio sociale di Fra Leopoldo ( come di piano puramente e genuinamente spirituale ) e generatrice delle altre due che ne derivano direttamente e che sono come la traduzione in atto, sul piano concreto, del pensiero e del sentimento animatore di quella preghiera.

Di cedeste due la prima è l'Unione, per la quale è fuori discussione che sin dal 1906 nelle sue linee maestre si delineava già al Fratel Teodoreto l'opportunità di una associazione di ferventi giovani cristiani che avessero il compito di diffondere il catechismo e di essere l'avanguardia della santità nella vita stessa della società contemporanea.

Quindi, per questa seconda parte del messaggio sociale in esame, l'intervento di Fra Leopoldo si limita unicamente a quello del fecondatore, del catalizzatore e del docile portatore della volontà di Dio sull'Unione.

L'attività di questa, la sua impostazione e sviluppo sono nelle mani di Fratel Teodoreto, ma Fra Leopoldo farà sentire di volta in volta l'approvazione divina e darà spiegazioni ed orientamenti.

Così avremo, da un Iato, lo sforzo di uomini che sentono un problema e si procurano di risolverlo con i mezzi di grazia e di natura a loro disposizione e dall'altro, avremo l'azione di Fra Leopoldo che, isolato nel suo convento e spesso ignaro di tutta la portata di quanto Dio gli andava comunicando, riferisce a Fratel Teodoreto ciò che ha appreso durante l'orazione ed in tal modo, cioè per diretta comunicazione divina, conferisce all'Unione la sua particolare fisionomia.

Non solo, ma l'azione di Dio attraverso Fra Leopoldo anticiperà molti aspetti e sviluppi ulteriori dell'Unione: Fra Leopoldo non sarà oramai più su questa terra quando profonde mutazioni, approvazioni e assestamenti avverranno nella struttura dell'Unione Catechisti.

Allora, con grande meraviglia, se ne ritroverà nei suoi scritti la predizione talora anche particolareggiata.

La Scuola professionale

La seconda parte, ancora concreta del messaggio sociale di Fra Leopoldo, si riferisce alla Casa di Carità Arti e Mestieri.

Questa è, come tutti sanno, una scuola professionale per operai, avente lo scopo quanto mai urgente e attuale di recare alla società e particolarmente nei conflitti di classe, il rimedio della Carità di Cristo per la distensione degli animi, per una maggior comprensione e quindi per una proficua collaborazione, quasi sede di convegno tra datori di lavoro e prestatori di opera, in una serena atmosfera dove le parti non siano mosse da secondi interessi, ma unicamente animate dalla buona volontà e da quelle disposizioni di animo che mirano soltanto all'interesse superiore cioè al bene di tutti.

Anche qui l'ideatore dell'opera non è Fra Leopoldo ma in questa non agirà soltanto in veste di esortatore, ma anche, entro certi limiti, di realizzatore.

Infatti nell'apparente naufragio della scuola, quando l'incomprensione di alcuni, per la denominazione di Gasa di Carità da darsi all'opera, causerà dissidi e defezioni tra i primi collaboratori, Fra Leopoldo, oramai al termine della vita, ne avrà a soffrire assai.

Queste sofferenze culmineranno, quando i Superiori suoi gli proibiranno di parlare e di occuparsi della Casa di Carità ed egli si crederà sfavorevolmente giudicato e abbandonato persino dallo stesso Fratel Teodoreto.

Ma Dio, attraverso gli scritti del suo Servo, lascerà abbondanti e preziose indicazioni per la vita delle future scuole professionali Case di Carità, le quali, sia pure attraverso laboriose modificazioni, raggiungeranno quegli scopi tanto cari a Fra Leopoldo di istruire e formare cristianamente nella società i giovani operai.

Da quanto si è venuto esponendo appare dunque tutt'altro che indifferente il contributo sociale apportato da Fra Leopoldo.

Anzi, proprio soffermandosi a considerare gli influssi sociali della sua attività, si deve convenire che quanto si deve a lui, è germe vitalissimo il quale solo attraverso i tempi, con la collaborazione degli uomini di buona volontà, darà sempre più abbondanti frutti.

P. F.