Vita dell'Unione |
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Domenica mattina 24 maggio, chi passava per la strada di Sassi tra le 8 e le 8,30 notava senza dubbio un capannello d'uomini di varia età, dimessamente vestiti, il quale si faceva gruppo fino a raggiungere il numero di 126 persone e si muoveva poi di buon umore a tre, a quattro, guidato da Catechisti anziani della nostra Unione, verso la Città dei ragazzi di Don Arbinolo, dove giungeva alle 9 precise.
Quel gruppo non frequente e tutt'altro che trascurabile era accorso a prender parte alla funzione ed alla festa commemorativa del primo ventennio felicemente compiuto della Messa del Povero, da quando i nostri Catechisti anziani si unirono nella caritatevole e pia impresa alle Figlie della Carità.
Quel gruppo era composto dei poveri delle sezioni maschili « Suor Luisa Montaldo » e « Bice Boggio », per i quali l'Opera era nata.
Alle 9 è incominciata la Santa Messa, celebrata dall'Ecc.mo Mons. Francesco Bottino, Vescovo Ausiliare, assistito dal Teol. Formica, Cappellano dell'Opera, da Don Arbinolo e dal Rev. Parroco di Sassi.
Erano presenti la Risp. Suor Assistente della Casa Centrale delle Figlie della Carità, il Fratel Teodoreto S. C., Suor Caterina della Sezione « Luisa Montaldo » e Suor Anna della « Bice Boggio », insieme con un buon numero di benefattori.
Per il Sindaco è intervenuto l'Assessore Cav. Mario Enrico.
Particolare commovente: nel momento stesso in cui un'ottantina di Poveri si accostava a ricevere il Signore, uno stuolo di bimbi della « Città dei ragazzi » ha fatto la prima Santa Comunione.
La Santa Comunione dei Poveri.
La gentile, lieta, fraterna festa commemorativa è terminata con la distribuzione di tredici crocifissi tascabili a tredici Poveri, anziani dell'Opera, che la frequentano cioè assiduamente da ventenni; con due parole d'occasione dette in famiglia da un Catechista; con l'offerta d'un dono-ricordo presentato delicatamente da un Povero a due Catechisti, infaticabili nell'Opera; con una bella tavolata che ha riunito a mezzogiorno tutti coloro che dai nostri Anziani sono avvicinati con gioia ogni domenica e che non sono soliti ad essere festeggiati nel mondo.
Doveroso da queste pagine uno speciale, fervido ringraziamento alle Figlie della Carità, così benemerite dell'Opera, alla Contessa Adele Costa di Polonghera ed al signor Giovanni Clapero.
La bella tavolata dei banchettanti
I lavori sono continuati nel frattempo. La Cappella della sede di corso Benedetto Brin non e certamente ancora quel che vorremmo.
Tuttavia incomincia a presentarsi in modo accogliente, anche se è estremamente nuda.
Ci vorrebbe ora un tabernacolo di sicurezza.
Questo è assolutamente indispensabile.
Vuole qualcuno dei nostri sostenitori, qualcuna delle nostre sempre generose lettrici soccorrerci per ovviare a questa necessità?
Ne saremmo vivamente grati, per qualunque offerta in denaro o anche dono di oro o preziosi.
La custodia che ospita Nostro Signore può non essere bella, ma dev' essere sicura.
È stata destinata ad altra residenza la Rev. Madre Anna D'Avalos, Superiora dell'Istituto del Sacro Cuore.
Per i Catechisti è una perdita sensibile.
La sua Casa era diventata un po' anche nostra.
Quanti ritiri d'un giorno, quanti Esercizi Spirituali non sono stati fatti da noi nella quiete di quell'ospitalità sempre spontanea, sempre pronta, sempre benevola! E quante volte siamo ricorsi per assistenza e per consiglio a quella buona Madre, davvero sempre materna!
E l'ultimo suo atto di comprensione fattiva, di cui non la sapremo mai ringraziare abbastanza, fu quando si poté, grazie al suo intervento, costituire il Comitato delle Patronesse della nostra Casa di Carità Arti e Mestieri.
Creda la Rev. Madre D'Avalos che la distanza non ci farà mai dimenticare il bene ricevuto e che nelle nostre preghiere un pensiero le sarà sempre rivolto ai piedi di Gesù Crocifisso.
Ciò che viene comunicato indistintamente a tutti i lettori del Bollettino nelle pagine 15 e 16 di questo numero, sulla nostra campagna per il Crocifisso nelle famiglie, viene specialmente additato qui agli Zelatori ed alle Zelatrici dell'Unione, di Torino e dell'Italia.
La Presidenza è attualmente in grado di procurare ai richiedenti le tavole a colori del Crocifisso di Fra Leopoldo che fa parte della Divozione.
Ogni notizia viene data nelle pagine citate sopra.
Ma noi vorremo rivolgere qui un appello speciale affinché Zelatori e Zelatrici si adoperino per quanto possono, a diffondere le tavole del nostro Crocifisso dovunque.
La Presidenza è disposta a mandare un incaricato ( nelle città o nei centri dove Zelatori e Zelatrici sono più numerosi ) ad illustrare meglio a voce le origini, il significato e gli scopi della nostra campagna.
Se questo nostro concorso può giovare, se ne può fare richiesta a questa Presidenza, via B. Galliari 2, Torino, Tante grazie.