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Di paese in paese |
B138-A6
Il Crocifisso nelle famiglie
Qualcuno ha trovato da ridire sul titolo, secondo il quale abbiamo inteso denominare la tavola del nostro Crocifisso nel precedente Bollettino N. 1 - 2, gennaio-aprile di questo anno.
Avevamo cioè adottato l'espressione, a noi parsa felice, con la quale un Presule che ci vuol bene, l'Eco. Mons. Vescovo di Barranquilla ( Colombia ), aveva battezzato l'immagine della Divozione a Gesù Crocifisso: « il Cristo del gran ritorno ».
Rispettiamo l'osservazione fattaci e non esitiamo a modificare il titolo in « il Crocifisso del gran ritorno ».
Cosicché la prima parte del titolo identifica il Signor Nostro Gesù Cristo nel momento della sua crocifissione, effettivamente rappresentato nell'immagine; la seconda parte esprime la riconciliazione dell'umanità col Divino Salvatore, il grande ritorno dei peccatori a Dio; grande per il suo significato, per la sua portata, per il suo effetto salutare ed eterno; grande anche perché sarà di molti, ma purtroppo non di tutti.
L'angoscia che questo pensiero genera in noi, che il ritorno a Dio non sia totale, sollecita e non dà pace a chiunque tenti di immaginare che cosa significhi eternità di dannato.
Ogni cattolico si preoccupa ( e qual cattolico vero può non preoccuparsene? ) di quell'eventualità tremenda che pende, oltre che sul proprio capo, su quello del prossimo del proprio ambiente.
Ognuno s'adopera secondo i mezzi che gli sono offerti da Dio.
Noi, della famiglia dell'Unione, abbiamo un mezzo efficacissimo che è proprio nostro: la Divozione a Gesù Crocifisso.
Questa preghiera non può che essere recitata davanti ad un'immagine, secondo l'ordine della natura umana che ha bisogno di rappresentarsi davanti agli occhi la persona a cui si rivolge.
Noi abbiamo anche l'immagine, la quale, anch'essa, è proprio nostra e si distingue da qualsiasi altra.
Facciamola dunque nostra con i fatti e divulghiamola.
Con convinzione, con costanza, con fede. Divulghiamola ovunque.
L'immagine del « Crocifisso del Gran Ritorno » è il presupposto, è il richiamo, è l'elemento raffigurativo e necessario della Divozione.
Se entra l'immagine, segue la Divozione a Gesù Crocifisso.
Se entra la « Divozione delle Divozioni » l'anima è salva.
Il sogno di Fra Leopoldo
Il Crocifisso del gran ritorno è la riproduzione di un sogno del Servo di Dio Fra Leopoldo M. Musso ofm.
L'immagine è caratteristica e completa.
C'è Gesù Crocifisso, che è la Causa della Redenzione.
E c'è l'Anima ritornata, effetto del Sacrificio divino.
L'Anima è sollevata da terra, così come fu vista da Fra Leopoldo, di cui riportiamo la descrizione testuale: « … stava abbracciata ai suoi piedi un'Anima bellissima, dal volto nobilissimo; teneva gli occhi abbassati modestamente, un po' chino il capo; e la veste era come luminosa: il tutto m'imparadisava ».
A nostra conoscenza, l'immagine è unica ed inconfondibile.
La sua inconfondibilità è costituita da quel ritorno nobile, umile, luminoso.
Lo conferma la stessa abbondanza di particolari, nei quali si diffonde, per descriverlo, il Servo di Dio.
Quel ritorno, espresso simbolicamente in unità, aderentemente al sogno, sta per molteplicità.
La visione, concessa da Dio a Fra Leopoldo, non vuoi rappresentare un'Anima, una sola che torna al suo Salvatore, ma in lei tutte le Anime tornate, che tornano e che torneranno: « l'umanità riconciliata » ( sono ancora parole di Fra Leopoldo ) con Dio Padre attraverso l'Immolazione e la Mediazione suprema di Gesù sulla Croce.
Anche il fondo del quadro, plumbeo, cinereo, ne trasalisce in gioia e si striscia, in basso, di rosso vespertino e di schiarita.
Il Crocifisso del gran ritorno è conferma della divina promessa.
È visione inseparabile dalla Divozione a Gesù Crocifisso.
La Divozione a Gesù Crocifisso recita ciò che dipinge il Crocifisso del gran ritorno.
La riproduzione del quadro del sogno di Fra Leopoldo è realmente riuscita bene.
Si tratta di tavola a colori, fedele all'originale, nelle dimensioni di 32 X 48 la tavola intera col margine e di 22 x 38 la sola vignetta a colori.
L'esecuzione si deve ad una notissima ditta milanese, specializzata nel genere: le Arti Grafiche Pezzini, nella quale abbiamo la fortuna di trovare un'autentica sostenitrice della nostra impresa anche nel prezzo, limatissimo.
Evidentemente, esula da noi ogni pensiero di speculazione, il quale non è delle cose di Dio.
Al costo, è naturale, abbiamo aggiunto le spese previste d'imballo, di spedizione, di propaganda scritta e parlata ( poiché prevediamo di fare, e già si è cominciato a fare, dei viaggi anche lontani per organizzare meglio il lancio della nostra tavola a colori; mediante conferenze, contatti con centri importanti e adatti ).
Tutto sommato, il prezzo per ogni tavola sciolta è di L. 250. - per Torino e per l'Italia; di L. 300 - per l'estero, netto da ogni spesa, franco domicilio.
A questo punto ci permettiamo di dare un consiglio.
Chi compra la tavola per sé, è logico che provveda poi a farla incorniciare.
Ma chi ne fa dono - per invitare e richiamare alla Divozione a Gesù Crocifisso - è bene che la offra già incorniciata, correndosi il rischio, altrimenti, che l'immagine non sia appesa al muro, in evidenza, ma finisca arrotolata in qualche cassetto dimenticato.
Per facilitare la cosa a modo di esperimento siamo ricorsi al migliore, a parer nostro, corniciaio di Torino, la ditta Presbitero Succ. Fogliato, il quale ci ha offerto il prezzo eccezionale di L. 450. - per vetro e cornice, piatta ( all'inglese ), in legno, color rovere naturale ( nocciola chiaro ), con filettatura dorata interna.
Riteniamo trattarsi di prezzo senza uguali, e precisiamo che il peso del vetro non consentirebbe al quadro di resistere appeso oltre due o tre mesi, se l'incorniciatura fosse fatta all'inglese, solita a fettuccia di carta impronta pelle.
Per timore di guasti al quadro completo, nel caso di spedizioni fuori Torino, ci limitiamo ad offrirlo ( tavola, vetro e cornice in legno ) a L. 700. - globali, unicamente ai richiedenti che risiedano in Torino o abbiano modo di venirlo a ritirare a Torino.
Il quadro è pronto. Assista Gesù Crocifisso la nostra campagna!