Vita dell'Unione |
B142-A7
Il 2 di marzo, primo mercoledì del mese, ebbe luogo la consueta cerimonia della distribuzione delle pagelle agli Zelatori ed alle Zelatrici per l'anno 1935, con una funzione pomeridiana svoltasi nella cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore ( chiesa di San Tommaso ), testimone delle infocate preghiere dell'apostolo della Divozione al Crocifisso, Fra Leopoldo.
Tutti gli Zelatori e le Zelatrici di Torino erano presenti.
Parlò il Rev. P. Agnello ofm. Curato di San Tommaso, sulla Divozione alle cinque piaghe, fiamma di carità.
Alle sue parole fece eco un catechista.
Il P. Curato concluse impartendo ai presenti la Benedizione Eucaristica.
Il 13 marzo fummo onorati della presenza di tre Assistenti Generali dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, e precisamente il Fratel Gioachino, il Fratel Zacharias ed il Fratel Dominikus Norbert.
La visita fu intesa allo scopo di chiarire il valore e la portata dell'eredità spirituale trasmessa dal nostro Padre e Fondatore, il Servo di Dio Fratel Teodoreto.
Tale visita si concluse con l'espressione di un giudizio altamente favorevole e con la decisione di costituire una commissione di studio composta di Fratelli e di catechisti per porre in luce tutti gli aspetti dell'opera del Fratel Teodoreto e prevederne, assistendoli, tutti i possibili sviluppi.
La commissione, costituitasi subito a Torino, composta di otto membri ( metà Fratelli e metà catechisti ), ha già tenuto parecchie riunioni.
Su proposta dell'Assistente Generale Fratel Gioachino, un'altra commissione di studio si è pure formata in Roma presso il Secondo Noviziato dei Fratelli.
Di essa fa parte il Fratel Nicet-Joseph, direttore di quel Noviziato.
Alla visita di marzo ne fece seguito un'altra, il giorno 6 maggio, venerdì.
Ritornarono tra noi gli Assistenti Fratel Gioachino e Fratel Zacharias, accompagnati dal Fratel Nicet-Joseph.
Quest'ultimo ebbe così agio d'intrattenersi con i catechisti per conoscere meglio la natura della loro Opera e promise di illustrare il significato dell'Unione ai suoi Secondi Novizi, raccomandandoli alla loro attenzione.
Lo stesso Fratello, alla riunione del sabato, dei catechisti, si compiacque rivolgere loro la parola in italiano, per farsi sentire loro più fraternamente vicino.
Al termine del periodo di Secondo Noviziato, parecchi Fratelli uscenti ( spagnoli, canadesi, sud-americani ), passando per Torino alla volta dei loro paesi, vennero a visitare l'Unione, interessandosi vivamente della sua attività.
Nel primo anniversario del transito il nostro Fondatore, Fratel Teodoreto, fu degnamente commemorato dal Fratel Leone di Maria, Postulatore Generale dell'Istituto dei Fratelli S. C., il sabato 7 maggio, prima agli allievi maggiori del Collegio San Giuseppe e poi, la sera dello stesso giorno, nel salone del Collegio stesso, al pubblico.
Questa manifestazione è da ritenersi la prima commemorazione ufficiale del Nostro.
Del discorso tenuto al pubblico abbiamo dato ampia notizia alle pagine 5-10 del presente Bollettino.
Un'altra commemorazione, ma di carattere intimo e riservato ai catechisti, fu tenuta poi all'Unione dal Presidente, alla consueta adunanza del sabato, il giorno 14.
La Messa solenne di suffragio fu infine celebrata nel giorno anniversario stesso del transito, venerdì 13 maggio, nella chiesa di San Tommaso.
Sull'alto della porta d'accesso appariva a caratteri cubitali un cartello con questa iscrizione: Nel primo anniversario del pio transito del Fratel Teodoreto F. S. C. - Padre a maestro Apostolo - I Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata - I confratelli e gli allievi delle Scuole Cristiane - raccolti intorno alle care spoglie di Fra Leopoldo messaggero ed amico invocano fidenti da Dio la luce e la gloria.
La Messa fu celebrata dal Guardiano del Convento di San Tommaso, P. Giovenale ofm.
Vi assisteva l'Eccellenza di Mons. Felicissimo Tenivella ofm., Vescovo di Diano Teggiano.
Erano presenti i catechisti al completo, guidati dal presidente; per l'Istituto dei Fratelli, il Fratel Dante, direttore del Collegio San Giuseppe ed il Fratel Bonaventura, nipote del Servo di Dio: i parenti, il parroco Don Ugo Brondolo, il signor sindaco, consiglieri ed il segretario ( nipote del Servo di Dio ) del Comune di Vinchio d'Asti; una rappresentanza degli allievi del Collegio San Giuseppe con alla testa il Fratel Cecilio, assessore generale dell'Unione, come pure rappresentanze degli altri istituti lasalliani cittadini; il P. Cavriani S. J; Zelatori e Zelatrici dell'Unione.
La chiesa era stipata.
Numerose le comunioni.
Manifestazione sobria per austerità di rito e commovente per raccoglimento di preghiera.
Funzione singolare, nella quale i presenti, più che rivolgersi a Dio per la pace dello Scomparso, si rivolgevano al Fratel Teodoreto, come a santo, per ottenere da Dio grazie e favori.
Notevole per ressa di partecipazioni fa Santa Messa di Pasqua.
Consolante il numero delle comunioni.
Un vibrante affettuoso discorso del cappellano Don Formica, un saluto rivolto ai Poveri da un catechista che li ringraziò per l'esempio che essi danno nella pietà e con le onere, un'abbondante colazione, allegramente consumata in armonia, posero termine alla riunione veramente cristiana.
L'anno di attività si chiuse come al solito in giugno, con la gita annuale offerta ai Poveri che raggiungono il maggior numero di frequenze alla Messa delle feste di precetto.
Itinerario di gita: Giaveno - laghi di Avigliana - Giaveno - Torino.
Un'ottantina di presenti: ottimo indizio di osservanza del precetto festivo.
Presente e sacerdote celebrante, Don Arbinolo, fondatore della « Città dei Ragazzi ».
Presenti pure Figlio della Carità e catechisti anziani.
Fervore di preghiere e canto di inni sacri, disciplina e cameratismo e buon appetito alla colazione servita in trattoria, accoglienze cordiali con banda da parte degli orfanelli dei Salesiani, rinnovarono il pregio caratteristica di questi raduni.