Il desiderio del SS. Crocifisso

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Gesù Crocifisso ha un grande desiderio che spesso noi non comprendiamo: Egli vuole essere amato.

Lo guardiamo tante volte, ma forse, solo fugacemente, superficialmente: i nostri sguardi non sono profondi, intimi; un segreto timore ci allontana da Lui: abbiamo paura che ci chieda troppo, non pensiamo che Egli è infinitamente buono, non ci fidiamo di Lui!

Attratti da una vita facile e spensierata siamo in contrasto con Lui ed allora ci sembra impossibile che il nostro Dio sia là Crocifisso …

Eppure è una realtà.

La nostra Redenzione è avvenuta nel dolore e Gesù è stato « l'Uomo dei dolori ».

Se non ci avviciniamo al Crocifisso è perché ci sentiamo poco generosi, sfasati; perché Egli ci chiede, anzi ci grida una donazione che non abbiamo ancora fatto … o abbiamo fatto solo in parte.

È inutile che ci illudiamo, la via della santità e della salvezza passa necessariamente per il Calvario ed è là che dobbiamo porre la nostra dimora se vogliamo essere illuminati e sorretti.

Il pensiero del tormenti tisici di Gesù e della sua dolorosa agonia ci aiuterà a sopportare senza lamentarci i nostri dolori, anzi ad amarli perché ci rendono più simili a Lui.

Gesù ha tanto sofferto perché ci ama e con la sua morte di Croce Egli ha compiuto e compirà la Redenzione del genere umano finché ci sarà un solo uomo sulla terra : perché Egli è il Dio dell'amore e vuole tutti salvi.

Dall'alto della Croce, fissando il suo sguardo divino nei secoli futuri vide la schiera delle anime generose che lo avrebbero amato appassionatamente, ma vide anche il numero spaventoso di quelli che sarebbero vissuti senza accorgersi di Lui.

E vide anche ognuno di noi … è doveroso chiederci: qual'è la mia posizione davanti a questo amore, davanti all'immolazione di un Dio?

Sono nel numero dei prediletti o degli indifferenti? o di quelli che si contentano della mezza misura sopraffatti dal benessere, dalle compensazioni terrene, da una vita scialba ed incolore?

Dall'alto della Croce Gesù ci ripete come un giorno a S. Angela da Foligno: « Non è per scherzo che io ti ho amato! ».

Non restiamo inerti davanti all'amore di un Dio, ma con una vita umile, mortificata attiva ed insonne, per la sua gloria, cerchiamo di corrispondere al grande richiamo che si sprigiona dal Calvario.

Tutto il S. Vangelo, se lo leggiamo con riverenza e purità di intenzione, ci predica l'amore di un Dio fallosi uomo per noi … vittima per noi.

Tutte le creature, ciascuna nella sua maniera, ci spronano ad amare Dio …

Quale stonatura, se soltanto noi restassimo indifferenti e duri all'amore di un Dio Crocifisso!

* * *

Percorrendo con animo riverente il diario del Servo di Dio Fra Leopoldo Musso, si è presi da un senso di ammirazione e commozione per l'amore verso l'umanità che traspare chiaramente da tutte le parole, da tutte le espressioni.

Riportiamo qualche tratto, tra i moltissimi, dove è tanto grande il desiderio che ha Gesù di essere amato da tutti gli uomini: « Stando ai piedi di Gesù Crocifisso assorto nella più profonda adorazione e coll'amore degli Angeli, che la misericordia di un Dio mi compartiva, il buon Gesù mi disse: « Leopoldo, mi fai piangere di consolazione nel vedermi da te tanto amato ».

Io non volevo segnarlo che mi pareva che Gesù Santissimo si abbassasse a me vilissima creatura; ma era per fare intendere la gioia che prova Gesù nell'essere amato dai suoi figli e fratelli ».

Ed un altro giorno Gesù chiedeva al suo umile confidente: « Leopoldo, quante volte oggi hai detto: Tu ami me, io amo Te? ».

- Io oggi mi sono dimenticato!

« Ah, Leopoldo, Leopoldo, questo sia il pane quotidiano dell'anima tua!

Leopoldo mio, ho bisogno, in questo mondo, di anime che mi amino molto! ». ( 4 sett. 1914 ).

Gesù chiede anime che lo amino molto, mentre è sempre pronto a farsi di nuovo crocifiggere per salvarne una sola.

« Ah figlio, sappi che mando buone ispirazioni a tutti, adopero ogni cura, ma la volontà è libera e vi sono certuni coll'anima dura da piegare.

Sappia il mondo, che per un'anima sola, pur di vederla salva, mi lascerei di nuovo crocifiggere! ».

Veramente ci si sente commossi e sconvolti davanti ad un amore così travolgente, così immenso per povere creature che spesso non fanno che guardarlo fugacemente e superficialmente.

Pieghiamo le ginocchia davanti al Redentore e preghiamo ed adoriamo nel silenzio delle nostre anime, quelle Sacratissime Piaghe; comprenderemo bene allora la preghiera meravigliosa sgorgata dal cuore dell'umile figlio di S. Francesco, Fra Leopoldo Musso, e gusteremo quella parola posta al principio di ogni adorazione: « Amabilissimo » mio Signore Gesù Crocifisso, che esprime tanto bene la confidenza e l'amore con il quale dobbiamo avvicinarci a Lui.

La Madonna Addolorata, che sola comprese in pieno su questa terra, ai piedi della Croce, l'amore del suo figliolo Gesù Crocifisso, per tutte le anime, ci aiuti a soddisfare, secondo le nostre capacità, il grande desiderio che Egli ha di essere amato.

Fr. S.