Casa di Carità Arti e Mestieri |
B154-A3
Al termine dell'anno scolastico 1939-60 sono stati licenziati, con attestato di qualificazione professionale, complessivamente 199 allievi per i seguenti mestieri: Aggiustatori meccanici, Aggiustatori montatori, Attrezzisti, Stampisti, Disegnatori particolaristi e meccanici, Elettromeccanici, Fresatori, Operatori elettronici, Saldatori, Tornitori, Rettificatori.
Oltre ai licenziati sono stati promossi 171 allievi dei corsi propedeutici, 260 di quelli intermedi e 491 dei corsi complementari di 2° grado per apprendisti.
Hanno pure concluso positivamente i rispettivi corsi speciali, organizzati su richiesta delle stesse Aziende: 20 autoriparatori e 42 addetti macchine tutti della « Lancia » più 9 elettromeccanici della « Michelin Italiana ».
Così anche quest'anno un nuovo e nutrito gruppo di giovani e di lavoratori lascia definitivamente la Casa di Carità Arti e Mestieri, o per affrontare per la prima volta l'officina, o per espletare mansioni di lavoro tecnicamente più elevate e di maggiore responsabilità.
Li accompagna il nostro ricordo affettuoso e il nostro augurio fraterno con la speranza che essi possano utilmente impiegare quanto hanno appreso, sempre mantenendosi fedeli all'insegnamento cristiano ricevuto.
Tuttavia insieme alla soddisfazione per la loro riuscita e alla fiducia per la loro buona prova, sentiamo nel cuore la tristezza per tutti quei giovani, per tutti quei lavoratori che non abbiamo potuto ricevere nei nostri corsi data l'insufficienza di locali e di mezzi a disposizione.
Essi non domandavano che d'imparare un mestiere - oggi quanto mai indispensabile - non domandavano che un po' di quel pane di verità e di cultura senza di cui la vita si svuota e inaridisce.
E il Signore li attendeva per beneficarli col dono del Suo amore e della Sua luce.
Ma non li abbiamo potuti ricevere, anzi li abbiamo dovuti congedare con un tristissimo « ci dispiace, ma non ci sono più posti ».
Eppure la sede attuale dell'Opera non è completa, e c'è ancora tanto terreno dove non spuntano che erbacce …
Oh, se qualche anima buona potesse aiutare la Casa di Carità Arti e Mestieri, l'Opera voluta dal Signore, quanti altri giovani potrebbero ricevere, non diciamo un ambito diploma, ma un mestiere e ancora un po' di Vangelo.
Per intanto ci raccomandiamo a tutti gli amici perché con la preghiera invochino dal Cielo gli aiuti e le grazie di cui abbisogna l'Opera affinché possa per il bene di tanti giovani svilupparsi in profondità ed in estensione, secondo che piace al Signore!
Ci limitiamo a segnalare fugacemente alcune iniziative di rilievo:
1) la commemorazione del Fr. Teodoreto agli allievi della Casa di Carità, sia dei corsi diurni che pre-serali e serali, fatta dal Direttore Dr. Conti nel giorno anniversario 13 maggio.
2) Il ritiro delle patronesse alla Casa di Carità, fatto il 17 giugno, sotto la guida del p. Caffaratto m.d.c.
3) Gli Esercizi Spirituali degli allievi licenziandi, dettati a S. Ignazio di Lanzo, dal 3 al 6 luglio u.s. da D. Arbinolo.
Fra le molte visite che abbiamo ricevuto in questi giorni segnaliamo quella di Mons. Alexandre Scandar, Vescovo di Assiout, il quale si fermò a Torino dal 2 al 5 luglio u.s. e ritornò ripetutamente alla Casa di Carità per studiare l'opera a fondo e rendersi conto delle possibilità concrete di un trapianto di essa nella sua diocesi egiziana.
Ebbe luogo dal 12 al 31 luglio, al Fiéry in valle d'Ayas, a 1876 metri s.m. e tu caratterizzato da una decisa passione per le grandi gite.
Ecco alcune mete: Rifugio Mezzalama, Plateau Rosa, Zerbion, Monte Rosa ( Rifugio Quintino Sella, ghiacciaio del Lyskamm, Colle del Lys, Punta Gnifetti, Capanna Regina Margherita con relativo pernottamento, Balmenhorm, o Cristo delle Vette, Piramide Vincent, Capanna Gnifetti, Colle Bettaforca, Valle d'Ayas ).
Venti giorni trascorsi rapidissimamente, in un clima di elevazione fisica e spirituale e di gioia pura.
Verso il Monte Rosa