Un anno con i poveri |
B173-A4
Relazione delle attività svolte alla Messa del Povero durante l'anno sociale 1968-69
L'attività della Messa del Povero ha potuto anche quest'anno, 40° della sua fondazione, svolgere tutte le sue iniziative, mediante il concorso di Istituzioni e di persone che in vario modo ad essa si interessano e ad essa danno il tono prezioso e sempre desiderato contributo.
Essa comprende un triplice impegno da parte dì chi ne vive lo spirito: un primo impegno di assistenza religiosa, un secondo impegno di animazione cristiana, di comprensione umana e di formazione sociale, un terzo impegno di assistenza materiale, ed è rivolta ai più poveri della città, ai mendicanti, ai senza tetto, a quelli che non solo sono privi di mezzi di sostentamento per inabilità, per disgrazia o per altri motivi, ma anche mancano di ogni volontà di reinserimento nella società religiosa, civile, familiare e di ogni desiderio di ripresa di una vita normale.
I volti di molti degli assistiti, talvolta duri, talvolta rassegnati tradiscono il mistero di tormentose tragedie umane, di colpe anche, di lunghe, dolorose, penose strade percorse: la Carità di Cristo ci invita ad accostarci ad essi come fratelli, mai come giudici, per dare loro tutta la nostra comprensione e per aiutarli a risalire, per quanto è loro possibile, la china che li ha portati così in basso.
In queste tre direzioni si è svolta l'attività della Messa del Povero anche quest'anno:
- L'assistenza religiosa ha avuto i suoi punti centrali nell'incontro di preghiera del sabato pomeriggio e nella Santa Messa Comunitaria della Domenica mattina a cui normalmente parteciparono circa 200 poveri nelle due Sezioni di via Cibrario e di via Colombini.
È veramente notevole e commovente il clima di profondo raccoglimento e di sentita pietà che viene a crearsi ogni volta che i Poveri si riuniscono per la preghiera comunitaria a cui danno senza inibizioni e con fede il loro contributo di voce e di canto.
Sì ritrovano riuniti nel nome di Gesù e Gesù è certamente in mezzo a loro.
Altre iniziative furono:
- il Ritiro Annuale di marzo per 30 Poveri;
- i Pellegrinaggi a Lourdes cui parteciparono nei mesi di ottobre 1968 e di luglio 1969, 20 Poveri usufruendo di posti gratuiti generosamente messi a disposizione dalla Direzione dell'Unitalsi;
- il Pellegrinaggio a Banneux al Santuario della Vergine dei Poveri cui parteciparono 12 Poveri;
I nostri poveri a Banneux durante un pellegrinaggio
- le celebrazioni particolarmente curate delle più importanti ricorrenze liturgiche quali il Natale, il Capodanno, l'Epifania, la Settimana Santa, la Pasqua, il Mese di Maggio, il Corpus Domini.
Prestarono l'assistenza religiosa due Padri Salesiani: Don Antonio Mason e Don Franci che già da alcuni anni collabora con abnegazione e spirito sacerdotale con la Messa del Povero.
L'animazione cristiana e l'azione sociale di carità cristiana si concretò:
- nelle conversazioni religiose, tenute a turno da Catechisti e da Studenti Universitari della Villa San Giuseppe dei Fratelli delle Scuole Cristiane, il sabato pomeriggio;
- nella parola di fiducia e di invito a una visione più serena della Divina Provvidenza e della Società rivolta ai Poveri negli incontri personali dopo l'ascolto dei loro racconti di miserie, di tristezze e delle loro confidenze;
- in alcuni trattenimenti di carattere familiare e ricreativo in occasione delle Feste che più fanno sentire ai Poveri la nostalgia di un po' di calore umano e l'acuto e intimo desiderio di sentirsi parte di una società in cui la comprensione umana e la carità cristiana hanno ancora un loro significato;
- nell'incontro affabile e privo di ogni formalismo con il Padre Michele Pellegrino, Cardinale Arcivescovo di Torino, che ha dato ai nostri Poveri la certezza di appartenere ancora alla grande famiglia ecclesiale diocesana;
- nella gita premio al Santuario della Madonna della Misericordia di Savona e del Bambino di Praga di Arenzano cui parteciparono un centinaio di Poveri scelti tra i più assidui: il clima dì serenità e di gioia, allietato da canti ha fatto loro rivivere una giornata di distensione e di dimenticanza dei giorni tristi di solitudine di cui è normalmente intessuta la loro vita;
- nell'incontro di Ferragosto a cui parteciparono 120 Poveri che sentirono così meno il peso della loro povertà in un giorno dedicato allo svago e alla spensieratezza.
In questa azione il concorso fu totalitario; dalle buone Suore della Carità sempre disponibili, premurose, cordiali, pronte ad ascoltare e ad animare, ai Catechisti dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, ai giovani Universitari, al Fr. Gustavo Luigi, Assessore Generale dell'Unione Catechisti, al gruppo di giovani Fratelli delle Scuole Cristiane.
A tutti, i Poveri si sono sempre rivolti con aperta fiducia e con senso di fraterna confidenza, ricevendone, secondo la loro testimonianza, quell'aiuto spirituale e umano di cui sentono tanto viva la necessità.
L'assistenza materiale trovò la sua realizzazione:
- nella refezione del sabato pomeriggio e della domenica mattina;
- nel servizio di pulizia e di barba;
- nella distribuzione di indumenti specialmente nel periodo invernale;
- nell'assistenza di ambulatorio medico, gratuito, aperto nei locali dell'Opera Pia Lotteri e prestata con disinteressata generosità dal dott. Carnaghi che alla visita medica univa anche i medicinali necessari;
- nei piccoli aiuti in denaro, secondo le possibilità, dati con la lotteria domenicale e con altre donazioni in casi di provata necessità;
- nella ricerca di locande o di altre possibilità di sistemazione per la notte.
Ed è in questa assistenza che il concorso delle persone buone si estese: se le persone che direttamente si dedicano alla Messa del Povero, possono mettere a disposizione se stessi e il loro tempo, non è umanamente possibile che possano provvedere anche il necessario per il finanziamento di quest'opera il cui consuntivo ha raggiunto, in quest'anno sociale, la cifra di L. 5.008.892.
È qui che la famiglia della Messa del Povero si allarga a comprendere anche Istituzioni e persone che, con nascosta generosità, e per questo più meritoria, danno il loro contributo perché essa possa realizzare le sue attività di assistenza materiale a cui è più facile unire l'altra azione spirituale, caritativa e sociale.
Così sì concreta quell'unione di anime e di cuori che Gesù è venuto a portare con il Suo Messaggio, affinché ognuno, secondo i propri mezzi e secondo le proprie capacità, vi concorra.
Per questo sentiamo come membri effettivi della famiglia della Messa del Povero i nostri benefattori.
A loro possiamo dire soltanto un povero « Grazie », ma sappiamo che Gesù, che disse: « Anche per un solo bicchiere d'acqua a uno di questi piccoli non perderete la ricompensa » ascolta le preghiere che in ogni incontro della famiglia della Messa del Povero rinnoviamo per loro e la sua promessa ci fa certi che il Suo è e sarà un grande e ricco « Grazie ».
Gesù Crocifisso e la Vergine Immacolata dei Poveri sono stati anche quest'anno, come da sempre, gli unici e i veri realizzatori di ogni cosa nella Messa del Povero: da loro ci è venuto ogni bene, con loro è stata realizzata ogni cosa.
I Poveri, i benefattori, le Suore, i Catechisti, i Fratelli, i Sacerdoti, intimamente persuasi di questo.
Li ringraziano con profonda commossa gratitudine e a Loro affidano ogni loro azione, ogni loro iniziativa perché continuino a esserne Essi solo gli iniziatori, gli animatori, i realizzatori.
fr. G. L.