Notizie dalle nostre sedi |
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La nostra festa sociale si è svolta come tutti gli anni alla Casa di Carità Arti e Mestieri in un clima di preghiera: ritiro mensile predicato dal p, Marcolino Muraro, sulla « consacrazione religiosa in rapporto all'ufficio sacerdotale di Cristo nel mondo contemporaneo ».
Nelle pagine precedenti di questo stesso Bollettino pubblichiamo la conferenza del p. Marcolino.
A questi ha fatto seguito il nostro presidente che ha trattato delle partecipazione all'ufficio profetico di Cristo mediante la consacrazione catechistica e secolare.
Al termine del Rito una breve ma assai lieta adunanza ha voluto celebrare tre avvenimenti diversi e significativi, che rappresentano l'Unione Catechisti in diversi aspetti:
Rinnovazione dei voti durante la messa dell'8 Dicembre
1) Le nozze d'oro del catechista anziano Stefano Massaia, decano dei catechisti associati, che quest'anno ha festeggiato i suoi 50 anni di matrimonio.
Con lui al tavolo d'onore c'era naturalmente la sua signora, consorte anche di tutti gli ideali del suo Stefano, il quale oltre alla massima anzianità nell'Unione ( egli vi è entrato nel 1913 con il primissimo gruppo riunito dal Fr. Teodoreto ) vanta il più tenace attaccamento ad essa.
L'unione rappresentò sempre la sua famiglia spirituale e la sua passione, nonché il campo del suo apostolato, con il catechismo e la scuola domenicale e serale.
Gli abbiamo fatto i nostri auguri e i nostri ringraziamenti, giacché dal suo esempio e dalla sua attività abbiamo molto ricevuto.
2) La visita del catechista etiope Habtésllassié Abraha, il quale fu festeggiato da tutti i catechisti riuniti, con l'offerta di alcuni doni ricordo, per ricambiare quelli da lui recati dall'Africa, particolarmente la croce etiopica, e testimoniare la stretta unione degli spiriti.
Il suo facciotto bruno al tavolo della presidenza faceva spicco, ma non era l'unica faccia esotica nell'assemblea.
Frammisti agli italiani c'erano tre birmani e uno spagnolo; quattro nazioni rappresentate in un'adunanza di neanche quaranta persone.
Figuriamoci se il nostro presidente si lasciava sfuggire l'occasione per rilevare il carattere internazionale della nostra opera.
E dire che mancava la rappresentanza americana, quella malgascia, ecc.
Una piccola pentecoste.
3) I primi 25 anni di consacrazione del catechista congregato Claudio Brusa.
Diciamo i primi venticinque perché naturalmente gli auguriamo parecchi venticinquenni, con relative nozze d'oro, di diamante, ecc.
Durante la celebrazione dell'8 Dicembre, parla il catechista Habté
Furono compiuti durante i primi quattro giorni di novembre nell'ambiente sereno e riposante della Villa Lascaris, così propizia al raccoglimento ed alla preghiera.
Anche il tempo è stato favorevole, con giornate limpide e miti che consentivano un largo contatto con la tranquilla campagna circostante e invitavano alla lode di Dio.
Le prediche del p. Pier Giuliano da Caselle, cappuccino, e le conferenze del nostro presidente generale offrirono un ricchissimo alimento allo spirito e un valido impulso al rinnovamento interiore.
Vi parteciparono tutti i catechisti congregati e alcuni associati e simpatizzanti.
I catechisti alla Villa Lascaris di Pianezza, durante gli Esercizi Spirituali 1969
Anche quest'anno un gruppo dei nostri giovani ha trascorso le vacanze a Gressoney la Trinité, nei mesi di luglio e agosto.
Vi partecipò una ventina di giovani, con vari catechisti, che si proposero dal soggiorno ai monti un rinvigorimento di tutto l'uomo, corpo e spirito e perciò la parola d'ordine era « ascendere ».
Ascendere sulle pittoresche cime del Monte Rosa, superandone le difficoltà e i pericoli per goderne le indescrivibili bellezze; svelenare e tonificare l'organismo all'aria pura; ascendere soprattutto verso le cime dello spirito, in un ineffabile incontro con Dio creatore e redentore.
Questi soggiorni in montagna lasciano nei giovani un ricordo incancellabile.
La sala da pranzo e soggiorno a Gressoney
I partecipanti al primo turno, nel prato accanto alla baita che il ospitava
In gita verso il monte Rosa. Sullo sfondo il ghiacciaio del Rosa
Il Fr. Saturnino Ricci, Assessore dell'Unione Catechisti per il Distretto di Roma, dove da tanto tempo si prodiga per lo sviluppo della nostra opera, è stato nominato Direttore del piccolo noviziato dei F.S.C, ad Albano.
La notizia ci ha rallegrati perché è un riconoscimento implicito dei meriti del carissimo Fr. Saturnino ed anche perché riteniamo la sua nuova posizione particolarmente favorevole alla diffusione degli ideali dell'Unione Catechisti.
Ai rallegramenti e agli auguri che gli porgiamo di tutto cuore uniamo una fervida preghiera affinché la grazia di Dio fecondi tutte le sue intenzioni e potenzi il suo lavoro.
Allievi catechisti dei gruppi romani davanti alla Basilica di Pompei dopo gli Esercizi Spirituali annuali
L'unione catechisti nel Distretto di Roma: un gruppo di allievi e di Fratelli
nel giardino del Seminario di Pompei, dove hanno fatto gli Esercizi Spirituali annuali.
Nel corso dell'anno 1969 quattro Catechisti della nostra Unione sono entrati nell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane:
Gaetano Grasso dell'Unione Catechisti di Pompei, che ora è al Noviziato di Torre del Greco;
Antonio Lopez della Sede dell'Unione di Valladolid, che attualmente frequenta lo scolasticato;
Andres Moratinos della Sede di Valladolid, che è al noviziato;
Javier Lorenzo della Sede di Bilbao, che è al noviziato.
Segnaliamo con compiacenza questa notizia che illustra la stretta relazione intercorrente fra il nostro Istituto Secolare e la Congregazione dei Fratelli e porgiamo ai quattro giovani religiosi i nostri voti e le nostre preghiere per la migliore realizzazione del toro ideale, con l'augurio che possano in seguito divenire dei diffusori dell'Unione Catechisti in seno agli allievi ed ex-allievi delle scuole lasalliane.
Anche quest'anno i gruppi dell'Unione della sezione giovanile di Roma si sono radunati a Pompei per il ritiro spirituale dal 1° al 3 novembre 1969.
Sono intervenuti Catechisti e Fratelli Assessori da Roma, Napoli, Pompei, Torre del Greco e Fano.
Quale è stato l'argomento principale del ritiro e quali frutti si sono raccolti per mezzo delle discussioni e delle conferenze ascoltate?
Si è parlato soprattutto dell'importanza del laico e quindi del Catechista, nella Chiesa: la nostra vita spirituale si esprime nella triplice missione - Profetica, Regale, Sacerdotale - ricevuta nel Battesimo che ci ha incorporati al Cristo.
Il cristiano vive nel mondo ma non è del mondo, e soprattutto il Catechista è chiamato ad essere il collaboratore di Dio.
È stata anche ribadita l'importanza che il Catechismo deve avere in ogni gruppo della Unione, ed è su questo punto che si è richiamata l'attenzione.
Il gruppo del collegio S. Giuseppe di Roma, fino allora non aveva avuto un apostolato specifico: « Prima di dare agli altri bisogna conquistare, avere e conservare.
Bisogna essere conche, le quali prima si riempiono, poi si riversano, restando sempre piene e colme ». ( Dagli scritti di Fr. Teodoreto ).
Su questo insisteva in tutte le istruzioni il Fratello assessore.
Questo ritiro rivelò che era ora di incominciare a dare.
È stato quindi un ritiro, anche se non molto lungo nel tempo, molto largo di frutti, un ritiro che ha fatto meditare sulle proprie responsabilità apostoliche: « Cosa ho fatto finora io per il mio prossimo?
Se fino ad ora non ho fatto niente, cosa posso e debbo fare? ».
Le discussioni con i rappresentanti dei vari gruppi hanno portato alla risoluzione di problemi comuni in un clima di fratellanza reciproca.
Fratellanza che ha spinto tutti ad un serio e sereno esame di coscienza, che ha aiutato a formulare propositi concreti per un apostolato fatto di opere e non solo di pensieri.
Giorgio C.