Grazie ricevute, per l'intercessione del Fr. Teodoreto |
B177-A4
Mio nipotino Giorgio di appena 50 giorni veniva ricoverato all'ospedale per gastroenterite acuta e otite.
Il caso era molto, molto grave, ma nel mio cuore era grande la fede in nostro Signore.
Mi raccomandai con immensa fiducia all'intercessione dì Fratel Teodoreto.
Lo supplicai e il piccolo incominciò a migliorare.
Le sue condizioni ora sono soddisfacenti ed io continuo a invocare Fratel Teodoreto perché mio nipotino possa presto lasciare l'ospedale completamente ristabilito.
Esprimo la mia riconoscenza a Fratel Teodoreto e invoco la Sua protezione su tutti i miei cari.
Anselmi Adele, San Remo
Caro Direttore,
scrivendo del nostro venerato fondatore Fratel Teodoreto, ricordo di avere accennato una volta ad una telefonata inattesa del Servo di Dio, che mi aveva raggiunto la sera del 21 marzo 1953.
Mia moglie ed io eravamo appena ritornati dalla stagione, dove avevamo accompagnato la nostra Maria Teresa in partenza per Lussemburgo, assunta senza concorso come segretaria alla C.E.C.A.
Con quella partenza noi restavamo soli ed eravamo anche un po' preoccupati per il viaggio della nostra figliola, allora giovanissima.
Ed il caro Fratel Teodoreto aveva voluto essere vicino in quella nostra malinconica solitudine per assicurarci che avrebbe accompagnato con la preghiera la nostra partente non solo in quel viaggio, ma anche dopo.
Quella preghiera non le e mai mancata.
A Lussemburgo occupò un buon posto.
Dimessasi per matrimonio con un funzionario che è attualmente capo divisione per l'acciaio alla C.E.E. di Bruxelles, lamentava solamente di non avere figli, ne soffriva a tal punto da sottoporsi a trattamenti anche dolorosi e davanti agli esiti negativi si andava a poco a poco, a malincuore, rassegnando.
Ma anche allora, come in quel viaggio, il Servo di Dio aveva accompagnato quel chiuso dolore e, per far capire che era proprio lui ad avere pregato, aveva chiesto a Dio la grazia di far nascere il mio primo nipotino esattamente il 9 febbraio, nel suo novantunesimo anniversario, nella pace ed all'ombra della costituenda Europa, che sarà un giorno finalmente unita.
Torino, 8 dicembre 1970
Gaetano G. di Sales
Margherita Griggi, ved. Conti, mamma del nostro presidente generale dr. Domenico Conti.
Una vita tutta lavoro, tutta dedizione alla famiglia, tutta gentilezza e bontà verso chiunque.
Il suo lavoro la portava a contatto con molte persone e Dio sa quante si aprirono con lei e quante ne ritrassero conforto, aiuto ed incoraggiamento.
Le sue spine non furono poche: e chi non ne ha? Ma nessuno se ne accorse mai, se non l'occhio attento dei familiari.
Una fede semplice e viva la guidava e la sosteneva in tutte le circostanze, riempiendo una vita che, all'infuori di quelle familiari non conobbe soddisfazioni e gioie umane.
Privata improvvisamente del suo intenso lavoro, rimasta vedova, colpita da una malattia dolorosa e senza speranza, compì silenziosamente sulla croce il capolavoro di una vita assai cara a chi l'aveva conosciuta, ma assai più cara e preziosa agli occhi di Dio.
La mattina del 28 dicembre improvvisamente si spense e due giorni dopo venne, collocata a Masio, nella tomba di famiglia, presso la salma del marito.
Ivi attende la risurrezione dei giusti e la manifestazione delle virtù e dei meriti occulti.