Il ramo sacerdotale dell'Unione Catechisti

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Una cerimonia assolutamente inconsueta ha avuto luogo alla Casa di Carità Arti e Mestieri la sera del 7 Aprile 1972: il conferimento dell'ordine presbiterale al catechista-diacono Felix Garcia Fernandez.

Con essa si iniziò un nuovo sviluppo dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata: la nascita del ramo sacerdotale.

Era il primo venerdì del mese, e festa di S. Giov. Battista La Salle.

Furono scelte le ore serali, corrispondenti all'orario scolastico dei corsi serali, in cui insegna il neo-sacerdote affinché vi potessero essere presenti tutti gli allievi, e questi in realtà dimostrarono, con un contegno edificante di prender viva parte ad un rito così importante e così nuovo per essi.

La celebrazione assunse una grande solennità, nonostante la semplicità della messa letta, a motivo del gran numero degli intervenuti e del religioso raccoglimento.

Erano presenti i genitori del neo-sacerdote, venuti appositamente da Valladolid; tutti i catechisti congregati ed associati; l'Assessore Generale Fr. Gustavo, giunto da Biella con grave disagio per la sua salute non ancora ristabilita, con il Visitatore Fr. Felice, il direttore del Collegio S. Giuseppe, Fr. Adriano, e molti altri Fratelli delle Scuole Cristiane; la Sig.ra Giletti, presidente delle Patronesse; numerosi sacerdoti del clero secolare e regolare, i quali concelebrarono con il cardinale Arcivescovo che conferì il sacramento dell'ordine: Mons. G.ppe Marocco, rettore del Seminario, che presentava ufficialmente il candidato al Vescovo, insieme a vari professori del Seminario: D. Dino Garberò, D. Franco Ardusso, D. Giov. Carrù, D. M. Savarino; D. Cuniberto, ex direttore spirituale della Casa di Carità e attuale parroco di S. Barbara; il parroco di N. S. della Salute con i suoi confratelli D. Bianco e D. Tarcisio; il parroco di Maria Ausiliatrice con il suo confratello D. Pierbattisti; il parroco di S. Gaetano con D. Barbero, D. Rugolino e il diacono Tendermi; il parroco di S. Tommaso; il parroco di S. Vincenzo; Mons. Pietro Caramello; D. R. Reviglio direttore dell'ufficio catechistico; i padri Gattoni e Bosco S. J. di Villa C. Croce; D. M. Vaudagnotto dell'Ufficio liturgico, D. Persico e D. Maffiodo, della Consolata; il p. Marcolino Murare O. P. e D. Piccat.

Un gruppo di seminaristi eseguì i canti con molto sentimento.

Il Card. Pellegrino giunse puntualmente alla Casa di Carità alle 20,30 e subito iniziò la celebrazione.

Al Vangelo egli fece un lungo discorso di occasione ed accennò fra l'altro che poco prima era stato a visitare la salma di mons. Maurizio Raspini, vescovo emerito di Oppido Mamertina, morto lo stesso giorno e concluse: « un sacerdote se ne va e un altro viene ».

Ma il cardinale non sapeva che mons. Raspini era uscito dall'Unione Catechisti ed era stato uno dei primi dodici ragazzi scelti dal Fr. Teodoreto per costituire l'Unione.

La coincidenza della sua morte con l'ordinazione di D. Felice Garcia è un segno eloquente della presenza di Dio, che dall'Unione ha suscitato numerosi sacerdoti.

Quando l'Arcivescovo, dopo l'esame del candidato e la garanzia del Rettore del Seminario, che il candidato era degno del sacerdozio, dichiarò di ammetterlo al suo clero, un lungo applauso espresse la gioia dell'assemblea.

Il rito raggiunse il culmine quando l'Arcivescovo e tutti i sacerdoti presenti stesero le mani sull'ordinando in un lungo e silenzioso, ma significantissimo gesto, che richiamava e ripeteva l'imposizione delle mani da parte degli Apostoli ai presbiteri dei primi tempi.

Dopo l'ordinazione il neo sacerdote concelebrò la messa con tutti i sacerdoti presenti, e distribuì insieme al Cardinale un'interminabile fila di comunioni.

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