" La Messa del Povero " compie quarant'anni |
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Fu Fr. Teodoreto a volere che tra le opere di apostolato ci fosse quella specialissima dell'assistenza ai poveri a contraddistinguere i figli della sua istituzione: i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Ebbene, nulla o nessuno può meglio simboleggiare la totale disponibilità ai poveri, del Cristo in croce che costantemente e a tutti allarga le braccia invitante.
È questa la caratteristica della "Messa del Povero": essa continua ad aprire i suoi battenti a tutti indistintamente, senza richiedere documenti o referenze, memore solo delle parole di Gesù: « Chi accoglie uno di questi in nome mio accoglie Me! »
Si compie quest'anno il quarantennio di questa Opera, sorta nel marzo-aprile 1932 presso l'Opera Pia Lotteri, durante un triduo di preparazione alla Pasqua tenuto ai poveri della parrocchia.
Le Suore dell'Opera, in particolare Suor Luisa e il predicatore del triduo, can. Stefano Bertola, vedendo con quale gioia i poveri avevano celebrato la Pasqua, si domandarono se non sarebbe stata un'ottima cosa radunarli ogni domenica.
Decisero senz'altro di tentare: e la "Messa del Povero" ebbe inizio.
Nei primi mesi i partecipanti assidui erano pochi, forse una decina; ma in seguito il numero andò sempre aumentando cosicché, al secondo anno, si avevano ogni domenica e festa un centinaio di assistenti.
Nel 1933 la Provvidenza dispose che alcuni Catechisti dell'Unione del SS. Crocifisso e precisamente i signori Rondolino, Rag. Alasia, Domenico e Giovanni Mussino, Ronco, Battagliotti e Franchino, consigliati e incoraggiati da Fr. Teodoreto, offrissero la loro collaborazione.
Da allora per 40 anni i Catechisti dell'Unione, con le Figlie della Carità, collaborano a quest'opera di redenzione dei mendicanti.
È con questo spirito evangelico che anche quest'anno, nelle due sedi di Via Villa della Regina e Via Cibrario, si è organizzato la "Messa del Povero" nell'arco di quasi dieci mesi.
Una Messa tutta per i poveri, affinché, almeno davanti a Dio, si sentano uguali loro che, imperscrutabili circostanze della vita, sono continuamente emarginati dalla società.
Alla Messa domenicale è collegata ovviamente una serie di attività assistenziali grazie alla premurosa carità delle Reverende Suore della Carità, dei Catechisti, dei Padri Salesiani, dei Fratelli delle Scuole Cristiane e dei preziosissimi medici dott. Orlandi e dott. Rossi.
Al sabato pomeriggio infatti c'è la possibilità di sottoporsi a visita medica oltre che al … barbiere.
Dopo la Messa domenicale viene servito un buon piatto caldo per far dimenticare il freddo della notte per molti all'aperto.
È doveroso aggiungere che il pranzo, grazie alla bontà delle Reverende Suore, viene offerto anche nei giorni feriali per tutto il periodo invernale.
Dopo il pranzo della domenica si continua ad estrarre per 25 fortunati la modesta cifra di L. 200 per … ulteriore riscaldamento.
Ma veniamo alla cronaca spicciola che ha caratterizzato l'anno '71-'72.
Come al solito si apre prima in Via Cibrario ( 5 settembre ) dove, data la stagione ancora mite, tutti possono facilmente confluire.
Il 17 ottobre è la volta dei SS. Angeli.
Anche chi ha partecipato alla vendemmia ormai è ritornato e si ritrova dopo la dispersione estiva.
Naturalmente non si manca mai di sottolineare le varie festività liturgiche, oltre che con la Messa solenne, anche con il pranzo "speciale" che include nel suo menù persino le sigarette … nazionali.
È ciò che avvenne il 1° novembre ( festa di Ognissanti ) e il 21 novembre ( festa di Cristo Re ).
Oltre naturalmente che nelle feste dell'Immacolata ( 8 dicembre ), Natale ( 25 dicembre ), Capodanno, Epifania ( 6 gennaio ).
Quest'ultima solennità, come più tardi sarà per il Carnevale ( 13 febbraio ), offre l'occasione per un simpatico trattenimento pomeridiano: la lotteria che distribuisce doni a tutti è allietata da canti, torroni … bevute.
Il 30 gennaio ricordiamo ( grazie all'accortezza di Suor Vincenza e Suor Martina ) in modo "speciale" S. Giovanni Bosco e il 19 marzo S. Giuseppe.
La settimana Santa è densa di avvenimenti: benedizione e processione delle palme, funzione eucaristica il giovedì santo ( 30 marzo ) con lavanda dei piedi ad 11 poveri, Via Crucis in cortile il venerdì santo con canti e passi scritturali.
Il tutto improntato a commovente semplicità e convinzione.
Grandi e "specialissime" feste sono la S. Pasqua e l'Ascensione.
Il 28 maggio, festa di Maria Ausiliatrice, c'invade un senso di tristezza: salutiamo Don Cherubin trasferito a Roma.
Abbiamo però la promessa che difenderà i nostri diritti nella Capitale.
1 giugno: Corpus Domini: solita devota processione col Cristo in mezzo a noi.
E poi, quasi a coronamento dell'anno trascorso, la gita-pellegrinaggio a Millesimo, ai piedi di Nostra Signora del Deserto.
L'incantevole posto tra le montagne liguri favorisce la devozione alla Mamma Celeste.
Poi … l'estate. Ma anche d'estate vogliamo far vedere che ci ricordiamo di loro, dei poveri.
Concordiamo così di ritrovarci per un incontro mensile alla festa di S. Vincenzo de Paoli ( 16 luglio ) e alla festa dell'Assunta ( 15 agosto ).
Quattro giorni dopo ( 19 agosto ) una rappresentanza dei poveri parte per Banneux: pregherà lassù in Belgio, ai piedi della Vergine dei poveri, per tutti quelli rimasti qui e per tutti i poveri del mondo.
È bello e doveroso concludere ogni anno sociale a casa della Madonna.
A lei, oltre che al suo Cristo in croce a cui la "Messa del Povero" è consacrata ( ogni domenica la Messa è preceduta dalla devozione alle 5 piaghe ), dobbiamo la forza, l'entusiasmo, l'aiuto morale e materiale ( 6 milioni e mezzo i quattrini avuti quest'anno ) grazie ai quali riusciamo da oltre 40 anni a portare avanti il nostro apostolato.
A Loro noi, oltre che affidare i nostri benefattori, chiediamo fiducia e serenità per i nostri poveri prima che per noi stessi.