Marea montante

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Chi osserva un po' dall'alto lo svolgersi degli avvenimenti ai nostri giorni non può sottrarsi ai sentimenti di inquietudine e di stupore.

L'estrema facilità delle comunicazioni e dei mezzi forniti dallo sviluppo della tecnica che, hanno cambiato profondamente le condizioni di vita, per cui tutto assume una risonanza mondiale, l'interdipendenza dei popoli è sempre più stretta e inevitabile, la diffusione delle idee più rapida, ha giovato più alla diffusione dell'errore che a quella della verità.

Ecco il motivo di amarezza e di inquietudine.

È vero che è più facile diffondere il male, che il bene, perché il male trova un terreno propizio nella natura stessa dell'uomo, più inclinata al male che al bene; e poi perché edificare e coltivare richiede tempo, spese e fatica, mentre rovinare e distruggere è sempre più facile e presto fatto.

Le forze avverse alla Chiesa, utilizzando tutte le maggiori possibilità oggi a disposizione, sono cresciute e hanno raggiunto un terribile potenziale.

Si è verificato ancora una volta quello che lamentava Gesù con i suoi discepoli: « i figli di questo secolo sono nel loro genere più prudenti dei figli della luce ».

Mal nei tempi andati la guerra alla religione aveva raggiunto una gravità paragonabile a quella raggiunta attualmente nei paesi dominati dal comunismo, sia per l'estensione dei paesi in cui infierisce, sia per la potenza dei mezzi impiegati, la radicalità ed implacabilità dei programmi, la feroce durezza della determinazione e dei metodi.

Per la prima volta nella storia vi sono degli stati ( e stati immensi come la Russia ed i paesi che gemono sotto la sua tirannia ) che sono retti da una costituzione ufficialmente materialistica ed atea, e si propongono una lotta a fondo, non già contro una determinata religione, ma contro qualsiasi religione, considerando deleteria e nemica dell'uomo ogni espressione di religiosità ( la religione oppio del popolo, strumento di dominio, ecc. ).

Questo programma non viene perseguito soltanto all'interno del proprio paese, ma si pretende di imporlo a tutti i paesi del mondo, sia sul piano ideologico, con una diffusione organizzatissima e capillare delle dottrine marxiste, sia sul piano pratico con la violenza della persecuzione interna, la conquista del potere all'interno di molte nazioni, e l'infiltrazione politica più o meno violenta in molte altre.

Il marxismo si va estendendo in tutti i continenti come una inarrestabile macchia d'olio, mentre da un lato nessun argomento vale più a dissuadere le folle da questa ubriacatura - non la perdita della libertà, non il fallimento economico dei paesi comunisti e il loro basso tenore di vita, non il disprezzo di tutti i valori umani e della religione; e nessun mezzo è considerato illecito o immorale dai senza Dio.

Se non c'è più Dio nell'orizzonte delle proprie idee, è chiaro che non c'è neanche più alcun principio morale e l'unica regola dell'agire è il proprio interesse, anche quando esso esige l'oppressione e il danno degli altri.

I più fondamentali diritti della persona umana, magari sottoscritti in solenni trattati internazionali sono calpestati con estremo disprezzo.

La denuncia delle atrocità che si consumano ogni giorno, e che non vengono neanche più smentite, la sfacciata intrusione negli affari interni dei paesi più deboli provoca solo qualche sterile protesta, che non fa neanche muovere una foglia.

È questo che stupisce, che inquieta.

Il progresso del marxismo in tutto il mondo coincide con l'estendersi della persecuzione religiosa, e con l'affermarsi dei regimi oppressivi e cioè con la perdita della libertà.

Quando l'uomo si ribella a Dio cade sotto il dominio di Satana che è omicida.

L'omertà dei vari mezzi di informazione ha coperto di silenzio le atrocità che si compiono tuttavia nei vari paesi dell'Asia Orientale e dell'Africa, caduti in mano ai rossi.

Gli oppressi non hanno umanamente alcuna possibilità di liberazione, perché gli oppressori sono troppo potenti e non rimane loro che la speranza di un intervento della Provvidenza.

Questa ha i suoi tempi e i suoi modi, le sue vie sono misteriose, ma ad essa nulla può resistere.

Essa può permettere il sacrificio di molti martiri, ma giammai la vittoria finale del nemico.

Anche i colossi odierni, per quanto formidabili, hanno un piede d'argilla.

Comunque Dio si fa beffe di loro, come dice la Scrittura ( Sal 2,4 ) e nel suo furore li sgomenta.

Quello sguardo sulla storia futura della Chiesa, che è l'Apocalisse è tutta una visione di lotte furibonde condotte dall'anticristo contro i fedeli di Gesù, ma il drago infernale è sconfitto, la bestia terribile è uccisa.

I fedeli sono esortati ad esser forti, a confidare in Gesù, a stringersi a Lui, Re dei secoli, che vince, che regna e che impera, sicuri della vittoria finale.

Stringersi a Gesù significa coltivare una fede illuminata e genuina e vivere in perfetta coerenza con essa; attingere la verità a quella sorgente pura e inesauribile che è il Magistero della Chiesa docente e l'energia necessaria alla preghiera e ai sacramenti.