Crociata della sofferenza |
B207-A8
« Gesù, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: « Donna, ecco il tuo figlio! ». Poi disse al discepolo: « Ecco la tua madre! ». ( Gv 19,26.27 )
Fratelli, all'inizio di ogni vita c'è una Mamma.
All'inizio della vita della Chiesa c'è la Mamma di Gesù che Egli lascia come Madre della Chiesa, che nasce sul Calvario.
Da allora la Vergine Santa è sempre presente nella vita della Chiesa con la sua grazia e la sua mediazione.
Anche all'inizio del Movimento adoratori c'è la Vergine Santa.
Fu Lei che rivolgendosi a Fra Leopoldo, nel mese di novembre 1887, dolcemente gli disse: « Ricordati di ciò che ha sofferto mio Figlio! ».
Fra Leopoldo commenta: « Sebbene non intendessi tutto il significato di queste parole, tuttavia rimasero impresse nel mio cuore.
Disparve la visione, e nel mio povero cuore andavo meditando la bontà, la pietà, la misericordia di Maria Santissima verso i poveri peccatori ».
Fratel Teodoreto, riportando quanto sopra, aggiunge: « Non solo rimasero impresse nel Servo di Dio le brevi e programmatiche parole da lui riferite, ma tutto l'insieme di ciò che egli narra in questo tratto del suo "Diario", fu per lui come una luce del Cielo che illuminò la sua mente e riscaldò il suo cuore in modo così efficace da produrre in lui un nuovo slancio di vita spirituale.
Meditando sulle sofferenze di Gesù e di Maria, addentrandosi nell'abisso di misericordia e di dolore che compì l'umana redenzione, il Servo di Dio si sentì singolarmente tratto a seguire il Salvatore e la sua divina Madre con fervente vita d'amore ». ( Il Segretario di Gesù Crocifisso - pag. 9-10 )
"Ricordati": è l'invito della Mamma.
Fra Leopoldo prende sul serio questa esortazione e ogni giorno si mette ai piedi del Crocifisso e, nella meditazione, passa dalla Sacra Piaga della mano destra a quella della mano sinistra; indi al piede destro, al piede sinistro e al Sacro Costato.
Le sue meditazioni sono fatte di sentimenti di partecipazione e di affetto verso il suo Crocifisso Gesù e la sua Mamma Celeste.
Ad Essa si sente profondamente unito nella considerazione delle Piaghe di Gesù.
Gli ritornano in mente le parole che ha udito da Gesù il 2 agosto 1906: « Si faccia divotamente l'Adorazione come nel venerdì santo ».
In quel giorno il Corpo di Gesù Crocifisso, staccato dalla Croce, fu affidato alla Vergine Santa.
Con quali sentimenti di amore e di dolore Ella considerò quelle Piaghe aperte nel Corpo del suo Divin Figlio: come le contemplò!
Nella sua mente pensò al Corpo Mistico di Gesù, la Chiesa, che ancora avrebbe avuto rinnovate nei secoli quelle Piaghe.
Il suo amore di Madre della Chiesa, affidatale da Gesù sulla Croce, vide queste nuove piaghe e da allora iniziò la sua intercessione per ottenere, per i meriti della Passione e Morte di Gesù, che queste piaghe si trasformassero in segni di Redenzione, di vita, di Risurrezione.
Per questo ispira al suo Servo di pregare per le grandi necessità e le grandi prove della Chiesa: per la fedeltà dei cristiani, per i peccatori, per la santità delle anime consacrate, per le anime purganti, per tutti i fratelli.
In questa Adorazione e in questa preghiera, il Servo di Dio si sente unito a tutti gli Angeli e i Santi del Cielo. « Quando sarò elevato da terra, trarrò tutto a me ». ( Gv 12,32 )
Queste divine parole segnano una perenne attualità nel corso dei secoli; attraverso a molteplici generazioni, i Santi, diversi per indole e per stirpe, furono però tutti amanti di Gesù Crocifisso » ( Il Segretario - pag. 43 )
Ricordati: la Chiesa ci invita ogni giorno a questo ricordo nel Sacrificio Eucaristico; « Celebrando il memoriale del tuo Figlio, morto per la nostra salvezza, gloriosamente risorto e asceso al cielo, nell'attesa della sua venuta ti offriamo, Padre,in rendimento di grazie questo sacrificio vivo e santo ».
È il "memoriale", il ricordo dell'amore di Gesù a cui la Liturgia ci richiama ogni giorno, proprio perché siamo così distratti e così facili a dimenticare le verità fondamentali della nostra vita, presi come siamo da tante preoccupazioni ed occupazioni che ce le fanno scordare.
Ricordati: il ricordo rinnovato della Passione e Morte di Gesù e della sua Risurrezione ottiene allora in noi i suoi frutti e ci convince che non c'è la gioia e la santità nella vita, senza la serena accettazione della sofferenza e della prova.
Il ricordo diventa principio di vita e movente di azione.
È quanto ci insegna la « Beata Vergine che … col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre nel tempio, soffrire col Figlio suo morente in croce, cooperò in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, coll'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale nelle anime.
Per questo fu per noi madre nell'ordine della grazia …
La Vergine, infatti nella sua vita fu modello di quell'amore materno, del quale devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini » ( Lumen Gentium 65 ).
Ricordati: nella tua vita.
In questo ricordo chiediamo al Signore l'amore per eccellenza, l'amore della croce.
Non delle croci eroiche che potrebbero nutrire l'amor proprio, ma di quelle croci di ogni giorno per le quali proviamo talvolta ripugnanza.
Di quelle croci che si incontrano ogni giorno nella contraddizione, nella dimenticanza, nell'insuccesso, nella solitudine, nella freddezza, nei rifiuti e nel disprezzo degli altri, nella incomprensione, nel malessere e nei difetti del corpo, nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del cuore.
Allora potremo dire al Signore « Tu lo sai che ti amo, anche se io non lo saprò mai: ma questo mi basta! ».
Ricordati: nella missione apostolica della Chiesa, che anche tu sei chiamato ad esercitare per cooperare alla rigenerazione degli uomini.
Una missione che può essere di azione, di attività o di inattività, di silenzio ma che sempre è di donazione, di amore.
Senza l'amore anche la solitudine, la povertà, la sofferenza non hanno nessun senso.
Non redimono nessuno.
Gesù, sulla Croce non ha esaltato il dolore: ha esaltato l'amore.
L'amore che trasforma la sofferenza da grande ostacolo nel più prezioso e insostituibile mezzo di redenzione e di salvezza.
L'amore che non può svilupparsi, approfondirsi senza il dolore ma che è poi l'unica forza al mondo capace di valorizzarlo
Per questo l'invito della Vergine Santa è rivolto a tutti noi della Crociata e ad ognuno in particolare: "Ricordati di ciò che ha sofferto mio Figlio".
Il Crocifisso che abbiamo, la Adorazione alle Piaghe di Gesù che hanno il compito di aiutarci a ricordare.
Se questo ricordo è vivo nella nostra vita, nella nostra giornata, nelle nostre gioie e nelle nostre sofferenze, ci sarà più facile fare delle nostre preghiere e delle nostre sofferenze l'offerta a Dio per lo scopo della Crociata.
Lasceranno sicuramente una traccia, un segno nella nostra esistenza e daranno un contributo, sia pur piccolo, all'opera della Redenzione.
Dio continuerà a dare alla sua Chiesa delle anime generose di apostoli che portino ai fratelli la sua parola e l'annuncio del suo amore e della sua salvezza.
La Vergine Santa, Madre della Chiesa e Madre nostra, tenga vivo in noi questo invito e questo richiamo: Ricordati di ciò che ha sofferto mio Figlio! e ci aiuti a realizzare nella preghiera, nell'offerta, nell'apostolato il frutto di questo ricordo.
Preghiamo perché il ricordo dell'amore di Gesù ci faccia più buoni e tolga dal mondo la violenza.
Ricordiamo nelle nostre preghiere e nelle nostre offerte di sofferenza le seguenti intenzioni che ci sono state raccomandate:
- le vocazioni catechistiche;
- la Casa di Carità affinché nella sua azione apostolica possa suscitare numerose vocazioni per la Chiesa;
- il Centro Vocazionale Lasalliano;
- le intenzioni degli iscritti R.G. ( Mantova ) per la madre inferma; F.F. per la sua guarigione e per i figli; P.D. per la conversione dei familiari; I.R. per le sue intenzioni personali; I.F. per una grazia; G.A.T. per i figli; D.M.F. per la famiglia e la pace nel mondo; C.F. per la famiglia; G.T. per la sua salute; F.G., C.S., A.S., B.C., B.V. per le loro intenzioni particolari ( Catania, Viagrande, Vibo Valentia ); T.B.C, per la sua famiglia ( Asola );
- tutte le altre intenzioni che ci sono state raccomandate.
Ricordiamo nelle preghiere di suffragio:
- le anime buone di Caterina, Anna e Matilde ( Torino ); i defunti di I.R., A.V. ( Catania ); S.J. ( Mantova ); il marito di G.G. ( Aci Bonaccorsi ) e di G.G. ( Valverde ); le anime del Purgatorio raccomandate da G.M.D.A. ( Catania ) e tutti gli altri defunti della famiglia della Crociata.
Fate conoscere a persone particolarmente sofferenti nello spirito, la Crociata: è un'opera di apostolato anche questa.
Ricordiamo a questo proposito che la Crociata ha carattere esclusivamente spirituale: l'adesione non comporta nessun altro obbligo oltre quello della offerta settimanale delle sofferenze per le Vocazioni Sacerdotali e Religione mediante la pratica della Adorazione a Gesù Crocifisso; inoltre richiede la recita di una "Ave Maria" per le intenzioni particolari raccomandate dal Centro.
È quindi un impegno da prendersi liberamente e coscientemente.
La Vergine Immacolata ci guidi a Gesù Crocifisso e Gesù viva sempre nei nostri cuori!
Ringraziamo di cuore quanti ci aiutano a sostenere le spese di stampa e di spedizione del materiale e della lettera della Crociata, utilizzando il C.C.P. 2/8395 intestato a Unione Catechisti.
Non se ne pubblicano i nomi perché solo da Dio abbiano la ricompensa.
La Presidenza