Anno mariano |
B245-A2
7 giugno 1987: Pentecoste
15 agosto 1988: Assunzione della S.S. Vergine
Il Comitato Centrale per l'Anno Mariano ha pubblicato un calendario dell'Anno Mariano allo scopo di « promuovere le finalità indicate dal Santo Padre Giovanni Paolo II per vivere più profondamente quest'Anno dedicato alla Vergine ».
La Vergine Immacolata è la Patrona dell'Unione Catechisti che da Lei traggono anche il nome programmatico.
Al fine di favorire una più intensa partecipazione al « Mistero di Cristo » con « Maria S.S. Madre di Dio congiunta indissolubilmente con l'opera della salvezza del Figlio suo » riportiamo dal suddetto calendario quanto ci viene indicato per il tempo di Avvento e per il tempo di Natale.
Nella Liturgia di rito romano esiste un unico ciclo liturgico che ha per oggetto il « Mistero di Cristo », dall'Incarnazione e dalla Natività, dalla Resurrezione fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore.
« Nella celebrazione di questo ciclo annuale dei misteri di Cristo, la Santa Chiesa venera con particolare amore Maria SS.ma Madre di Dio, congiunta indissolubilmente con l'opera della salvezza del Figlio suo; in Maria ammira ed esalta il frutto più eccelso della Redenzione, ed in lei contempla con gioia, come in una immagine purissima, ciò che essa, tutta, desidera e spera di essere » ( SC, 103 ).
La riforma della Liturgia romana, voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II, ha restaurato opportunamente il Calendario Generale, così da ordinare con il dovuto rilievo la celebrazione dei Misteri di Cristo lungo il corso dell'anno e ha permesso di inserire organicamente e con un legame più stretto la memoria della Madre nel ciclo annuale dei misteri del Figlio.
Le singole feste mariane sembrano vivere in contesti più ampi, propri dei singoli tempi liturgici, così da esprimere più compiutamente l'armonia con i misteri di Cristo che vengono celebrati.
Siamo invitati a ricordarci di Santa Maria in tempi e in periodi liturgici che vanno oltre le memorie o le feste mariane, e ciò è dovuto alla singolare partecipazione che ebbe la Vergine al mistero di Cristo.
Madonna della Tenerezza di Jaroslav, Scuola di Mosca. Sec. XV.
Nel tempo di Avvento, la Liturgia, oltre che in occasione della solennità dell'8 dicembre - celebrazione congiunta della Concezione immacolata di Maria, della preparazione radicale alla venuta del Salvatore, e del felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga - ricorda frequentemente la Beata Vergine soprattutto nelle ferie dal 17 al 24 dicembre e, segnatamente, nella domenica che precede il Natale, nella quale fa risuonare antiche voci profetiche sulla Vergine madre e sul Messia e legge episodi evangelici relativi alla nascita imminente del Cristo e del suo Precursore.
Nella solennità del Natale del Signore, la Chiesa, mentre adora il Salvatore, ne venera la Madre gloriosa; nella Epifania del Signore, mentre celebra la vocazione universale alla salvezza, contempla la Vergine come vera Sede della Sapienza e vera Madre del Rè, la quale presenta all'adorazione dei magi il Redentore di tutte le genti e nella festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe ( domenica fra l'ottava di Natale ) riguarda con profonda riverenza la santa vita che conducono nella casa di Nazareth Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo, Maria, sua madre, e Giuseppe, uomo giusto.
Nel ricomposto ordinamento del periodo natalizio la comune attenzione deve essere rivolta alla ripristinata Solennità di Maria SS. Madre di Dio; essa, collocata secondo l'antico suggerimento della Liturgia dell'Urbe al primo di gennaio, è destinata a celebrare la parte avuta da Maria in questo mistero di salvezza e ad esaltare la singolare dignità che ne deriva per la « Madre santa …, per mezzo della quale abbiamo ricevuto … l'Autore della vita »; ed è, altresì un'occasione propizia per rinnovare l'adorazione al neonato Principe della Pace, per riascoltare il lieto annuncio angelico per implorare da Dio, mediatrice la Regina della Pace, il dono supremo della pace