L'Unione Catechisti e la Casa di Carità a Lourdes

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1. In Pellegrinaggio con l'AGESC

Un gruppo dell'Unione Catechisti si è recato a Lourdes dal 22 al 27 aprile, aggregandosi al Pellegrinaggio della scuola cattolica organizzato dall'AGESC, la relativa associazione genitori.

In tale rappresentanza erano presenti le varie componenti dell'Unione, dai catechisti alla catechista eritrea Isghilowa, dal gruppo famiglia alla Casa di Carità Arti e Mestieri.

Di particolare rilievo, per quest'ultima, la partecipazione di ogni categoria, insegnanti, allievi, genitori, direzione generale e presidenza, cioè tutte le componenti, ancorché ristrette a rappresentanti.

2. Perché l'Unione e la Casa di Carità a Lourdes

Si è andati a Lourdes, per rispondere alla chiamata di Maria, che a S. Bernardetta dichiarò espressamente di gradire che i fedeli si recassero in pellegrinaggio alla santa Grotta.

Per noi il desiderio di Lourdes rispondeva altresì ad un 'ulteriore esigenza, quella di presentarci come testimoni del messaggio e delle opere di fr. Teodoreto, in cui è intensa la presenza e la protezione di Maria, segnatamente attraverso le rivelazioni di fra Leopoldo M. Musso.

Invero l'Unione Catechisti è intitolata non solo al SS. Crocifisso, ma altresì a Maria SS. Immacolata, ed il ritrovarsi nella città dell'Immacolata, nel luogo ove questo nome è stato pronunciato da Maria stessa, è gratitudine, riconoscenza ed approfondimento dello stesso carisma mariano insito nell'Unione.

Per la Casa di Carità vi è la consapevolezza di avere in Maria « la Protettrice della grande opera Casa di Carità Arti e Mestieri », ed il recarsi a Lourdes è appunto sottolineare questo singolare privilegio, pur in profonda umiltà, ma nella consapevolezza dei doni ricevuti da Dio.

A Lourdes si sono portate le prospettive, le speranze, le preoccupazioni della Casa di Carità, ma soprattutto tanta gratitudine per le realizzazioni compiute e per il costante aiuto ricevuto da Maria.

3. Testimonianze dirette

La nostra partecipazione al pellegrinaggio ha avuto alcune espressioni peculiari, ovviamente nell'intendimento di collaborare con gli altri istituti, attraverso l'apporto degli specifici carismi, alla reciproca elevazione interiore, in spirito comunitario.

Come in altri pellegrinaggi vi è stata la distribuzione agli oltre 1000 pellegrini dei foglietti dell'Adorazione e delle immagini di fr. Teodoreto, e ciò in perfetta sintonia con il carattere della manifestazione.

La Casa di Carità presente a Lourdes

Invero, per l'Adorazione al Crocifisso, a parte la sua portata ricapitolativa ed onnicomprensiva, vi è stato un espresso riferimento allo spirito di conversione e di riparazione insito nel messaggio di Lourdes.

In effetti l'Adorazione è stata recitata dai pellegrini nella basilica S. Pio X, durante la funzione penitenziale.

Circa l'immagine di fr. Teodoreto, risulta evidente l'opportunità di prospettare un modello di educatore della scuola cristiana proprio in un pellegrinaggio da questa organizzato.

La presenza, tra le scuole cattoliche, della Casa di Carità, cioè di un Ente di formazione professionale, ha conferito certamente una più ampia dimensione al pellegrinaggio, segnatamente per la caratterizzazione del progetto educativo che le è proprio, cioè l'elevazione dello spirito dei giovani con il conferimento della professionalità, e attraverso la concezione del lavoro quale strumento di culto a Dio.

La Casa di Carità ha suscitato interesse, specialmente nel Vescono che presiede il pellegrinaggio, mons. Cosmo Francesco Ruppi, della Diocesi di Temoli e Laurino, e membro della commissione della CEI per la scuola, il quale si è ampiamente informato sull'organizzazione e sui corsi di formazione.

4. Rinnovo della consacrazione da parte dei fratelli Fonti

Infine vi è stata anche la testimonianza dell'Unione Catechisti quale istituto secolare di vita consacrata, attraverso il rinnovo della consacrazione da parte dei fratelli Francesco, Giovanni e Pietro Fonti.

È stato questo uno dei momenti più toccanti del pellegrinaggio.

I fratelli Fonti rinnovano la loro consacrazione

Nella basilica del S. Rosario, nel corso della funzione denominata « della famiglia », vengono pubblicamente celebrati anniversari di vita matrimoniale, nonché sacerdotale e religiosa.

Quest'anno, accanto ad una celebrazione di nozze d'oro, al festeggiamento per una Figlia di Maria Ausiliatrice e a quello per un Gesuita, vi è stato il momento dell'Unione Catechisti, per la singolarità e la provvidenzialità della presenza di tre fratelli in un istituto secolare.

I fratelli Fonti hanno riformulato i loro voti di catechisti nelle mani di mons. Ruppi, dinanzi all'altare, e sotto lo sguardo materno dell'Immacolata, cui sono consacrati.

Il caloroso applauso dell'assemblea ha risuonato tra le volte e la cupola della basilica, ma soprattutto nell'intimo dei nostri cuori, a contrassegnare l'ammirazione e la gratitudine per le persone generose che si consacrano a Dio e al servizio dei fratelli.

La benedizione di Mons. Cosmo Francesco Ruppi

5. Devozione filiale all'Immacolata

Non saranno mai sottolineati a sufficienza i profondi sentimenti della presenza di Maria, della sua maternità verso ognuno di noi, della nostra filiazione nei suoi confronti, che sono suscitati e approfonditi a Lourdes.

;Anzi direi che proprio per chi abbia, per divina misericordia, un titolo particolare di culto e di consacrazione mariana, come avviene per i membri dell'Unione e della Casa di Carità, la permanenza dinanzi alla Grotta, o l'immersione nell'acqua che ivi sgorga, è un mezzo per sentire più efficacemente, e pertanto per vivere più intensamente, il dono del proprio stato.

Ci si sente tutti fratelli, perché tutti figli di Maria, ma questo stato d'animo non impedisce, anzi accentua il proprio rapporto personale con la Madre celeste, come se ognuno di noi fosse il suo unico figlio.

È questa una osservazione che il Papa ci ricorda nel documento Redemptoris Mater per l'anno mariano, sul carattere strettamente personale del rapporto di filiazione, ed a Lourdes questa impressione è viva e intensa.

Ciò che vale per il singolo fedele vale altresì per i gruppi e i movimenti.

E la nostra piccola rappresentanza si è sentita particolarmente accetta all'Immacolata, proprio in virtù dei doni e della protezione che Ella ha sempre profuso, e di continuo elargisce, alle Opere che ha voluto qui da noi.

In particolare la Casa di Carità ha espresso anche esteriormente la sua filiale devozione, con uno striscione con ivi iscritta la propria denominazione.

Questo striscione è sfilato accanto alle molteplici altre scritte, nelle celebrazioni pubbliche, come la processione del SS. Sacramento, per fare emergere plasticamente, nella città dell'Immacolata, una delle sue opere.

Vito Moccia

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