Relazione annuale |
B250-A6
« Per salvare le anime, per formare nuove generazioni si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri » ( Diario di Fra Leopoldo - lunedì 24 novembre 1919 )
L'Assemblea dei Soci dell'Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri si è riunita martedì 20 dicembre 1988 presenti i rappresentanti del Ministero del Lavoro dr. Cifelli Salvatore e dr. Rosa Pierino.
Il Presidente, Geom. Fonti Francesco ha presentato la Relazione delle attività dell'anno formativo 1987-88, di cui presentiamo ai nostri lettori i tratti più significativi per meglio conoscere questa Opera realizzata da Fratel Teodoreto e dai Catechisti dell'Unione.
Nel 1948 hanno avuto inizio i corsi diurni teorico-pratici nella sede di via Feletto in cui già funzionavano corsi festivi e serali per operai.
L'antica denominazione « Casa di Carità - Scuola Professionale Festiva e Serale » si trasforma in « Casa di Carità Arti e Mestieri ».
Si compiono quindi 40 anni di funzionamento in continua ascesi e nella ricerca di sempre nuove realizzazioni per adeguarsi alle necessità di preparazione dei giovani per il loro valido inserimento nel mondo del lavoro in continua evoluzione.
L'attività consolidata nell'anno formativo 1987/88 si è sviluppata nel seguente modo:
A - Corsi diurni - Si è riproposto globalmente lo stesso volume di attività dell'esercizio precedente:
Centro di Torino n. 16 corsi di cui:
n. 12 corsi di qualificazione
n. 4 corsi di specializzazione
Centro di Grugliasco n. 10 corsi di cui:
n. 7 corsi di qualificazione
n. 3 corsi di specializzazione
B - Corsi preserali - II volume di attività è il seguente:
Centro di Torino n. 18 corsi di cui:
n. 14 corsi di qualificazione
n. 4 corsi di specializzazione
Centro di Grugliasco n. 7 corsi di cui:
n. 6 corsi di qualificazione
n. 1 corso di specializzazione
Da sottolineare il fatto che per l'esercizio in oggetto 1987/88 si è proceduto all'apertura di un corso di specializzazione per « Operatore di macchine utensili a CNC » a Grugliasco, consentita dall'acquisizione delle macchine a CNC.
I primi allievi di questo nuovo corso preserale sono stati tutti reperiti nell'area di Grugliasco ed hanno frequentato con entusiasmo e buon profitto il corso.
Di conseguenza per l'anno formativo 1988/89 si sono fatti due corsi, consentendo così ad un numero doppio di allievi di seguire questa specializzazione.
Torino | Grugliasco | Totale | Allievi iscrìtti | |
Corsi diurni | 16 | 10 | 26 | 570 |
Corsi preserali | 18 | 7 | 25 | 537 |
Tot. | 1107 | |||
Dei corsi diurni: | ||||
Allievi specializzati | 78 | 53 | 131 | |
di questi risultano collocati | 74 | 52 | 126 | |
servizio militare o continuano gli studi | 4 | 1 | 5 | |
Insegnanti a tempo indeterminato | 56 | 29 | 85 | |
Insegnanti a tempo determinato | 44 | 30 | 74 | |
Personale non docente | 26 | 7 | 33 | |
Tot. | 126 | 66 | 192 |
Attività diverse da quella consolidata testé ricordata è stata la conclusione di un corso per « Operatore manutentore elettrico di automatismi industriali » con n. 5 partecipanti dipendenti dalla ditta IPRA di Pianezza.
Si è operato nel segno di quell'incremento di professionalità che contraddistingue sempre più le esigenze della moderna tecnologia, soprattutto in relazione alla manutenzione di pronto intervento sugli impianti.
I risultati conseguiti, a detta del committente, sono stati molto significativi, non escludendosi altresì le possibilità di ulteriori corsi.
a) Progettazione di un centro CAD/CAM con la individuazione dell'hardware e del software occorrente in rapporto alle possibilità di perseguire obiettivi formativi anche di II livello caratterizzati dalla innovazione tecnologica e delle nuove forme organizzative dei processi tecnologici produttivi.
Ciò con particolare riguardo alla stessa riorganizzazione funzionale e operativa dell'ente di formazione.
b) Progettazione e organizzazione di corsi di aggiornamento per docenti circa l'impiego delle Stazioni Apollo acquistate e del software acquisito e predisposizione di ulteriori sviluppi formativi per la preparazione di un corpo docente ( 5 elementi ) alle attività formative centrate sulle tecnologie CAD/CAM.
c) Progettazione e organizzazione dei corsi di aggiornamento estivo per il personale docente e non docente.
d) Si è proceduto alla effettuazione della Ricerca, approvata e finanziata dal Ministero del Lavoro circa gli effetti della innovazione tecnologica sulle professionalità presenti nelle aziende costruttrici di stampi allo scopo di adeguare sempre meglio l'attività formativa svolta.
e) Sono proseguite le ricerche bibliografiche sulla teoria dei sistemi con la partecipazione dell'AIMS ai fini di predisporre materiale utile per la formazione e l'aggiornamento dei docenti.
f) Elaborazione di questionar! circa la sensibilità religiosa e l'impegno di vita cristiana e nella comunità ecclesiale degli allievi allo scopo di favorire l'orientamento degli insegnanti e sostenere forme di impegno per gli allievi più disponibili.
g) In collaborazione con il responsabile del Centro di Torino si è operato per la costituzione tra gli allievi di gruppi di impegno di perseveranza cristiana, di apostolato e per l'indirizzo dei loro animatori.
h) Sono pure stati forniti orientamenti per la lettura e l'utilizzo ai fini formativi della Enciclica " Sollicitudo Rei Socialis".
i) Partecipazione a convegni nazionali e internazionali indetti da: I.E.F.P. ( Istituto Europeo per la Formazione Professionale ):
- "Simulation d'entreprise"
- "Qualificazioni 2000"
- "Uso della tecnologia nell'insegnamento"
CO.N.F.A.P. ( Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale ):
- "La formazione professionale tra presente e futuro"
- "Elevazione dell'obbligo scolastico
C.E.I. ( Conferenza Episcopale Italiana ):
- "Dimensione religiosa dell'educazione nella scuola cattolica - lineamenti per la riflessione e la revisione".
ISFOL ( Istituto per lo sviluppo della formazione dei lavoratori ):
- "Innovazione nella Formazione Professionale, le prospettive nella Formazione a Distanza"
S.I.R.I. ( Associazione Italiana di Robotica ):
- "I sensori nei robot e nei sistemi automatici"
Istituto Universitario di studi Europei di Torino - "La cultura del lavoro: profili e prospettive"
Gruppo Editoriale Jackson - "Scuola 2000 - computer sul banco".
l) Partecipazione, con altri enti di formazione professionale, alle Commissioni organizzate dall'Isfol in materia istituzionale e didattica, con particolare riguardo alla riforma della Legge 845 e all'insegnamento a distanza.
m) Partecipazione alle commissioni regionali per l'automazione, per il rinnovamento delle guide curricolari riguardanti gli elettromeccanici e gli elettronici.
n) Partecipazione alla commissione per il rinnovo del Contratto di categoria.
o) Partecipazione alle riunioni dell'Acef ed elaborazione di contributi circa il piano annuale e poliannuale di formazione professionale.
Corsi di aggiornamento estivo
- Incontri di aggiornamento sulla Proposta Formativa
- Incontri sui rapporti di formazione e innovazione tecnologica e organizzativa.
- Corso di aggiornamento su Paghe e Contributi.
- Corso per l'impiego del software OSRA relativo alla determinazione dei centri di costo.
- Corsi di aggiornamento di Inglese tecnico.
- Corsi di aggiornamento concernenti:
- La tornitura Sandvik
- La fresatura Sandvik
- Corso di introduzione al CAD per docenti dei corsi biennali di qualifica.
- Corso di aggiornamento per docenti relativi al 1° e 2° modulo prestabilito di controllo numerico CNC.
- Corso di aggiornamento per docenti circa il 3° e 4° modulo appositamente prestabilito di CNC inteso a conseguire la conoscenza per le procedure fondamentali per la programmazione in automatico.
Rapporti con le Associazioni di categoria ( CO.N.F.A.P. - ACEF )
È continuata anche quest'anno l'azione svolta dalla Casa di Carità sul piano più generale della comunità civile ed ecclesiale.
Tale opera, oltre che come riflesso della nostra attvità, si è essezialmente esplicata attraverso le Associazioni di categoria, segnatamente mediante la CO.N.F.A.P. a livello nazionale, e tramite l'ACEF a livello regionale cittadino.
Mediante la CO.N.F.A.P. ( Conferazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale ) sono stati affrontati i delicati e scottanti problemi nazionali afferenti la formazione professionale, specialmente quelli di carattere politico-legislativo.
Tra questi emerge l'elevamento dell'istruzione obbligatoria, con le conseguenze ad esso connesse quali l'impossibilità di svolgere i corsi di formazione di base per gli allievi di 14 anni di età, oppure la necessità di convenzionare in qualche modo questi corsi con il Ministero della Pubblica Istruzione.
Altro problema è quello della riforma della legge quadro 845/78, con tutte le implicazioni conseguenti al modo di intendere la formazione professionale.
In queste questioni, ed in altre ad esse collegate, l'orientamento sostenuto dalla Casa di Carità è sempre strettamente connesso alla sua ispirazione istituzionale, nonché all'esperienza maturata in vari anni di attività, cioè una formazione professionale scaturente da una cultura del lavoro, e dalla rivelazione cristiana, per il servizio della persona e della società.
In questa luce, considerando che i nostri corsi di base sono di autentica formazione professionale, ed in risposta ad una effettiva esigenza dell'utenza - sia allievi che datori di lavoro - la nostra linea non può che continuare a sostenere l'articolazione regionale di questi corsi base, con pieno riconoscimento della loro idoneità ad assolvere l'istruzione obbligatoria, anche in considerazione del livello culturale in atto presso i medesimi.
Altro versante su cui si è prestata un'ampia collaborazione a livello nazionale, è stato quello del rinnovo del contratto collettivo di lavoro della formazione professionale, dato che la Casa di Carità è uno degli enti firmatari del contratto.
Si rileva ancora, sul piano più espressamente ecclesiale, sempre con riguardo all'elevazione dell'istruzione obbligatoria, la sostanziale identità di vedute raggiunta dagli Enti cattolici operanti nella scuola, e pertanto non solo da parte dell'AGESC e dell'AGe ( le due associazioni genitori ), ma anche della UCIIM ( Insegnanti medi ) la cui influenza sul piano culturale è sempre di un certo rilievo.
A livello regionale la Casa di Carità ha continuato a prestare la sua collaborazione con l'ACEF ( Associazione Enti formazione professionale di ispirazione cattolica del Piemonte ) sia con il contributo di idee e sia con il sostegno finanziario essendosi sobbarcato, per un certo periodo, anche l'onere di un consulente esterno.
A livello locale l'attività dell'ACEF ha riguardato in particolare i rapporti con la Regione e con lo stesso Assessore, per tutte quelle prese di contatto per le quali è ritenuta opportuna una linea comune tra gli Enti di proposta cattolica: ad esempio nella valorizzazione della formazione professionale di base e della sua articolazione regionale, nella conferma delle convenzioni, nel sollecito degli stanziamenti, all'interpretazione e all'applicazione di alcune clausole particolari della convenzione stessa.
Inoltre un settore specifico di attività svolto dall'ACEF è quello delle trattative con i sindacati per l'applicazione a livello regionale del contratto collettivo nazionale del lavoro.
Pur inserita nell'ambito associativo di cui sopra, la Casa di Carità non ha però tralasciato i contatti diretti con la Regione e particolarmente con l'Assessore.
In particolare nei confronti del compianto ing. Alberton, la Casa di Carità, nel corso della sua malattia, ha espresso tutta la sua solidarietà e vicinanza spirituale, anche a riconoscenza del valido apporto da questi dato alla formazione professionale.
All'inizio del presente esercizio c'è stato un incontro con l'Assessore dr. Morgando, il quale ha visitato la Casa di Carità e si è ripromesso di perfezionare un contributo già in precedenza prospettato.
Nel corso dell'anno sociale si è proceduto all'aggiornamento dello Statuto in una apposita assemblea straordinaria tenutasi il 4-5-1988.
Si è in tal modo realizzata una esigenza da tempo avvertita, di adeguare le disposizioni statutarie alla nuova situazione, in relazione agli sviluppi della formazione professionale ed alle prospettive e possibili futuri incrementi.
In tal modo restando invariate le linee fondamentali dell'Associazione, cioè una proposta formativa cattolica, e l'assenza di fini di lucro, sono state considerate le possibilità di costituire aggregazioni con imprese ed operatori del settore, di avvalersi dell'ampia collaborazione di terzi e di consulenti, nonché di porre in essere all'occorrenza, particolari convenzioni e contratti.
Le categorie dei Soci sono state ridotte a due, cioè i fondatori e gli ordinari.
Per i Soci Fondatori sono stati previsti poteri pressoché similari, dato che i consiglieri di amministrazione sono nominati congiuntamente da essi ( è solo fatta eccezione per la nomina del Presidente, che resta di competenza dell'Unione Catechisti ).
Inoltre il numero di consiglieri è fissato in modo elastico, da un minimo di nove ad un massimo di 13, e ciò per maggiore rispondenza alle necessità dell'Ente.
Il procedimento per l'approvazione ci risulta che abbia avuto parere favorevole.
Il Consiglio di Amministrazione, con il Collegio Sindacale, presentano all'Assemblea dei Soci il bilancio consuntivo desunto dai dati contabili raccolti ed ordinati dal Dr. Giachino che da alcuni mesi segue la contabilità della Casa di Carità e che ha preparato la bozza di bilancio poi redatta in forma definitiva dal Consiglio.
Il bilancio in oggetto permette l'esame dell'attività dell'Ente considerato sotto il profilo economico, ossia la gestione dei mezzi finanziari reperiti e spesi per il fine primario, che è quello formativo dei giovani per il loro inserimento nel mondo del lavoro.
È doveroso constatare che anche quest'anno la Casa di Carità ha potuto disporre di mezzi finanziari necessari per realizzare i fini istituzionali nonostante varie difficoltà e la situazione economica nazionale in fase di minori disponibilità generali con conseguenti aspetti negativi per i finanziamenti finalizzati alla formazione professionale, nonché per il reperimento di sovvenzioni da Enti e benefattori.
La Casa di Carità è stata legalmente costituita il 24-11-1969 e quindi stiamo entrando nel 20° anno di esercizio con gestione autonoma.
Dall'esperienza vissuta in questo ventennio si può sicuramente affermare che ripetute volte è stato palese un intervento provvidenziale che ha permesso di far fronte a necessità anche urgenti e che mai è mancato quanto necessario per l'attività didattica formativa, cosa tanto più notevole stante la totale gratuità della frequenza degli allievi.
Quanto sopra detto conferma le ripetute assicurazioni date da Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo:
17-2-1921 - « Concedo alla loro mano tutto ciò che abbisognano per portare avanti la scuola della Casa di Carità Arti e Mestieri, ma si ricordino sempre di domandare la carità. Di' loro che l'ho detto tre volte, di avere fede in me e nei miei detti e confidenza nel cooperare ».
6-5-1921 - Fra Leopoldo pregava così: « O Gesù, date la fede dei santi a quelli del Comitato, perché credano ai vostri detti e non facciano pagare agli allievi » - E udì queste parole: « E che cosa ci è mancato finora? ».
È pure da rimarcare l'ingente apporto di donazioni e di sovvenzioni che hanno reso possibile il sorgere e lo sviluppo dell'Opera.
Il primo è stato quello determinante dell'Unione Catechisti, che dopo aver gestito in proprio la Casa di Carità dal 1929 al 1969, ha poi fatto donazione alla costituita Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri dello stabile appositamente costruito in Corso B. Brin, con tutta l'attrezzatura scolastica, nonché della casa di civile abitazione di Via B. Galliari 2.
Il secondo rilevante apporto è stato quello avuto nel 1974 dalla Provincia di Torino dei Fratelli delle Scuole Cristiane a seguito della realizzazione in Grugliasco della Casa di Carità Fr. Teodoreto, promossa da Fr. Anastasio e ultimata da un gruppo di industriali capeggiati dal carrozziere Pininfarina.
Quest'apporto è consistito nella donazione delle macchine ed attrezzature esistenti e nell'uso gratuito dei locali e servizi necessari per il funzionamento dell'attuale Centro di Grugliasco.
Credo che i risultati del bilancio attuale e le considerazioni fatte sulla gestione di quasi vent'anni possano costituire elementi atti a confermare la validità e la sicurezza dell'Opera anche considerata nella sua gestione economica e nonostante le numerose e serie difficoltà incontrate, ma sempre superate in questo periodo quasi ventennale.
Questa notevole esperienza deve essere di incoraggiamento anche per gli amministratori affinché al loro competente impegno professionale uniscano anche la condivisione delle finalità educative proprie dell'Opera promossa dal Servo di Dio Fr. Teodoreto, ed una attenta considerazione alle indicazioni avute circa il modo di condurre e gestire l'Opera affinché consegua pienamente i fini per cui è sorta.
Il Presidente
Geom. Francesco Fonti