Biografia essenziale di Fr. Teodoreto |
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Il venerabile Fr. Teodoreto Garberoglio nasce a Vinchio d'Asti, in località Bricco Saraceno, tra le colline fertili di vigneti, il 9 febbraio 1871, da Bartolomeo e da Eleonora Giolito, entrambi vinchiesi, ed è l'ultimo di sei figli.
È battezzato il giorno dopo la nascita, con il nome di Giovanni Andrea.
Riceve la prima educazione cristiana nella famiglia, che era profondamente religiosa, molto assidua alle funzioni parrocchiali, ed aveva in onore la preghiera comune, presieduta ogni sera dalla mamma.
Di famiglia contadina, è alto e robusto, sensibilissimo nel temperamento e volitivo di carattere.
Il 24 ottobre 1883, a 12 anni, gli viene conferita la Cresima, per cui, secondo l'uso del tempo, v'è da ritenere che Fr. Teodoreto abbia ricevuto la prima Comunione in questo periodo.
Sono i primi atti sacramentali della sua intimità con Gesù, che costituisce l'elemento fondamentale della sua vita.
Da ragazzo è chierichetto nel servizio liturgico, fa parte della Confraternita dei « sacramentini » e a soli tredici anni è ammesso nella Confraternita della SS. Trinità per la recita domenicale del piccolo ufficio della Madonna.
Si dimostra vivamente interessato nell'apprendere, e ottiene dai genitori di poter frequentare la 4a e la 5a elementare, che a quei tempi erano a pagamento.
Per rallegrare gli incontri con i compagni e accompagnare i canti religiosi, impara a suonare la chitarra.
Già negli anni dell'adolescenza emerge la sua vocazione di catechista e di educatore; è singolare il fatto che prepari il nipote, Bartolomeo Vercelli, di appena quattro anni più giovane ( e che diventerà pure lui Fratello delle Scuole Cristiane ), alla Prima Comunione, aiutandolo a studiare il catechismo.
Giovanni Garberoglio, sedicenne, con la mamma, prima di entrare nella Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, in cui assumerà il nome di fr. Teodoreto.
Conosciuta la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, presto manifesta il desiderio di entrarvi, il che avviene nell'autunno del 1887, essendo venute meno, con la morte del padre, che lo avrebbe desiderato sacerdote, le resistenze da questi avanzate.
L'11 ottobre 1887 è ricevuto presso il Collegio S. Giuseppe di Torino e il giorno successivo entra nel Noviziato, a La Villette, comune di La Ravoire, presso Chambery, in Savoia, dove, il 1° novembre, veste l'abito religioso e gli viene assegnato il nome di Fr. Teodoreto.
Durante il noviziato si distingue per pietà, per obbedienza e per serietà dell'impegno.
Il 3 novembre 1888 rientra in Italia per frequentare lo Scolasticato a Grugliasco, vicino a Torino, e il 1° novembre 1889 emette i suoi voti annuali.
Nel 1889 si iscrive ai corsi di tirocinio per conseguire il titolo accademico per l'insegnamento nella scuola primaria, e ottiene la Patente inferiore nel 1891 a Pinerolo, e quella superiore nel 1893, ancora a Pinerolo.
Nel 1904 consegue a Genova l'abilitazione per l'insegnamento del disegno nei corsi medi, dopo aver seguito privatamente le lezioni presso l'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.
Nel 1889 inizia la sua missione educativa nelle scuole elementari gratuite della Regia Opera Munifica Istruzione con varie sedi in Torino, affidate ai Fratelli delle Scuole Cristiane della Comunità di S. Pelagia situata in via delle Rosine 14.
Nei trasferimenti tra le sedi, recita costantemente il Rosario.
Nella disciplina, sulle prime incontra qualche difficoltà, ma ben presto, dopo una novena a S. Giuseppe, ottiene dai suoi alunni un comportamento attento e persino devoto.
Nel 1890 ritorna a Vinchio per la visita di leva.
Quindi presta il servizio militare a Torino, per 11 mesi.
Il suo punto di riferimento rimane sempre la sua Comunità.
Nel 1891 viene congedato e riprende la sua attività presso le scuole di S. Pelagia; sino al 1897 come maestro elementare e dal 1897 al 1910 come professore e vicedirettore.
Risale ai primi anni della sua vita religiosa l'orientamento dato al nipote Bartolomeo, diventato anche lui Fratello delle Scuole Cristiane.
Questa risulta essere la prima delle molteplici vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata da Lui coadiuvate.
Se ne stimano almeno 60, senza contare quelle fiorite nella scuola di S. Pelagia, oltre 200, durante la sua permanenza.
Il 20 settembre 1894 emette i voti triennali e il 12 settembre 1899 la professione perpetua.
Dall'agosto al novembre del 1906 frequenta il Secondo Noviziato a Lembecq-Lez-Hall, in Belgio, ed in quel periodo, precisamente il 14 o il 15 settembre, matura in lui, come risposta alle pressanti sollecitazioni dei Superiori ai Fratelli, l'idea di dar vita ad un'opera di perseveranza rivolta principalmente agli allievi ed ex allievi delle Scuole Cristiane, che sarà poi l'Unione Catechisti.
Dal 1910 al 1915 è Direttore delle Scuole di S. Pelagia.
Cura molto la formazione dei Fratelli, tanto che i Superiori fanno di lui il conferenziere dei Ritiri e l'animatore di spiritualità per i Novizi e gli Scolastici, pur non essendo un oratore.
Desideroso di formare gli allievi oltre le elementari, opera perché nei locali di S. Pelagia si apra una Scuola Tecnica ( che si svilupperà, per poi trasferirsi nel Borgo Po con il nome di Istituto La Salle ).
Per aiutare gli operai e i giovani impiegati, apre, sempre nei locali di S. Pelagia, la Scuola Serale Operaia.
Come espressione della cura che Egli ha per i Fratelli, è da notare che nel 1910 organizza il soggiorno estivo per la sua Comunità a Pialpette, in Val di Lanzo.
Due anni dopo il soggiorno sarà a San Genesio, vicino a Chivasso, quindi, dal 1912, definitivamente a Pessinetto ( sempre in Val di Lanzo ), in una villa la cui donazione Fr. Teodoreto ha attribuito alla recita dell'Adorazione a Gesù Crocifisso.
Tale devozione viene conosciuta da Fr. Teodoreto nel novembre del 1911.
Egli la fa praticare nelle Comunità e nelle Scuole per riottenere il diritto di sostenere in casa gli esami di licenza elementare con valore legale, il che avvenne.
Si dedicherà per tutta la vita alla sua diffusione, convinto che la pratica di essa consentisse di riproporre aspetti essenziali della spiritualità lasalliana e costituisse poi un elemento decisivo per la futura Unione Catechisti e la futura Opera delle Case di Carità Arti e Mestieri.
Il 25 ottobre 1912 conosce Fra Leopoldo M. Musso nella Chiesa di S. Tommaso.
Ha inizio la fraterna amicizia tra i due Servi di Dio, che riveste tanta importanza nel messaggio e nell'opera di Fr. Teodoreto.
Dal 1913 al 1936 presiede i grandi Ritiri Spirituali di 20 giorni, riservati ai giovani Fratelli per i primi voti annuali, e di 30 giorni, in vista della professione perpetua.
23 aprile 1913. « Dirai al Fratello Teodoreto che faccia ciò che ha in mente ».
È la risposta di Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo che, nella preghiera, dinanzi al SS. Sacramento raccomanda al Signore l'idea concepita da Fr. Teodoreto durante il suo secondo noviziato, per aiutare la perseveranza dei giovani educati nella scuola cristiana.
Nasce così la Pia Unione del SS. Crocifisso, che riunisce, su invito dei Fratelli responsabili di classe, i più disponibili, tra gli allievi ed ex-allievi, ad un nuovo cammino di fede, chiaramente orientale alla santificazione della vita e all'apostolato.
La prima riunione ha luogo il 27 aprile. I suoi mèmbri, oltre alle riunioni formative e ai ritiri presieduti da Fr. Teodoreto, si dedicano alla catechesi nelle parrocchie, agli oratori e ai doposcuola, collaborano nei corsi professionali serali tenuti dai Fratelli e diffondono l'Adorazione nel mondo.
Il 28 marzo 1914 si reca in Belgio nella Casa Generalizia dei Fratelli ( dove allora era situata ), parla al Superiore Generale della Divozione e dell'Unione del SS. Crocifisso, e riceve grande incoraggiamento per proseguire nell'opera.
Il 9 maggio 1914 l'associazione viene canonicamente eretta dal card. Richelmy, Arcivescovo di Torino, e assume la denominazione di Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Dal 1915 al 1937 è professore, vice Direttore della Comunità di S. Pelagia, Ispettore e Direttore didattico delle Scuole della ROMI.
Nel 1917, su proposta di Fra Leopoldo, svolge le formalità necessarie per il trasferimento della proprietà letteraria dell'Adorazione a Gesù Crocifisso ai Fratelli delle Scuole Cristiane.
Nel 1918 ha il primo grave attacco di nefrite ( che si ripeterà nel corso della sua vita per ben 12 volte ).
Viene ricoverato nell'infermeria di Grugliasco, ma quando riceve il seguente scritto da Fra Leopoldo: « Car.mo Fratel Teodoreto, Gesù Crocifisso mi disse che appena riceverà questo scritto, torni alla sua S. Pelagia », il male cessa d'un tratto, e il malato immediatamente ritorna al lavoro.
Sempre nel 1918 si è verificato un altro fatto straordinario.
La Madonna gli appare in sonno e lo invita a lavorare intensamente per l'Unione Catechisti.
In data 14 febbraio 1918, nel diario di Fra Leopoldo, vi è esplicito riferimento a questo evento: « Gesù mi fece scrivere così: Ho permesso che il Fratello Teodoreto avesse questa visione affinché chi prenderà il suo posto non stia inerte, ma lavori incessantemente.
Ho scelto voi due per mostrare la via del Signore ».
Il 24 novembre 1919 vi è la prima menzione della Casa di Carità Arti e Mestieri nel diario di Fra Leopoldo, riferita a Gesù Crocifisso. Fratel Teodoreto ne accredita e ne sostiene l'istituzione, ed è tra i membri del comitato costitutivo.
Il 18 ottobre 1920, in Torino, via S. Massimo 21 bis, sempre nei locali di S. Pelagia, iniziano i primi corsi della Casa di Carità, che successivamente, trasferiti nella nuova sede di corso Trapani 25, daranno luogo all'Istituto Arti e Mestieri, considerato da Fr. Teodoreto come una delle fioriture dell'Opera stessa.
Nel 1925 i Catechisti, animati da Fr. Teodoreto, aprono una scuola festiva di formazione professionale, sempre in Torino, presso la Parrocchia di Nostra Signora della Pace, alla Barriera di Milano, che verrà in seguito denominata Casa di Carità.
Nel 1926 il card. Gamba, Arcivescovo di Torino, consiglia Fr. Teodoreto di proporre ai catechisti la pratica, con voto, dei consigli evangelici nel mondo, mantenendo la loro condizione di secolari. Fr. Teodoreto comprende, tra i membri dell'Unione, anche i catechisti coniugati.
Nel 1929 la « Casa di Carità - Scuola Professionale Festiva e Serale » si trasferisce in via Feletto 8, la cui sede è acquistata con il generoso concorso degli abitanti del rione.
Dal 1933 i catechisti gestiscono la « Messa del Povero ».
Sovente anche Fr. Teodoreto si presta a servire caritativamente i poveri.
Il 21 novembre 1935 i catechisti congregati sono affiliati alla Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, con decreto del Superiore Generale, Fr. Junien Victor.
Nel 1937 Fr. Teodoreto è prodirettore allo Scolasticato e poi professore all'Istituto Arti e Mestieri, ivi sostenendo una sede dell'Unione, che raggiunse uno sviluppo partico larmente promettente tra allievi ed ex allievi.
Dal 1938 al 1940 Fr. Teodoreto è aiutante nelle classi del Collegio S. Giuseppe in Torino.
Dal 1940 al 1943 è direttore della ricostituita comunità di S. Pelagia.
Dal 1943 al 1946 è semplice Fratello nella Casa di S. Pelagia.
Opera per tutta la vita in Torino, in ritiro e nascondimento, salvo temporanei spostamenti a Grugliasco e a Rivalta, nel circondario torinese, per brevi sostituzioni dei direttori del Noviziato e dello Scolasticato, e salvo qualche viaggio.
Tali viaggi, in adempimento dell'obbedienza, hanno lo scopo di visitare le sedi dell'Unione già costituite nelle Case dei Fratelli e di favorirne la diffusione.
Così, anteriormente alla seconda guerra mondiale, si reca a Bengasi ( in Libia ).
Nel dopoguerra visita le comunità dei Fratelli di Milano, di Piacenza, di Parma e di altre città.
L'8 ottobre 1942 Fr. Teodoreto è in udienza dal Papa Pio XII, il quale si congratula con lui e lo incarica di « dire ai Catechisti che non vi è apostolato migliore di quello del catechismo, specie ai piccoli e ai poveri, in questo tempo di ignoranza religiosa ».
Il 9 novembre 1944 viene pubblicata la biografia di Fra Leopoldo M. Musso, scritta da Fr. Teodoreto.
Nel 1946, ormai settantacinquenne, dopo un primo attacco di emorragia cerebrale, Fr. Teodoreto rientra definitivamente al Collegio S. Giuseppe, come aiutante nelle classi.
Il 29 giugno 1947 Fr. Teodoreto firma la pergamena per la posa della prima pietra al costruendo edificio della Casa di Carità Arti e Mestieri in corso B. Brin 26.
Il 24 giugno 1948 l'Unione viene eretta in Istituto Secolare, in relazione alla Costituzione Apostolica « Provida Mater Ecclesia » del 2.2.1947 di Pio XII.
Incoraggia e indirizza spiritualmente alcune signorine desiderose di creare il ramo femminile dell'Unione Catechisti.
Interpellato in merito al ramo sacerdotale dell'Unione, ne appoggia il progetto.
Nel 1949 il Superiore Generale dei Fratelli, Fr. Athanase Emile, emana la Circolare n. 328, intitolata « La pieuse Union de Jésus Crucifié et de Marie Immaculée », in cui propone di sostenere la diffusione dell'Unione presso tutte le Case della Congregazione, e di approfondirne il messaggio spirituale.
Nell'agosto del 1949 viene colpito da un'altra emorragia cerebrale.
Ne guarisce, rimanendo tuttavia offeso nella parola e menomato nella motorietà.
Nel 1950 hanno inizio i Corsi diurni nella nuova sede della Casa di Carità, oltre a quelli serali, e Fr. Teodoreto incoraggia i Catechisti affinché ne conservino la gratuità di frequenza, nonostante i costi ingenti.
Nel gennaio del 1954 è colpito da un nuovo attacco emorragico, ed è costretto a letto nella infermeria del Collegio S. Giuseppe in Torino.
Il suo contegno si mantiene fiducioso nelle mani di Dio.
Dopo un mese di cura rientra in Comunità, ma ai primi di maggio ritorna il male, con qualche deliquio e smarrimento.
Il 9 maggio è colpito da una paralisi a tutto il lato destro, con perdita della parola.
Entra in un'agonia lunga e dolorosa, ma serena, come traspare specialmente nei momenti di preghiera degli astanti, e riceve l'Estrema Unzione.
Il 12 è visitato dal Card. Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino, e riceve la benedizione particolare del Santo Padre.
Il 13 maggio, alle 3 del mattino, Fr. Teodoreto muore.
La sua salma rimane esposta alla pubblica venerazione dalle ore 10 del 13 alle ore 9 del 15 maggio.
Il Cardinale Arcivescovo torna a rendere omaggio.
Il Sindaco di Torino visita la salma e decreta che i funerali avvengano a spese del Comune.
Alla sepoltura partecipa commossa una folla imponente, nonostante piovesse a dirotto.
Il 27 febbraio 1959 la sua bara viene traslata, dalla tomba dei Fratelli nel Cimitero Generale, alla Casa di Carità, in un loculo attiguo alla Cappella dell'Unione Catechisti.
Il Processo Canonico inizia, a livello informativo diocesano, l'il gennaio 1961 e si conclude, presso la Congregazione per le cause dei Santi, con il decreto del 3 marzo 1990, con cui il Papa riconosce l'eroicità delle virtù di Fr. Teodoreto e lo dichiara Venerabile.
V. M.
Lapide con scultura in bronzo del volto di fr. Teodoreto nel loculo ove è riposta la venerata salma alla Casa di Carità, in C.so B. Brin, nella cappella dell'Unione.
Rappresentanze dell'Unione Catechisti, del Gruppo famiglie e degli Insegnanti della Casa di Carità, nel maggio 1990.
Il primo a destra dinanzi alla lapide è fr. Hernando Sebà Lopez, attuale Assessore Generale dell'Unione.
Rappresentanza di genitori di allievi della Casa di Carità, nel l'aprile 1990.