Apriamo il cuore allo Spirito Santo |
B274-A6
Il mondo intero è in viva attesa dell'Anno 2000.
Si tratta del passaggio di un secolo e di un millennio.
E come una stella cometa che tutti corrono ad osservare, con la differenza, però, che tali stelle ritornano, mentre il decorso del tempo non ha ritorno: ogni anno, ogni millennio è un fatto nuovo.
Ci domandiamo che senso ha la storia, che significato hanno gli anni che passano, come si colloca la nostra presenza nel tempo.
Sono interrogativi sempre attuali e vivi in tutti i popoli, in ogni persona che viene al mondo.
Sembra davvero che l'uomo sia come la scia di una nave, che si osserva con attenzione, se ne apprezza la traccia, ma poi scompare.
La storia dell'uomo non può chiudersi in un nichilismo e tanto meno in una perenne angoscia.
L'uomo non è un'isola. Ognuno di noi è pensato ed amato da Dio, sempre.
L'uomo, per sua natura formato di materia e di spirito, ha di fronte a sé destini eterni: una risurrezione di vita nella potenza di Qualcuno che sta al di sopra e si interessa di noi.
Tutto ciò deve riempire di gioia e alimentare in noi quello stupore sempre nuovo che nasce dal saperci amati da Dio, fino al punto che suo Figlio Gesù dona per noi la sua vita.
Solo per amore, Gesù si è consegnato ai peccatori sapendo che lo avrebbero crocifisso, e dal suo cuore squarciato Egli ora effonde sulla Chiesa lo Spirito Santo che distrugge il nostro peccato e fa di noi dei figli di Dio.
Avvicinandosi l'Anno Santo, la Chiesa indica al mondo una riflessione intorno alla terza Persona della SS. Trinità: lo Spirito Santo.
Il grande artefice della nostra santificazione, Colui che rende presente e visibile l'opera del Padre e la salvezza del Figlio, è questa Persona, che solitamente viene raffigurata a guisa di colomba, perché in tali fattezze è apparsa nel momento in cui Gesù veniva battezzato nel Giordano.
E lo Spirito che mantiene l'opera della creazione secondo il meraviglioso programma divino.
Spirito di Sapienza, di Luce, di Grazia, di Fecondità, di Gioia! Chi rende presente Gesù nell'Eucaristia, chi ti assolve dai peccati, chi realizza l'unità sacra del matrimonio è sempre lo Spirito Santo, quello che, per dono della Chiesa e secondo le indicazioni di Gesù, riceviamo nel Battesimo e nella Confermazione.
Ognuno di noi riscopra questa divina presenza nella sua vita e ritrovi in se stesso la fiducia e l'abbandono allo Spirito Santo, Colui che fa nuove tutte le cose.
Se davvero ci affidiamo a Lui, ogni nostro problema sarà risolto e noi saremo più sereni e più gioiosi.
Del resto è lo Spirito che ci guida, basta lasciarsi guidare; ed è anche lo stesso Spirito che ci aiuta e ci sostiene nel pronunciare la parola santa di "Abbà, Padre!".
Non possiamo dimenticare che Gesù è venuto al mondo per opera dello Spirito Santo.
Ogni azione creativa del nostro spirito è sempre opera sua, anche il perdono, per il quale Gesù è salito sulla Croce, ci è offerto dallo Spirito.
Invochiamo Maria Santissima, la "sposa" del Divino Spirito, perché ci aiuti ad aprire il nostro cuore, spesso ferito, umiliato nel buio della notte, e a riassaporare la dolcezza dell'amore, riscoprendo la gioia di essere e sentirci amati da Dio.
Leandro Pierbattisti