La preghiera di Fra Leopoldo |
B278-A11
Fra Leopoldo Maria Musso ( 1850-1922 ) è un umile frate che pensa di non avere nulla di importante da dire al grande mondo che lo circonda, ma sa con certezza che tutto quello che il Signore gli dice amabilmente durante le ore dell'adorazione ha una grande importanza che non può restare nascosta a chi se ne avvicina.
La preghiera di Fra Leopoldo è una preghiera semplice, è l'ascolto di un cuore che ama, è l'attesa di un uomo che sa di non essere mai abbandonato, è il comunicare di due intimi amici che non sanno fare a meno l'uno dell'altro.
Questo, con semplicità, possiamo imparare da un fratello maggiore che ha percorso prima di noi le strade impegnative e amorevoli della preghiera, lasciando a chi voglia davvero varcare la soglia dell'incerto e dell'imprevedibile il gusto di ritrovarsi, senza sapere come, condotti da mano sapiente, al centro di un mistero così profondo come è quello del dialogo col Signore.
Da questo mistero scaturisce un mistero ancora più grande e più difficile da comprendere: la Croce.
Così amato e così salvato, l'uomo si ritrova ancora una volta incapace di esistere per sé: è questa l'esperienza di Fra Leopoldo, che impara a vivere quella beata solitudine abitata solo da Dio.
Quando Iddio, nei suoi divini segreti sceglie in mezzo al mondo un'anima che direi nuova, che vuoi condurre adagio adagio al suo trono d'amore, la prova colla croce; e per la sua grande carità e bontà la premia, da all'anima tenerezza soavissima, facendole fare vita nascosta, pura e pia.
La novità di vita, il cuore rinnovato, sono frutto di quel dialogo che stupisce, che cambia in profondità il senso dell'esistenza.
Rinnovati e felici, resi tali dal dialogo sul monte, dal quale si ritorna come Mosè col volto splendente, si può ripartire per portare pace sulle strade preparate dal Signore.
Anche Fra Leopoldo, raggiante da questo incontro, è stato luce sul cammino di molte persone che a lui ricorrevano per un aiuto.
Paola Z.
E Tu, o Vergine bella com'è bello il Paradiso, che ti fece potente col braccio suo Iddio, guida i nostri passi affinché il nostro vivere sia virtuoso, santo agli occhi tuoi.
Conducici Tu ai piedi del nostro puro e santo Amore, del tuo e nostro pane di vita. Gesù Santissimo.
Ogni bene viene dalla Croce, che fece meravigliare perfino gli angeli e rese estatici i santi in terra.
Dunque, Mamma SS.ma, conducici al porto felici: qui è luogo d'esilio, si muore di doglia; una sete ardente ci divora e l'anima è irrequieta se non ama Dio il nostro Gesù!
Mamma SS.ma conducici Tu all'altezza della Croce, affinché possiamo cantare eternamente inni di gloria nella terra dei viventi, il bei Paradiso!
Dal Diario, in data 16 dicembre 1908.
Riceviamo dal Can Rodolfo Reviglio, penitenziere della Cattedrale, una preghiera a Gesù Crocifisso, modellata a imitazione e sviluppo della "Adorazione" di Fra Leopoldo M. Musso.
Volentieri ne pubblichiamo uno stralcio, rinviando il seguito agli altri numeri, e ne siamo grati all'Autore, anche perché ha il respiro di un'ampia meditazione e prospetta l'itinerario spirituale cui conduce la suddetta "Adorazione", che se è strutturata con una specifica formula da recitare, ha però come sbocco la contemplazione del Crocifisso Risorto, L' "Amabilissimo Signore".
Non per nulla fra Leopoldo, che è l'autore della formula, quando la praticava era solito protrarsi a lungo in contemplazione: come ebbe a riferirmi il compianto catechista rag. Cesone, che lo incontrava quotidianamente, la pratica dell'Adorazione da parte di fra Leopoldo durava da una a due ore.
Vito Moccia
Ti adoriamo, Gesù crocifisso e risorto, che hai percorso le strade della tua terra per portare ai poveri la "buona notizia" del regno di Dio e dell'amore misericordioso del Padre.
Fa' sì che non ci stanchiamo di andare nel mondo intero a farci annunciatori dei tuo amore e del tuo perdono.
Ti adoriamo, Gesù crocifisso e risorto, che con le tue mani hai benedetto i bambini, hai guarito i malati, hai abbracciato i peccatori pentiti, hai cacciato i demoni, hai preso il pane e il calice e - dopo aver benedetto e ringraziato il Padre - ci hai donato il tuo Corpo e il tuo Sangue.
Ti adoriamo perché quelle stesse mani le hai aperte sulla croce, per abbracciare tutto il mondo.
Aiutaci a non escludere mai nessuno dal nostro abbraccio fraterno e a benedire tutti coloro che incontriamo.
can. Rodolfo Reviglio
Mio Signore Gesù Crocifisso, Ti adoro e Ti amo, perché per amore del Padre, nello Spirito Santo, con la tua croce hai redento il mondo.
Ti ringrazio di avermi amato, dì aver sofferto tanti dolori e preso su di Tè i miei peccati, di cui mi pento con tutto il cuore.
Signore Gesù, mio Maestro e Salvatore,
unito a Maria, con gli Angeli e i Santi,
adoro le piaghe sanguinanti e gloriose
. delle tue mani benedicenti, che guariscono e salvano,
. dei tuoi piedi feriti, che portano il Vangelo di pace,
. del tuo cuore trafitto, che sulla croce ha vinto la morte.
Possa vedere in Tè Crocifisso il volto di Dio, lasciarmi attrarre dal tuo amore, amando i fratelli come Tu li hai amati, e trovare in Tè la forza del perdono e il conforto nella sofferenza.
Ti prego affinché la tua Chiesa sia sempre testimone di amore e centro di unità e di pace per tutti gli uomini.
( Padre, Ave e Gloria, o una di queste a scelta )