Il Ven. fr. Teodoreto, modello di educatore …

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Vito Moccia

1. Apostolo dei giovani e profeta per i Fratelli S.C.

Ricorre quest'anno il 50° anniversario della morte del ven. fr. Teodoreto delle Scuole Cristiane, nato a Vinchio d'Asti il 09/02/1871 e deceduto a Torino il 13/05/1954.

Trattandosi di figura altamente carismatica, sono previste manifestazioni per approfondire la conoscenza della sua spiritualità e del suo messaggio apostolico, e la prima di queste è la presente che si svolge nel giorno anniversario, cioè giovedì 13 maggio.

Perché le denominazioni di cui al titolo, così impegnative, di "apostolo", e di "profeta" non risultino gratuite o addirittura pretenziose, occorre che le ancoriamo strettamente alle dichiarazioni del Magistero e a quelle della sua Congregazione, i Fratelli delle Scuole Cristiane.

Ed è da quest'ultima che abbiamo tratto la denominazione di profeta.

Afferma in un messaggio del 24 settembre 1978 l'allora superiore generale, il compianto fr. Pablo Basterrechea: "Fr. Teodoreto è un profeta per tutti i Fratelli del mondo.

Pur nella sua grande umiltà, Egli ne aveva coscienza: sentiva che l'Unione Catechisti doveva dilagare in tutto il mondo e che era affidata totalmente ai Fratelli delle Scuole Cristiane.

Egli è profeta perché ha la missione di portare ai Fratelli quell'Adorazione e quell'opera apostolica che Gesù stesso gli ha affidato con la silenziosa mediazione di fra Leopoldo".

Ce n'è a sufficienza per determinare l'orientamento non solo dei singoli Fratelli, ma della stessa Congregazione.

Il che peraltro s'innesta in quella che è stata una costante della Congregazione: l'attenzione non solo per l'Adorazione al Crocifisso - che pure è il fondamento di tutto il messaggio - ma altresì per l'opera apostolica di fr. Teodoreto.

Così è stato con la circolare del superiore generale fr. Athanase Emile, in cui si raccomanda l'istituzione di sedi dell'Unione Catechisti in tutte le case di Fratelli.

Così è avvenuto negli ultimi capitoli generali, in cui si è raccomandata la collaborazione tra l'Istituto dei Fratelli e l'Unione Catechisti.

Dunque fr. Teodoreto profeta di tutti i Fratelli.

Ma possiamo considerarlo tale anche oltre e al di là della Congregazione?

Il decreto pontificio sull'eroicità delle virtù ci dichiara di sì.

In esso leggiamo infatti: "Dall'opera da Lui prestata verso i Fratelli e gli allievi della scuola, scaturì un tale clima soprannaturale da far fiorire numerose vocazioni sacerdotali e religiose e rinsaldarne molte altre, per cui può giustamente essere definito l'Apostolo della perseveranza nel bene dei giovani.

Fedele discepolo in questa azione del suo santo fondatore, S. Giovanni Battista de La Salle".

Apostolo della perseveranza nel bene e profeta per tutti i Fratelli: sono dichiarazioni solenni che ci interpellano profondamente, e sulle cui prospettive dobbiamo indirizzarci.

Esse scaturiscono dalla sua opera apostolica, non meno che dalla sua spiritualità, e le possiamo sintetizzare in questi punti:

- l'istituzione di un'associazione laicale per la catechesi che precorre gli istituti secolari e l'istanza di educazione permanente;

- la realizzazione di centri di formazione professionale di ispirazione cristiana;

- l'intuizione dell'esigenza, per il nostro tempo, di esplicito riferimento al nucleo del piano di salvezza, cioè al Crocifisso.

2. L'istituto secolare Unione Catechisti del Crocifisso e dell'Immacolata

L'istituzione dell'Unione Catechisti ha costituito per fr. Teodoreto piena realizzazione della sua missione di educatore operante nelle scuole cristiane, da autentico discepolo di S.Giovanni Battista de La Salle.

Fr. Teodoreto ha inteso la scuola come luogo di formazione integrale del giovane e dell'uomo, pertanto anche di educazione e di catechesi, ed altresì con durata permanente, non circoscritta agli anni curriculari scolastici, ma proiettata per tutta la vita.

Questa è una delle prime motivazioni dell'Unione Catechisti, cioè la perseveranza e lo sviluppo dei frutti della scuola cristiana.

In tale caratteristica è riposto uno degli aspetti profetici della ricca personalità di fr. Teodoreto, cioè l'avere precorso l'educazione permanente, elemento che noi consideriamo uno dei segni dei tempi.

Ma un altro aspetto più profondo e più intrinsecamente lasalliano emerge nell'istituzione dell'Unione Catechisti, cioè l'intuizione della consacrazione secolare, cioè di una stretta conformazione al carattere battesimale vivendo nel mondo.

Come per il de La Salle, sacerdote, l'altare dei suoi Fratelli è la cattedra di scuola, così per fr. Teodoreto l'altare dei suoi Catechisti è il mondo, nel quale far fruttificare i germi della santificazione personale e di quella del prossimo.

Fr. Teodoreto, sviluppando il carisma lasalliano della consacrazione e della missionarietà del laicato, è quindi stato uno dei primi precursori degli istituti secolari, forte e caratteristico segno ecclesiale della nostra epoca.

L'avere prospettato l'esigenza della santità per ogni stato di vita, vivendo nel mondo, e in ogni condizione, dalla consacrazione personale allo stato coniugale, dalla missione in opere apostoliche all'impegno in professioni civili, appare come un'anticipazione del forte richiamo dei Pontefici del nostro tempo, oggigiorno da parte di Giovanni Paolo II, sulla vocazione di tutti alla santità.

L'avere posto la qualifica di Catechista per i membri dell'Istituto, è un'altra geniale intuizione, se si pone mente all'estrema necessità di annuncio evangelico e di catechesi di cui la nostra epoca post-cristiana necessita.

Non per nulla dal Magistero ecclesiastico, a cominciare dagli atti dell'ultimo Concilio, l'esigenza dei catechisti è fortemente dichiarata, subito dopo quella dei sacerdoti.

3. La formazione professionale - La Casa di Carità Arti e Mestieri

La missione di fr. Teodoreto per una scuola sempre più innestata e animatrice del mondo si è necessariamente incrociata con quello che è uno degli aspetti più salienti di questo, cioè il mondo del lavoro, le cui attese e problematicità egli ha intuito in modo sorprendente, segnalando l'urgenza della formazione professionale dei lavoratori, segnatamente dei giovani.

Va notato che una delle prime sollecitudini di fr. Teodoreto con riguardo a questo settore è stata la catechesi ai lavoratori, nella constatazione del loro progressivo allontanamento, per varie ragioni, dall'istruzione e dalla pratica religiosa.

La formazione professionale è stata per Lui il mezzo di evangelizzazione attraverso l'insegnamento di un lavoro, valorizzando, come strumento specifico, l'apprendimento di competenze professionali.

E ciò nel radicale e rigoroso rispetto degli aspetti didattici, tecnologici, sociali e di qualità della formazione professionale, con un'attenzione speciale all'inserimento occupazionale, ma il tutto in una piena animazione spirituale, nell'esercizio della carità, cioè dell'amor di Dio e del prossimo, senza la quale la stessa elevazione umana dei lavoratori rischia di essere compromessa.

Anche in questo ha seguito il carisma del de La Salle, che tra le scuole da lui istituite ha compreso quelle per la formazione dei giovani lavoratori.

Questo progetto educativo di fr. Teodoreto è stato realizzato attraverso la Casa di Carità Arti e Mestieri, denominazione e carisma suggeriti da fra Leopoldo Maria Musso, le cui ispirazioni hanno dato lo slancio definitivo per la realizzazione dell'Opera.

Le vicende iniziali di questa hanno avuto un cammino accidentato, talora tormentato, con riguardo al nome "carità".

Ma con le sollecitudini e sotto lo spirito e la salvaguardia di fr. Teodoreto, i suoi Catechisti hanno realizzato nel 1925 la prima Casa di Carità Arti e Mestieri, che ora vede ad essi associati i Fratelli delle Scuole Cristiane, e si è sviluppata in varie sedi, anche all'estero e con ulteriori prospettive di cammino, con collaborazioni con altri Enti di formazione professionale, e con apertura a nuovi settori.

Va rilevato che tra i vari Centri di formazione vi sono quelli per i carcerati, istituiti in ben 13 case circondariali ( più in 12 sedi esterne ), per il provvidenziale incontro tra la Casa di Carità e il Centro di Formazione Professionale Piemontese, ora inserito nella nostra Opera.

Dobbiamo essere grati a Dio che pure nel delicato e importante settore dei detenuti si perpetui il carisma del de La Salle, che raccolse anche giovani sbandati e ristretti.

I Fratelli suoi successori hanno continuato questa missione, prestando l'insegnamento direttamente nelle carceri.

Fr.Teodoreto è quindi un precursore della formazione professionale, rivolta ad ogni categoria, ma specialmente ai giovani e ai più bisognosi, per un servizio sempre caratterizzato dalla gratuità, da Lui vigorosamente sostenuta, anche nei momenti di difficoltà finanziaria, esortando i suoi Catechisti a confidare nella Divina Provvidenza.

4. L'Adorazione a Gesù Crocifisso, "segno della fede"

Queste opere catechistiche, apostoliche e sociali sono il frutto dell'amore a Gesù Crocifisso, la cui adorazione, nella formula specifica compilata da fra Leopoldo e trasmessaci da fr. Teodoerto, va considerata come la sorgente, il contenuto e l'obiettivo finale delle suddette attività.

Discepolo del de La Salle, fr. Teodoreto trae dal suo fondatore l'impostazione cristocentrica nell'educazione e nella formazione, attraverso la riflessione, lo studio, la meditazione e l'adorazione al Crocifisso.

Riportiamo ancora alcuni brani del messaggio di fr. Basterrechea:

"I Fratelli delle Scuole Cristiane sentono che il messaggio del Crocifisso è il centro della loro spiritualità.

È vero che nessun cristiano potrà mai assegnare un posto marginale alla Croce.

Ma se non bastasse lo spirito di adorazione del Fondatore, c'è il nuovo appello di fr. Teodoreto".

Per fr. Teodoreto non si tratta pertanto di portare all'attenzione dei fedeli una nuova formula devozionale, per quanto valida e ispirata essa possa essere.

Si tratta piuttosto, attraverso la formula dell'Adorazione alle ferite sanguinanti e gloriose di Gesù, di riproporre nel nostro tempo la centralità del Crocifisso, come elemento vivificante e di salvezza per ogni uomo e per ogni attività umana, in particolare per ogni progetto di catechesi e di promozione personale e sociale.

Anche in questo fr. Teodoreto è un profeta, poiché ha anticipato molti orientamenti pastorali del Magistero che hanno contrassegnato la nostra epoca, e in particolare l'inizio del Terzo Millennio.

Si pensi solo a quanto solennemente affermato dal Papa all'inizio del Terzo Millennio, e proprio rivolgendosi ai giovani: "La Croce cammino di felicità".

Va osservato con riguardo all'Adorazione a Gesù Crocifisso tramandataci da fr. Teodoreto, che essa, pur innestandosi nell'atteggiamento fondamentale nel cristianesimo di adorazione perenne al Redentore, viene proposta con una immediatezza ed intensità che sfocia nell'amore più tenero e appassionato al Crocifisso Risorto, nella contemplazione delle sue ferite aperte, sanguinanti e gloriose.

E questa modalità di amore è la nota specifica del messaggio di fr. Teodoreto.

Con la centralità del Crocifisso fr. Teodoreto ha esplicitato e reso palese il contenuto del "segno della fede" che, come è noto, è elemento caratterizzante la spiritualità lasalliana.

Quale sia tale segno ci è stato espressamente dichiarato da Gesù: "Questa generazione cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona" ( Lc 11,29 ), con espresso riferimento alla sua morte e risurrezione.

Il Crocifisso pertanto è il segno per eccellenza della fede.

Ma dalle Sacre Scritture emerge un altro "segno grandioso: Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di 12 stelle" ( Ap 12,1 ).

È noto come la liturgia applichi questa visione dell'Apocalisse alla Madonna.

Anche l'Immacolata pertanto è autentico segno della fede.

Fr. Teodoreto, denominando l'Unione Catechisti con il Crocifisso e con l'Immacolata, ha dato piena espressione a quel "segno della fede", che è l'autentico contrassegno della spiritualità lasalliana.

In perfetta linea con il suo Fondatore, fr. Teodoreto quindi è stato un precursore, non solo dei movimenti laicali della Famiglia lasalliana, che si ispirano a tale segno della fede, ma altresì del loro contenuto spirituale, incentrando ed esplicitando tale segno della fede, nel Crocifisso Risorto e in Maria Immacolata.

L'annuncio e l'attuazione del carisma del de La Salle trova quindi oggi espressione nel messaggio di fr. Teodoreto, in piena consonanza con quanto dichiarato nei testi della Congregazione sopra citati.

5. Attualità delle intuizioni di fr. Teodoreto

Dopo quanto esposto, siamo certamente sollecitati a intendere nella loro pienezza la provvidenzialità del messaggio e delle opere di fr. Teodoreto, anche con riguardo alla loro titolazione.

Non è superfluo questo aspetto, considerando le incomprensioni e le difficoltà proprio collegate a determinate espressioni.

Si pensi solo alle vicende collegate alla parola "carità" riferita alle arti e mestieri, rifiutata dal primo consiglio di amministrazione perché equivocata nel riduttivo significato di elemosina.

Ma forse lo stesso potremmo dire per la fondamentale titolazione "del Crocifisso e dell'Immacolata".

Concludiamo con un messaggio di speranza, formulato come augurio verso i Fratelli delle Scuole Cristiane, affinché la venerazione per il loro confratello porti nuovamente a quell'interessamento attivo ed operoso verso le sue opere, come in precedenza, quando negli istituti dei Fratelli vi era una sede dell'Unione Catechisti e si diffondeva l'Adorazione.

Non dimentichiamo che fr. Teodoreto aveva previsto profeticamente questa attenuazione d'interesse sul piano pratico, come è attestato da un suo scritto.

Peraltro l'attenzione, l'interesse e la collaborazione della Congregazione per l'Unione Catechisti non è mai mancata, anzi si è accentuata, negli atti e nelle prese di posizione ufficiali: si tratta di ritornare alla stretta e fitta sintonia di proposte e di iniziative con i singoli istituti sul piano operativo.

In questa linea va peraltro sottolineato il rinnovato impegno della Provincia d'Italia dei Fratelli per un sempre più diretto coinvolgimento nella conduzione della Casa di Carità Arti e Mestieri, della quale la suddetta Provincia è socio fondatore.

A tutti i collaboratori dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità, in particolare a questi ultimi, l'augurio è di un impegno sempre maggiore per la conoscenza della figura e del messaggio di fr. Teodoreto, quale valido aiuto e garanzia di coerenza alla propria vocazione di cristiano in tutti i settori, dalla coscienza interiore, alla famiglia, alla professione e ai rapporti sociali.

Non dimentichiamo che attraverso l'Unione Catechisti, fr. Teodoreto ci propone la santità in ogni condizione di vita, e attraverso la Casa di Carità prospetta per i giovani lavoratori la formazione cristiana accanto e attraverso la formazione professionale.

Ma l'interpellanza maggiore penso sia per l™Unione Catechisti a perseverare nella propria missione, attraverso l'attenta e coerente fedeltà al carisma del Fondatore, ma altresì con il costante sforzo ad esprimerlo, pur nella sua interezza, secondo le esigenze e le aspettative dei tempi, nell'aggiornamento dei metodi, delle espressioni, del linguaggio, modellandosi a quanto fr. Teodoreto ha fatto nei confronti del messaggio del de La Salle.

E che fr. Teodoreto, certamente presente in spirito tra di noi, interceda per l'adempimento di tali speranze.