Catechismo degli Adulti |
196 Vicino ai peccatori |
|
|
Il regno di Dio, più ancora che nei miracoli, si manifesta nel perdono concesso ai peccatori, nella loro rigenerazione come uomini nuovi, ricondotti alla comunione con il Padre e con i fratelli. L'annuncio dei profeti e l'esperienza della preghiera avevano maturato presso il popolo ebraico il senso del peccato e la certezza del perdono di Dio. ( Sal 51; Ger 31,34 ) Ora Gesù indica così il senso della sua missione: "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" ( Lc 19,10 ). Le persone devote si scandalizzano per il comportamento di
Gesù; mormorano,
protestano, In realtà Gesù è misericordioso, ma non accomodante. Esige conversione: "Va' e d'ora in poi non peccare più" ( Gv 8,11 ); addita come norma la santità di Dio: "Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste" ( Mt 5,48 ). Se si intrattiene con i peccatori, lo fa perché sentano di essere amati da Dio, riconoscano il loro peccato, riprendano fiducia e imparino a loro volta ad amare: ""Simone, ho una cosa da dirti … Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene"" ( Lc 7,40-43 ). |
||
197 Gesù rivela il Padre misericordiosoGesù sa di essere in totale sintonia con la misericordia del Padre. Dio ama per primo, appassionatamente; va a cercare i peccatori e, quando si convertono, fa grande festa: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta" ( Lc 15,4-6 ). L'unità di Gesù con il Padre è tale, che egli si attribuisce perfino il potere divino di rimettere i peccati, sebbene si levi intorno un mormorio di riprovazione e l'accusa di bestemmia: "Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua" ( Mc 2,9-11 ). |
||
Cat. Chiesa Cat. 1439; 1443 |
||
198 Il convito del Regno |
|
|
Nella parabola del padre misericordioso, la gioia del padre per il figlio perduto e ritrovato si esprime in un banchetto. ( Lc 15,11-32 ) Anche Gesù, malgrado lo scandalo dei benpensanti, siede spesso a mensa con i peccatori: cena a casa di Levi ( Mc 2,14-17 ) e chiede l'ospitalità di Zaccheo. ( Lc 19,1-10 ) Da sempre nella cultura e nella religione ebraica il banchetto era l'espressione fondamentale dell'amicizia, della festa e della pace: un banchetto alla presenza di Dio aveva concluso l'antica alleanza; ( Es 24,11 ) "un banchetto di grasse vivande" ( Is 25,6 ) sarebbe stata la festa escatologica. ( Is 25,6-8 ) Con il gesto di prendere parte ai conviti, Gesù intende celebrare la festa del Regno che viene nel mondo, come offerta di perdono, di amicizia e di gioia. È la festa della nuova alleanza tra Dio e il suo popolo, una festa di nozze, ( Mc 2,19 ) aperta a tutti gli uomini, nella quale però entrano solo coloro che riconoscono di aver bisogno della salvezza, i poveri, i peccatori e, più tardi, i pagani. ( Mt 8,11-12; Mt 22,1-14 ) È il trionfo della grazia e della misericordia. Desta sorpresa che Dio sia felice di ritrovare l'uomo, persino più felice di quanto lo è l'uomo di tornare a Dio. |
||
199 Gesù risana i malati, ma più ancora converte i peccatori e celebra con loro il convito festoso del Regno, rivelando l'amore misericordioso del Padre. |
Indice |