Catechismo degli Adulti |
Giuda consegna Gesù alle autorità del tempio e accompagna al monte degli Ulivi, nell'orto del Getsemani, le guardie e i servi, mandati ad arrestarlo. ( Mc 14,10.43 )
Dopo l'arresto, nella notte stessa, viene avviato il processo con una istruttoria informale nella casa del sommo sacerdote.
Intanto le guardie e i servi scherniscono Gesù come profeta da strapazzo: dopo averlo bendato, lo maltrattano con sputi, schiaffi e percosse. ( Mc 14,65; Lc 22,63-64 )
Al mattino seguente si riunisce il sinedrio e lo condanna a morte, quale falso profeta che sovverte la legge e il tempio, e come bestemmiatore che usurpa prerogative divine. ( Mc 14,58.61-64; Lc 22,66-71 )
Ma la sentenza non può essere eseguita senza l'approvazione dell'autorità romana; allora il sinedrio lo consegna in catene al governatore Ponzio Pilato, ( Mc 15,1 ) con la falsa accusa di essere un agitatore politico e un pretendente Messia in senso nazionalistico.
Svolge un supplemento di indagine e capisce subito che Gesù è politicamente innocuo per l'impero di Roma ed è rifiutato solo per motivi religiosi. ( Mc 15,10; Gv 18,38; Gv 19,4 )
Per liberarsi del fastidio, saputo che Gesù proviene dalla Galilea, lo manda da Erode, che ha il governo di quella regione, presente anche lui a Gerusalemme per la Pasqua.
Erode lo prende per un fatuo sognatore e insieme alla corte lo schernisce come re da burla, facendogli indossare una lussuosa veste regale; e così mascherato lo rinvia al governatore. ( Lc 23,6-11 )
I capi ebraici, decisi a spuntarla, coinvolgono la folla e fanno leva sul servilismo di Pilato verso l'imperatore e sulle sue ambizioni di carriera.
Per non avere noie con le autorità di Roma, Pilato finisce per cedere e consegna Gesù alla morte. ( Mc 15,15 )
La motivazione ufficiale, secondo la scritta da fissare sopra la croce, è: "Il re dei giudei" ( Mc 15,26 ), cioè un ribelle politico.
Secondo la prassi, Gesù viene crudelmente flagellato; quindi ancora schernito atrocemente dai soldati con la coronazione di spine.
Viene condotto in un luogo appena fuori le mura della città, chiamato Gòlgota, e lì crocifisso.
Muore di una morte dolorosa e umiliante, riservata ai criminali più pericolosi, messi al bando dalla società e considerati maledetti da Dio. ( Dt 21,23 )
Il suo cadavere non finisce nella fossa comune, solo perché alcuni amici, dopo averne coraggiosamente fatto richiesta al governatore, lo seppelliscono con onore in una tomba nuova. ( Gv 19,41 )
236 Gesù viene ingiustamente condannato a morte dal sinedrio, come falso profeta e bestemmiatore, e da Ponzio Pilato, come ribelle politico; viene flagellato, coronato di spine e crocifisso; muore nel dolore e nell'umiliazione, come uno scomunicato e un maledetto da Dio.
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