Catechismo degli Adulti |
852 Il cristianesimo è la religione dell'amore, in cui il dovere è integrato e oltrepassato. Per questo è anche la religione della gioia. Non a caso la figura letteraria della "beatitudine" è piuttosto frequente nella Bibbia. Come mai allora molti credenti non mostrano di essere particolarmente felici? Qual è la via cristiana alla felicità? |
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853 Beatitudini nell'Antico TestamentoSecondo le beatitudini dell'Antico Testamento, la felicità si trova nella fede in Dio, nel devoto rispetto verso di lui, nell'obbedienza alla sua legge:
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854 Beatitudini evangeliche |
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Nel Nuovo Testamento si incontrano le beatitudini della fede, ( Lc 1,45; Lc 11,28; Gv 20,29 ) della scoperta di Gesù, ( Mt 13,16; Mt 16,17 ) della vigilanza operosa, ( Mt 24,46 ) del servizio reciproco ( Gv 13,17 ) e altre ancora. Soprattutto risaltano le beatitudini del Regno, ( Mt 5,3-12; Lc 6,20-23 ) che sintetizzano la perfezione cristiana e delineano il ritratto del discepolo di Gesù. Anzi, prima ancora, "sono una specie di autoritratto di Cristo e, proprio per questo, sono inviti alla sua sequela e alla comunione di vita con lui".4 Esse indicano una via imprevedibile e paradossale alla felicità: è la via dell'amore crocifisso, che dà significato alla sofferenza anche prima di eliminarla e, quando è possibile, lotta con mezzi pacifici per superarla. |
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855 La verifica dell'esperienza |
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I poveri, i malati, i perseguitati possono essere felici. Con il dono di se stessi nell'amore partecipano alla vita e alla gioia di Dio, che riscatta qualsiasi situazione. L'annuncio di Gesù trova una sorprendente verifica nell'esperienza concreta dei suoi discepoli.
Anche nella comunità ecclesiale Paolo vede coesistere tribolazione e gioia, povertà e generosità. ( 2 Cor 8,2 ) La storia della Chiesa abbonda di analoghe testimonianze. Ricordiamo la "perfetta letizia" di San Francesco, che del resto è già un tema biblico: ( Gc 1,2 ) "Se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia".5 San Filippo Neri, il santo della gioia, amava ripetere: "Un servo di Dio dovrebbe sempre stare allegro". E Santa Teresa di Gesù Bambino arriva a dire: "La nostra gioia cercata e gustata nella sofferenza è una dolcissima realtà".6 |
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856 Esperienza pasqualeQuesta gioia, che può coesistere anche con la sofferenza, è partecipazione del cristiano alla Pasqua di Cristo: "Come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione" ( 2 Cor 1,5 ); "Abbiamo questo tesoro in vasi di creta … portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo" ( 2 Cor 4,7.10 ). Viene così sperimentata nella propria esistenza la conformazione a Cristo morto e risorto, operata dal battesimo e dall'eucaristia. La via cristiana alla felicità si delinea con particolare nitidezza nella redazione delle beatitudini secondo Matteo, più precisamente nella prima parte di ognuna di esse. |
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857Un commento alle beatitudini"Beati i poveri in spirito" ( Mt 5,3 ), cioè gli umili di cuore. I Padri della Chiesa di solito interpretano la povertà in spirito come umiltà: "Aggiunse "in spirito", perché si intendesse l'umiltà, non la penuria".7 Abbastanza spesso però vi includono anche il distacco interiore dalla ricchezza e la povertà volontaria: "Non si tratta di poveri in rapporto alla ricchezza, ma di coloro che hanno scelto la povertà interiormente".8 Si tratta sostanzialmente di un atteggiamento di abbandono fiducioso in Dio, che implica libertà da se stessi e dalle cose, solidarietà con i poveri. Gli umili sono felici dei beni che ricevono e più ancora di riceverli da Dio. Si accettano come sono, lieti anche della loro debolezza, che
consente alla
forza di Dio di manifestarsi. Non si deprimono nelle difficoltà. Sanno valorizzare tutte le possibilità di bene. Non si lasciano possedere dalle cose: "Ho imparato ad essere
povero e ho
imparato ad essere ricco" Tuttavia sanno che una certa disponibilità di beni materiali è necessaria alla crescita della persona umana; quindi, per amore dei fratelli, lottano contro la miseria e l'ingiustizia. In tutto il loro comportamento seguono Cristo, il quale per
salvarci, "da
ricco che era, si è fatto povero" |
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858 "Beati gli afflitti" ( Mt 5,4 ). Sono quelli che si addolorano per il male che è nel mondo,
come Gesù piange
su Gerusalemme. Essi anelano a un mondo nuovo. Espiano i propri peccati e riparano quelli degli altri. ( 2 Cor 1,3-5 ) Portano la croce dietro a Gesù. Dio li consola in ogni tribolazione e li rende capaci di consolare gli altri. |
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859 "Beati i miti" ( Mt 5,5 ). Beati coloro che sono umili, pazienti e miti. ( Col 3,12; Ef 4,2 ) Chi è umile davanti a Dio è mite, rispettoso e condiscendente con il prossimo. Non avanza pretese eccessive. È comprensivo, affabile, umano, non violento. Rinuncia a primeggiare sugli altri. A volte è capace perfino di rinunciare alla difesa dei propri diritti e alla propria giustificazione di fronte a ingiuste accuse. Segue Gesù "mite e umile di cuore" ( Mt 11,29 ) e come lui conquista il mondo con la forza della sua umanità e carità. |
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860 "Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia" ( Mt 5,6 ), quanti seriamente e appassionatamente desiderano attuare nella propria vita la nuova giustizia evangelica. ( Mt 5,20 ) Non si adagiano nella verità che possiedono, nella virtù che praticano. Cercano di crescere, per essere perfetti a somiglianza del Padre celeste. ( Mt 5,48 ) In questo modo seguono Gesù che ha compiuto "ogni giustizia" ( Mt 3,15 ). |
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861 "Beati i misericordiosi" ( Mt 5,7 ), coloro che sanno perdonare ( Mt 6,12 ) e compiono opere di misericordia verso il prossimo che si trova in difficoltà. ( Mt 25,34-40 ) Imitano Gesù che incarna la misericordia del Padre. ( Mt 9,13 ) |
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862 "Beati i puri di cuore" ( Mt 5,8 ). Sono le persone rette di cuore. Consapevoli del profondo disordine che si radica nel cuore dell'uomo, ( Mt 15,10-20 ) vigilano su se stessi e si purificano incessantemente. Sono leali con Dio e sinceri nel cercare la sua volontà; sono
schietti e
franchi con gli altri, come Gesù. |
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863 "Beati gli operatori di pace" ( Mt 5,9 ), coloro che per amore progettano e costruiscono rapporti giusti. Si impegnano a creare una convivenza armoniosa, in cui sia rispettata la dignità di ogni persona e l'originalità di ogni gruppo sociale. Promuovono per tutti il benessere materiale e spirituale, temporale ed eterno. Partecipano così alla missione di Gesù, che porta agli uomini la pienezza della vita, la vera pace. |
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864 "Beati i perseguitati per causa della giustizia" ( Mt 5,10 ). Si tratta di chi subisce insulti, discriminazioni e violenze a motivo della nuova giustizia evangelica, e quindi a motivo della sua identità cristiana: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia" ( Mt 5,11 ). L'amore appassionato per Cristo e il fascino del suo vangelo danno il coraggio, e anche la gioia, di affrontare le prove, quotidiane o eccezionali che siano, nella consapevolezza di seguire più da vicino il Maestro, ingiustamente perseguitato. |
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865 Gesù nostra viaGli atteggiamenti indicati dalle beatitudini tracciano la via cristiana alla felicità; in definitiva si riassumono nell'affidarsi totalmente all'amore di Dio e nel riamare Dio e gli altri fino al dono totale di sé. Su questa via Gesù si pone davanti a noi come modello vivo e personale, con una forza di persuasione e una ricchezza di valori che trascende qualsiasi norma etica. Egli incarna la legge e la supera nell'amore. È la "via nuova e vivente" ( Eb 10,20 ), "la via, la verità e la vita" ( Gv 14,6 ). Chi lo segue "non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" ( Gv 8,12 ). |
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866 La via della vita e della gioia, indicata dalle beatitudini evangeliche, è la via della fede e dell'amore, che riscatta anche le situazioni negative. In essa Gesù ci precede come modello personale, normativo e pieno di fascino. |
Indice |
4 | Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor 16 |
5 | San Francesco d'Assisi, Della vera e perfetta letizia |
6 | Santa Teresa di Lisieux, Manoscritti autobiografici, Lettera 190 |
7 | San Girolamo, Commento al Vangelo di Matteo, 1, 5 |
8 | San Basilio di Cesarea, Commento ai Salmi, 33, 7, 11 |