Catechismo degli Adulti |
987 Preghiera e opereGesù si ritirava spesso a pregare, sospendendo ogni altra occupazione. Terminati quei momenti privilegiati di intimità con il Padre, rimaneva costantemente rivolto a lui nell'amore, faceva in ogni cosa la sua volontà. I tempi dedicati alla preghiera pura, liberi da ogni altra attività, hanno valore in se stessi come attuazione esplicita e consapevole del rapporto di amore con Dio. Consentono inoltre di trasformare in preghiera anche gli altri tempi dedicati alle varie occupazioni. "Pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie" ( 1 Ts 5,17-18 ). La preghiera è continua, se è continuo l'amore, se in ogni cosa facciamo la volontà di Dio: "Prega sempre colui che unisce la preghiera alle opere che deve fare e le opere alla preghiera … In questo senso si può considerare tutta la vita dell'uomo santo come una grande preghiera; ciò che siamo abituati a chiamare preghiera ne forma solo una parte".14 |
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988 Alla presenza di DioL'unione con Dio non comprende solo gli esercizi di preghiera in senso proprio, ma anche il lavoro, lo studio, i rapporti familiari e sociali, il divertimento e la sofferenza, la vita e la morte. Occorre però evitare la dispersione e orientare tutto al Signore. Abbiamo bisogno di tempi più o meno prolungati di preghiera sincera e intensa, per attingere l'energia necessaria. Abbiamo bisogno di ravvivare spesso durante il giorno l'attenzione al Signore, sia pure per un istante. "È possibile anche al mercato e durante una passeggiata solitaria fare una frequente e fervorosa preghiera. È possibile anche nel vostro negozio, sia mentre comprate sia mentre vendete, e anche mentre cucinate".15 Per rispondere a questa esigenza, gli antichi Padri hanno inventato la pratica delle giaculatorie, formule brevi e semplici, da ripetere frequentemente. Sono assai utili, purché corrispondano al vissuto concreto, rimangano fresche e ferventi, non scadano nell'automatismo dell'abitudine. |
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989 Orientati a Dio dagli esercizi di preghiera e dai frequenti richiami dell'attenzione, possiamo vivere alla sua presenza con sempre maggiore continuità. |
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Dio è in ogni persona, in ogni cosa, in ogni evento lieto o triste, ordinario o straordinario. Tutto è voluto o almeno permesso da lui. Tutto viene offerto a noi come un dono e una possibilità di bene. Se sappiamo riconoscere la sua presenza e accogliere la sua volontà, se facciamo ogni cosa nel modo migliore, con prontezza e pace interiore, la nostra vita diventa un dialogo permanente, una preghiera continua. "Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia" .16 |
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990 "Cantate con la voce,cantate con il cuore,cantate con la bocca, cantate con la vostra condotta santa.Cantate al Signore un canto nuovo … Siate voi stessi quella lode che si deve dire; e sarete la sua lode, se vivrete bene" .17 |
Indice |
14 | Origene, Sulla preghiera, 12 |
15 | San Giovanni Crisostomo, Frammenti, 2 ( Sulla preghiera ) |
16 | Santa Teresa di Lisieux, Manoscritti autobiografici, C 25 |
17 | Sant'Agostino, Discorsi, 34, 1 |