Catechismo degli Adulti

Indice

Promotori di cultura

Cat. Chiesa Cat. 897-913; 2500-2503

1152 Persona e cultura

Nel dinamismo della comunicazione umana si forma e si trasmette la cultura.

Le persone contribuiscono a crearla con le loro decisioni e ne sono condizionate nell'esercizio della loro libertà.

La cultura è il loro ambiente storico, un bene importante come la salute fisica, la sicurezza affettiva, l'autosufficienza economica.

Promuovere una cultura ricca di valori è promuovere l'uomo.

Il cristiano è mosso dalla carità a servire la persona e la società attraverso la creazione e la trasmissione della cultura.2

1153 L'attività culturale

L'uomo non ha istinti innati e sicuri come gli animali.

Impara a vivere, assimilando ed elaborando l'eredità che riceve dalle generazioni passate e l'apporto dei suoi contemporanei,3 inserendosi attivamente in un processo di comunicazione interpersonale e sociale.4

Attività culturale è l'inesauribile impegno, individuale e collettivo, con cui gli uomini coltivano se stessi, cioè "cercano di migliorare le proprie condizioni di vita".5

Essi sviluppano le proprie conoscenze e capacità operative, mentre trasformano la natura, organizzano la convivenza sociale, interpretano la realtà ed esprimono le loro esperienze spirituali.6

1154 La cultura oggettiva

In un gruppo umano molti soggetti che parlano creano a poco a poco una lingua.

Così, più globalmente, molti soggetti che comunicano e cooperano creano una cultura, cioè un insieme organico di significati e di forme, un loro "modo di fare uso delle cose, di lavorare, di esprimersi, di praticare la religione e di formare costumi, di fare le leggi e creare gli istituti giuridici, di sviluppare le scienze e le arti e di coltivare il bello",7 un loro stile di vita e una loro scala di valori.

La cultura è un sistema di elementi in relazione tra loro e in continua evoluzione storica: elementi interpretativi come la lingua, la letteratura, l'arte, lo spettacolo, la scienza, la filosofia, l'etica, la religione; elementi sociali come i costumi, le leggi, le istituzioni; elementi operativi come la tecnica, l'economia, i manufatti.

Vi si incarnano il senso generale della vita e le esperienze fondamentali della famiglia, dell'amicizia, della convivenza, del lavoro, della bellezza, della sofferenza, della morte e della divinità.

Ogni popolo vi trova la sua identità, la sua anima collettiva, il suo patrimonio prezioso accumulato di generazione in generazione.8

Le culture sono molte e questa varietà è voluta da Dio, come un riflesso della sua multiforme sapienza.
( Gen 1,28; Gen 10,32; Gen 11,8-9; At 17,26 )

I tentativi di colonizzazione forzata sono contrari alla dignità delle persone e dei popoli.

Le minoranze culturali hanno diritto a speciale rispetto e sostegno.

Tuttavia le culture devono mantenersi aperte e integrarsi liberamente tra loro, attivando uno scambio e un dialogo incessante.

1155 Fede e cultura

Una cultura consapevole dei suoi limiti e disponibile alla ricerca non solo è feconda, ma anche adatta a ricevere il vangelo.

Viceversa una cultura chiusa nella propria autosufficienza rende più difficile l'adesione a Cristo, a prescindere dal fatto che sia di qualità rozza o raffinata.

L'evangelizzazione, da parte sua, se vuole essere efficace, deve inserirsi nella cultura e negli interessi vitali di ogni popolo, ovviamente senza tradire la verità del messaggio cristiano.

"L'evangelizzazione perde molto della sua forza e della sua efficacia se non tiene in considerazione il popolo concreto al quale si rivolge, se non utilizza la sua lingua, i suoi segni e simboli, se non risponde ai problemi da esso posti, se non interessa la sua vita reale.

Ma d'altra parte l'evangelizzazione rischia di perdere la propria anima e di svanire, se il suo contenuto resta svuotato o snaturato col pretesto di tradurlo".9

Penetrando in un determinato mondo culturale, il vangelo lo trasforma profondamente dall'interno, valorizza gli elementi positivi e contesta quelli negativi.

Evangelizzare significa "portare la buona novella in tutti gli strati dell'umanità e … rendere nuova l'umanità stessa …, raggiungere e quasi sconvolgere mediante la forza del vangelo i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti d'interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita dell'umanità, che sono in contrasto con la parola di Dio e con il disegno della salvezza".10

"Indipendenti di fronte alle culture, il vangelo e l'evangelizzazione non sono necessariamente incompatibili con esse, ma capaci di impregnarle tutte, senza asservirsi ad alcuna".11

1156 Dio comunica con l'uomo in modo umano secondo una dinamica di incarnazione, il divino si esprime nell'umano e l'umano viene assunto nel divino.

La parola di Dio non si confonde con la cultura; ma neppure si separa da essa.

Sempre viene a noi, inserita in qualche forma culturale, e si trasmette da una cultura all'altra attraverso un processo di donazione e di accoglienza, di purificazione e di rinnovamento, esplicitando sempre più la sua inesauribile ricchezza di significato e di vita.

"Solo all'interno e tramite la cultura la fede cristiana diventa storica e creatrice di storia",12 rielaborando il patrimonio precedente, sviluppando idee e opere nuove.

L'unica fede si incarna in culture diverse.

E queste in varia misura possono dirsi cristiane.

Al loro interno assumono forme peculiari anche le espressioni più direttamente ecclesiali: formulazioni dottrinali, scelte pastorali, riti liturgici e devozioni popolari.

Nel mondo occidentale contemporaneo l'eredità culturale della modernità convive con la nuova mentalità postmoderna, caratterizzata dal disorientamento riguardo alla verità e ai valori, dalla diffidenza per le teorie e i progetti totalizzanti, dal ripiegamento sulle esperienze frammentarie, individuali, provvisorie.

In tale contesto l'evangelizzazione esige molteplici attenzioni:

liberarsi da rappresentazioni e comportamenti legati a epoche passate, accogliere, contestandone però le interpretazioni ambigue e unilaterali, i valori della modernità, che del resto hanno radici cristiane, come i diritti dell'uomo, la pari dignità della donna, la giusta autonomia delle realtà terrene;

tenere desto il dialogo sul mistero dell'uomo e sulla necessità di ancorare la libertà alla verità;

proporre la verità di Cristo, che coincide con la carità, mediante l'esperienza vissuta dell'amore reciproco e dell'amore preferenziale ai poveri, perché la sua bellezza desti meraviglia e dia significato ad ogni dimensione della vita;

sviluppare una solida identità cristiana, aperta però a dialogare con tutti, a dare e a ricevere, a rinnovarsi incessantemente;

favorire lo scambio tra le culture, aprendole ai valori universali, in modo che si possa formare una cultura planetaria, in cui le singole identità culturali siano rispettate e valorizzate.

Assumendo tali atteggiamenti, i cristiani testimoniano che i beni dell'uomo hanno il loro ultimo fondamento in cristo e che "tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui … e tutte sussistono in lui"
( Col 1,16-17 ).

1157 La cultura è un bene fondamentale, necessario alla vita e alla crescita dell'uomo, un patrimonio comune dal quale ogni persona attinge e al quale porta il suo contributo.

Ogni cultura è chiamata ad aprirsi al dialogo interculturale e all'incontro con il vangelo.

Indice

2 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 44
3 Paolo VI, Populorum progressio 17
4 Gaudium et Spes 53
5 Gaudium et Spes 34
6 Gaudium et Spes 35;
Gaudium et Spes 37
7 Gaudium et Spes 53
8 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 44
9 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 63
10 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 18-19
11 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 20
12 Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 44