Io ho scelto voi |
Gesù inaugura la sua attività pubblica con un evento che la tradizione evangelica riconoscerà come decisivo per capire tutta la storia che segue: il battesimo al fiume Giordano ( Mc 1,9-11 ).
Si tratta di un rito che indica la volontà di accogliere il messaggio di conversione predicato da Giovanni.
Ma Gesù ha coscienza di essere senza peccato.
Un giorno dirà: "Chi di voi può accusarmi di peccato?" ( Gv 8,46 ).
Lo stesso Giovanni Battista riconosce che quel Galileo che gli sta davanti non ha alcun bisogno del suo battesimo ( Mt 3,13-15 ).
Perché dunque Gesù, che è senza peccato, si sottopone a questo rito di purificazione?
L'apostolo Paolo ci aiuta a trovare la risposta: Cristo non ha mai commesso peccato, ma ha accolto liberamente la volontà del Padre di portare il peso dell'umanità peccatrice ( 2 Cor 5,21 ).
Rendendosi solidale con i peccatori, Gesù si comporta come il Servo del Signore, esaltato in un canto del libro del profeta Isaia per aver dato la propria vita come sacrificio per i peccati degli altri ( Is 52,13-53,12 ).
Quella di Gesù è perciò una scelta di solidarietà con i peccatori, una scelta di cui il Padre si compiace, dichiarando che colui che si è fatto appena battezzare da Giovanni come uno dei tanti peccatori è in realtà il suo Figlio unigenito, il Messia ( Lc 3,21-22 ).
Con il battesimo al Giordano, Gesù si dichiara disponibile a donare la sua vita come "l'agnello di Dio", colui che prende su di sé il peccato del mondo ( Gv 1,29 ) e si offre per la salvezza di tutti.
In un mondo di ambiguità e di peccato questa scelta è sottoposta alla tentazione e al rischio di continui compromessi.
Ma Gesù rifiuta i progetti devianti che gli sono proposti sulla strada della sua missione.
In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". ( Mc 1,9-11 )
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