Io ho scelto voi

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In dialogo con Dio

Fasi di una costruzione, Tebe, 1490-1436 a.C.

È questa anche l'esperienza di Mosè.

La Bibbia lo presenta come un giovane ebreo, educato nella cultura e nella sapienza dell'antico Egitto.

Mostra subito la sua indole generosa e il desiderio di libertà, quando colpisce una guardia egiziana che maltratta i suoi fratelli sottoposti a lavori gravosi.

I suoi interventi senza progetto, l'incomprensione dei suoi e la paura del faraone gli fanno sperimentare il senso del fallimento.

Si ritira nel deserto del Sinai a fare il pastore ( Es 2,11-22 ).

I suoi sogni sembrano spenti.

Ma è nel deserto che Dio lo attende e lo afferra, per rilanciarlo nella grande avventura della liberazione del suo popolo.

Ed egli non rifiuta.

Mosè si lascia attrarre da un segno straordinario: presso il monte di Dio, un roveto arde senza consumarsi!

Non è un uomo superficiale e distratto.

È capace di farsi attento, di meravigliarsi.

Ebreo in atteggiamento di supplica, Ninive, 704-681 a.C.

È un uomo in ricerca: "Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?" ( Es 3,3 ).

La disponibilità di Mosè si trova di fronte a un evento inatteso.

Dio gli si fa presente e gli parla.

Lo chiama personalmente e amorosamente per nome.

E Mosè non sfugge, non si chiude nella paura e nell'incertezza.

Accetta il dialogo che Dio gli offre, anche se non sa ancora dove questo lo condurrà.

Dichiara già da ora, con un semplice "Eccomi!", la sua apertura generosa e totale ( Es 3,4 ).

L'uomo che, come Mosè, incontra Dio si trova in preda a due sentimenti contrastanti.

Avverte di trovarsi di fronte ad un mistero che è più grande di lui.

Con Dio non si può trattare come con un uomo.

Occorre tanta povertà e umiltà per poterlo ascoltare: è necessario togliersi i sandali e velarsi la faccia!

Quando però ci poniamo sinceramente in ascolto, ci accorgiamo che Dio non è un Dio lontano.

Era già presente nella nostra storia e nella nostra vita.

Lavorava per noi e assieme a noi.

Le nostre esperienze passate mostrano l'impronta amorosa della sua azione.

Mosè conosce Dio proprio così, come colui che era già all'opera nella storia dei suoi padri ( Es 3,5-6 ).

Sandali, Egitto, III millennio a.C.

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