Criteri di ecclesialità dei gruppi, movimenti, associazioni |
1. - Il mistero della comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per l'opera e la preghiera di Cristo, compagina nell'unità tutta la comunità ecclesiale, e nello stesso tempo la vivifica nell'attuarsi delle Chiese particolari.
La varietà delle articolazioni dell'unico Corpo del Signore è frutto dei doni supremi ma anche di istanze umane, sempre però nell'identità e nella missione della comunione che la Chiesa essenzialmente è.
2. - Guardando in tale luce le nostre comunità ecclesiali, particolarmente dagli anni del Concilio ad oggi, non si può non rallegrarsi - come San Barnaba ad Antiochia ( Cfr. At 11,23-24 )1 - per l'ondata di grazia che il Signore vi ha riversato mediante il suo Spirito.
È una grande fioritura di aggregazioni - gruppi, movimenti, associazioni - ricche di fermenti, di attività, di programmi, di intenti e desideri.
3. - Tutti questi fermenti portatori di grazia e di doni sono da armonizzare e far convergere al bene della vita e della missione della Chiesa: « Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie, esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono ». ( 1 Ts 5,19-21 )
E questo è compito di tutti.
È compito dei fedeli e dei Pastori: dei primi, per orientarsi convenientemente e sicuramente nelle loro valutazioni e nei loro atteggiamenti; e dei secondi, per discernere autorevolmente, offrire con responsabilità e paternità presenza e parola, e camminare con la propria Chiesa in comunione con le esigenze di tutte le comunità.3
4. - La presente « nota pastorale » si articola in tre riflessioni.
Premesse:
- circa la libertà di associazione nella Chiesa
- circa la denominazione delle realtà aggregative esistenti nella nostra Chiesa
Parte prima:
- sui criteri di discernimento della ecclesialità delle associazioni, movimenti, ecc.
Parte seconda:
- sui criteri e condizioni di riconoscimento delle associazioni, movimenti, ecc.
Indice |
1 | cfr. Evangelizzazione e ministeri, n. 94, 15-8-77 |
3 | Cfr. LG 12 |