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Si avvicinava la Pasqua degli ebrei e la gente preparava la festa.
Parenti e amici si riunivano nelle case.
Mangiavano insieme la Pasqua per ringraziare Dio, che aveva fatto alleanza con il popolo e l'aveva condotto verso la terra promessa.
Leggi il Libro dell' Es 12
A cena c'era l'agnello, il pane non era lievitato perché nella notte della liberazione dall'Egitto era mancato il tempo di farlo lievitare: bisognava mettersi in viaggio subito.
Gesù desiderava ardentemente mangiare la Pasqua con i suoi discepoli prima della sua passione: doveva consegnare loro il segno più grande del suo amore.
Mentre cenavano Gesù prese un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: "Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me".
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".
Leggi il Vangelo di Lc 22,19-20
Come gli ebrei nella cena pasquale ricordano la liberazione dall'Egitto e il dono della terra promessa, così nella cena pasquale di Gesù i cristiani celebrano il passaggio dalla schiavitù del peccato alla vita nuova dei figli di Dio.
Con il suo corpo dato per noi e con il suo sangue versato, Gesù stabilisce la nuova alleanza di amore tra Dio e gli uomini.
L'Eucaristia è il segno più grande dell'amore di Gesù, che ha dato la sua vita per noi sulla croce.
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