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Padre nostro, venga il tuo regno

Messaggio

Il capitolo presenta la fede cristiana nella vita eterna.

Qual è il senso della vita?

Che cosa ci attende dopo la morte?

Quale valore hanno le nostre croci e le nostre speranze?

Sono domande che non solo i piccoli si fanno e a cui la fede cristiana offre una sua risposta: Dio è il fine è termine ultimo dell'esistenza.

La morte, il giudizio, l'inferno e il paradiso ( novissimi ) sono le realtà ultime a cui la fede ci propone di guardare con speranza, perché l'amore del Signore è più forte e dura per sempre.

Obiettivi

La speranza cristiana è l'anima dell'intera esistenza del credente.

Tutto egli è chiamato a compiere con gli occhi e il cuore rivolti alla meta promessa da Gesù ai suoi discepoli.

Partendo da questa convinzione di fede il capitolo conduce i fanciulli a:

- scoprire il significato della vita come via, tempo prezioso per camminare con Cristo e i fratelli verso la meta gioiosa del Regno di Dio;

- acquisire atteggiamenti di fiducia e di serenità di fronte al mistero della morte e della vita futura;

- assumere l'impegno di operare sempre e comunque per il bene nella convinzione che esso produce frutto per se e per gli altri.

Contenuti

Il capitolo si struttura nei seguenti nuclei tematici:

- L'amore del Signore è per sempre: il senso della vita e della morte per chi crede in Gesù è contenuto nel Vangelo: chi vuole salvare la propria vita la deve perdere.

Solo così la ritroverà in pienezza di gioia per sempre.

I santi che hanno già percorso questa via insieme ai nostri cari defunti ci aiutano con la preghiera a giungere alla meta del Paradiso.

- Una festa senza fine: il giudizio di Dio sarà sulla carità.

È l'amore infatti che apre le porte del regno di Dio.

Solo chi sa riconoscere e accogliere Gesù nei fratelli sarà riconosciuto e accolto da lui.

Dimensioni

La fede nella vita eterna è letta nelle diverse dimensioni della catechesi:

- La vita dei fanciulli: l'esperienza della festa è un fatto significativo che richiama speranza, gioia e comunione.

Sono i valori che la festa cristiana esalta a differenza di situazioni, oggi comuni, in cui spesso la festa è ridotta a chiasso, consumismo ed esteriorità evasiva.

- La Bibbia: sia l'AT che il NT più volte annunciano la vita eterna usando l'immagine del banchetto e della festa ( Is 25,6-10; Mt 22,1-14; Mt 25,1-13; Lc 14,15-24 ).

Il capitolo allude a questo messaggio biblico; richiama l'insegnamento di Gesù sul giudizio di Dio ( Lc 16 e Mt 25 ); riassume la catechesi sulla vita eterna con la Prima lettera di Giovanni ( 1 Gv 3,2 ) e l'Apocalisse ( Ap 14,13 ).

- La liturgia e la preghiera: il capitolo offre spunti per richiamare le feste liturgiche dell'Assunta, di tutti i santi e della commemorazione dei defunti.

Si potrà anche riprendere in chiave escatologica il tema della domenica più volte emerso nel catechismo.

- L'educazione morale: la vita cristiana è animata e sorretta dalla speranza.

Occorre pertanto che gli impegni di fedeltà e di sequela del Signore appaiono in tutto il loro valore non solo in questa vita, ma per l'eternità.

Essi sono già il segno e l'anticipo di quella vita nuova che Dio darà a quanti lo servono con amore.

Un cammino di fede fatto insieme

Per la pastorale catechistica

La catechesi sulle realtà ultime non si esaurisce in questo capitolo.

Tutto l'itinerario proposto dal catechismo è sorretto dalla speranza cristiana.

Con i fanciulli abbiamo imparato a riconoscere i segni della presenza del Signore e del suo regno.

Il regno di Dio è regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia, di amore e di pace.

Poiché fin dal Battesimo noi siamo partecipi di questo regno, abbiamo ragione di cercare insieme i segni della speranza che è in noi.

Se ci vedranno sereni nella fatica, fiduciosi nella sofferenza, bisognosi di misericordia, anche i fanciulli impareranno a operare e a pregare con noi perché si compia definitivamente il regno di Dio.

La festa richiama esplicitamente il senso che oggi ha questo momento nella vita dei fanciulli, in particolare la festa domenicale.

La domenica è il giorno in cui la Chiesa manifesta la sua intima comunione con il Signore Gesù.

È anche il segno che tutti i nostri giorni possono essere lieti, perché il Signore è vicino: "Rallegratevi nel Signore sempre: ve lo ripeto ancora, rallegratevi.

La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino" ( Fil 4,4-5 ).

È dunque necessario ritrovare il valore autentico della festa, dietro il chiasso e la dispersione delle nostre domeniche; festa come incontro di persone amiche e di fratelli, come tempo di riposo, come tempo propizio per esercitare la carità e celebrare l'Eucaristia.

Così anche i fanciulli comprenderanno che tutta la vita è preparazione e attesa dell'ultimo giorno del Signore, quando egli verrà e con la Chiesa noi entreremo alla festa eterna.

La speranza nella vita eterna non indebolisce l'impegno dei cristiani in questo mondo.

Mentre conforta nella prova, la speranza cristiana stimola incessantemente i discepoli del Signore a non accontentarsi mai del bene compiuto e a spingersi sempre più avanti, sulla strada della carità e della giustizia.

Dalla nostra fede e dal nostro coraggio nell'operare per la pace, i fanciulli scopriranno che la vera gioia è sempre frutto di fedeltà e di donazione.

Per noi e per loro, come per il mondo intero, il Signore è fedele e ver a è la sua parola: "Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà" ( Mt 10,39 ).

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