Vi ho chiamato amici |
Dopo il battesimo e la prova nel deserto, Gesù comincia una vita nuova.
Percorre i villaggi della Galilea portando ovunque il lieto annunzio: "Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo" ( Mc 1,15 ).
Gesù va tra le gente, ne conosce le abitudini, i pensieri e le preoccupazioni.
Trascorre le giornate dove la gente vive, prega, gioisce e soffre.
Ma le cose che dice e le azioni che compie sono inaudite.
Marco racconta lo svolgersi di una intera giornata di Gesù a Cafàrnao, la cittadina di Simone e Andrea.
È l'invito ad accompagnare il Signore, non come spettatori soltanto, ma come discepoli attenti a scoprire la mano potente di Dio nelle parole e nei gesti di Gesù.
"Andarono a Cafàrnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare.
Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
Allora un uomo, che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: "Che c'entri con noi, Gesù di Nazareth? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio!".
E Gesù lo sgridò: "Taci! Esci da quell'uomo".
E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!".
La sua fama si diffuse subito ovunque nei dintorni della Galilea.
E, usciti dalla Sinagoga, si recarono subito a casa di Simone e di Andrea in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
Tutta la città era riunita davanti alla porta.
Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: "Tutti ti cercano!".
Egli disse loro: "Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là: per questo infatti sono venuto!".
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni" ( Mc 1,21-39 ).
Tutti cercano Gesù, tutti vogliono vederlo, ascoltarlo, convinti che da lui esca una forza capace di guarire ogni male.
Non sarà lui il Messia, il liberatore del popolo dal dominio dei romani?
Ma Gesù sa che questo non è il piano di Dio.
Qui sta il suo segreto profondo, di qui nasce anche l'incomprensione più dolorosa.
Egli deve compiere sino in fondo la volontà di Dio, le opere del suo Regno.
Passa ore in preghiera e, se necessario, si sottrae anche con decisione alle pretese della gente.
Appartiene a tutti, perché appartiene a Dio.
Chi lo incontra non può restare indifferente: o con lui o contro di lui.
E una esperienza nuova e la gente, stupita, si interroga: Chi è dunque costui?
Non sarà lui il Messi a, capace di liberare l'uomo da ogni male?
Tu, Signore, sei parola che guarisce, sei parola che dà fiducia, sei parola che trasforma, sei parola che perdona, sei parola che libera, sei parola che dà vita.
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