28 ottobre 1988
Si è svolta a Collevalenza, presso la "Casa del Pellegrino", dal 24 al 27 ottobre 1988, la XXX Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
1. - I Vescovi hanno ricordato il decennio dell'elezione e del solenne inizio del ministero pontificale universale di Giovanni Paolo II, in spirito di comunione, di riconoscenza, di affetto e di preghiera.
Nella solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Ugo Poletti hanno rinnovato il vincolo speciale che li lega al Santo padre, fondamento e garante dell'unità dell'Episcopato.
I Vescovi si sentono profondamente partecipi della missione universale che il Papa adempie, nel nome di Cristo, e del messaggio di verità, di libertà, di giustizia, di speranza che egli rivolge incessatamente a tutti gli uomini.
Con i sacerdoti e tutti i fedeli delle loro Chiese, i Vescovi intendono dedicarsi sempre più intensamente a quell'opera di "rievangelizzazione" dell'Italia e dell'Europa che il Papa propone come primaria esigenza ed urgenza pastorale.
2. - Grandi e preoccupanti sono i problemi etici presenti oggi nella società italiana.
La fedeltà ai valori della vita, della famiglia, della giustizia, della soliderietà richiede vigilanza ed attento discernimento.
Di fronte alla confusione dei messaggi ed al prevalere di impostazioni che sembrano privilegiare solo l'utile soggettivo ed i processi e i meccanismi economici vincenti, è urgente l'impegno per una efficace e completa informazione religiosa, che presenti il quotidiano insegnamento della Chiesa a tutta l'opinione pubblica.
I laici cristiani sono chiamati in questo campo a particolari responsabilità e ad un'azione coerente e il più possibile concorde.
3. - L'Assemblea Generale ha approvato la Nota pastorale per la ripresa delle Settimane Sociali.
La sollecitudine per il sociale, in consonanza con l'insegnamento del Santo Padre, impegna i Vescovi e tutti i cattolici italiani sulle questioni che caratterizzano la convivenza sociale del nostro Paese.
È grandemente aumentata la complessità dei problemi e la ripresa dell'esperienza prestigiosa delle Settimane Sociali, che aveva notevolmente contribuito al formarsi di una moderna coscienza civile dei cattolici italiani, deve concretarsi in una iniziativa nuova, in sintonia con il quadro ecclesiale maturato a seguito del Concilio.
Le Settimane Sociali intendono essere una iniziativa culturale ed ecclesiale di alto livello, capace di affrontare, e se possibile di anticipare, gli interrogativi e le sfide, talvolta radicali, posti dall'attuale evoluzione della società.
Esse potranno rappresentare così un'espressione qualificata ed unitaria della rinnovata attenzione alla dottrina sociale della Chiesa, ed insieme un ambito di dialogo e di confronto con quanto di nuovo matura nel corpo della società.
4. - I Vescovi hanno inoltre approvato il documento sul sostegno economico alla vita della Chiesa.
In sintonia con le indicazioni del Concilio Vaticano II e le disposizioni del nuovo Codice di diritto canonico, gli Accordi di revisione del Concordato hanno soppresso il sistema beneficiale ed introdotto una nuova disciplina, che si configurerà nella sua pienezza a partire dall'anno 1990.
Le riforme intraprese toccano il tessuto ordinario della vita eccleside e domandano di essere conosciute nelle loro linee e nel loro spirito.
Se sono cadute alcune garanzie automatiche, vengono messi in risalto i valori della comunione, della corresponsabilità della partecipazione, della solidarietà ecclesiale, da vivere in termini non soltanto affettivi, ma effettivi, partecipando cioè, secondo la condizione e i compiti propri di ciascuno, alla vita della comunità ecclesiale e assumendo con gioia le fatiche e gli oneri, anche economici, che essa comporta.
Il documento approvato chiarisce i motivi di ordine religioso, ma anche di ordine sociale, per i quali i credenti, e con loro ogni persona che riconosce il valore dei molteplici servizi svolti dalla Chiesa, sono chiamati ad assicurare le risorse necessarie per le sue attività.
5. - Il documento su "Comunione, comunità e disciplina ecclesiale", conclusivo del piano pastorale degli anni '80 dedicato a "Comunione e comunità", è stato anch'esso approvato nell'Assemblea Generale di Collevalenza.
La Chiesa italiana appare ricca di grande vitalità, ma anche attraversata da molteplici tensioni, che toccano il rapporto tra libertà e obbedienza, coscienza e verità, spontaneità e disciplina.
Il documento approvato risponde perciò all'esigenza di approfondire il significato ed alcune caratteristiche concrete della disciplina ecclesiale, essenziali per una comunità cristiana che sia autentica realtà di comunione: la comunione richiede infatti una disciplina, e la disciplina deve esprimere la comunione.
Lo scopo del documento è quindi favorire lo sviluppo di un clima
di sincera fraternità,
di reciproca accoglienza,
di vera libertà,
di valorizzazione dei diversi carismi e cammini di fede,
ma anche di fiducioso e grato riconoscimento del servizio
di discernimento e di autorità,
di indirizzo dottrinale, pastorale e disciplinare affidato al Papa e ai Vescovi, con la collaborazione dei Sacerdoti.
Sarà stimolata così una crescita di tutti i cristiani nella partecipazione e nella corresponsabilità, per l'edificazione e l'espansione della comunione ecclesiale.
6. - I Vescovi hanno poi affrontato il problema dello status teologico e giuridico delle Conferenze Episcopali, nell'ambito di una consultazione promossa dalla Congregazione per i Vescovi, in attuazione di una decisione del Sinodo Straordinario celebrato nel 1985 a vent'anni dal Concilio vaticano II.
7. - L'Assemblea ha lavorato alla preparazione del piano pastorale per gli anni '90, dedicato a "evangelizzazione e testimonianza della carità", approfondendo le ragioni pastorali e socio-culturali che motivano la scelta di questa tematica, nel tempo che prepara l'inizio del terzo millennio cristiano.
Sono stati inoltre affrontati i problemi della fondazione biblica e teologica del discorso, del linguaggio da adottare, dei destinatari ai quali indirizzarsi più direttamente.
Si è anche riflettuto sul rapporto tra piano pastorale nazionale e programmi delle singole diocesi.
8. - I Vescovi hanno esaminato la prima traccia di una Nota pastorale sulla vita umana, richiamando alcune fondamentali questioni circa il significato della vita di coppia e dell'amore coniugale, il senso della vita come "benedizione', o come "intralcio e peso", la concezione dei figli come "dono" o come "diritto".
Gli atteggiamenti nei confronti della vita sembrano infatti dipendere sempre più dal tipo di risposta che viene dato a queste domande.
Anche l'uso della scienza e della tecnica occorre sia ordinato all'uomo e quindi regolato dalla legge morale: sono dunque da rifiutare quei tipi di sperimentazione, di ricerca e di applicazione che trattano l'essere umano come un semplice oggetto.
9. - I Vescovi hanno discusso lo schema di una Nota pastorale sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche.
Avvalendosi anche dei risultati del Simposio promosso dalla C.E.I. nel gennaio scorso, la Nota dovrà approfondire l'indole e gli obiettivi di tale insegnamento, l'identità e la funzione dei docenti, nel quadro delle finalità della scuola, dell'educaiione dei ragazzi e dei giovani e della missione della Chiesa.
10. - Il cammino di preparazione del documento della C.E.I. sul Mezzogiorno d'Italia è stato illustrato ai Vescovi dal Cardinale Michele Giordano.
La bozza del documento sarà sottoposta in gennaio al Consiglio Episcopale Permanente e poi alle Conferenze Episcopali regionali, per essere presentata all'Assemblea Generale del maggio prossimo.
11. - I Vescovi sono stati informati del lavoro di revisione dei catechismi, incentrato prioritariamente sul catechismo degli adulti, secondo una scelta confermata dal recente Convegno Nazionale dei Catechisti, nell'ottica della nuova evangelizzazione.
12. - Il progetto di una scuola di formazione per responsabili diocesani dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche è stato oggetto di una comunicazione all'Assemblea.
Con la nuova disciplina concordataria gli Ordinari diocesani hanno assunto nuove responsabilità: diventa pertanto indispensabile che i loro collaboratori, incaricati del settore, siano persone particolarmente competenti e qualificate.
La scuola, articolata in cinque sezioni, avrà un andamento seminariale con sessioni residenziali.
13. - Mons. Fernando Charrier, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, ha informato l'Assemblea di uno studio condotto dal competente Ufficio della C.E.I. sulle scuole di formazione sociale e politica.
Il fenomeno ha assunto di recente particolare rilievo: sono state recensite al 30 aprile scorso 91 iniziative a dimensione diocesana, distribuite su tutto il territorio nazionale, anche se in prevalenza nelle regioni settentrionali.
La comunicazione di Mons. Charrier ha toccato anche i problemi relativi alle caratteristiche e alle finalità di queste scuole, al loro inserimento nella pastorale diocesana e al loro raccordo con l'impegno sociale dei cattolici.
14. - I Vescovi sono stati inoltre informati dell'iter di preparazione del documento pastorale per la formazione liturgica, "Celebrare in spirito e verità".
Suo scopo è far meglio conoscere le linee strutturali che caratterizzano ogni atto liturgico, per favorire una celebrazione sempre più consapevole, partecipata e fruttuosa.
15. - Il collegamento informatico tra la C.E.I. e le singole diocesi e l'automazione degli uffici di curia hanno fatto oggetto di una comunicazione del Segretario Generale, Mons. Camiilo Ruini.
Entro i primi mesi del prossimo anno il collegamento sarà operativo per 180 diocesi, mentre entro la fine dell'89 sarà esteso anche alle 46 restanti.
Parallelamente sono allo studio programmi per l'automazione delle funzioni degli uffici di curia, studiati per venire incontro alle diverse esigenze, sia delle diocesi maggiori sia di quelle meno estese.
I programmi saranno pronti entro il 1989.
L'Istituto Centrale Sostentamento Clero, incaricato dalla C.E.I. della realizzazione di queste iniziative, curerà anche corsi di formazione per gli operatori che agiranno nelle singole diocesi.
16. - A seguito dell'elezione di Mons. Mariano Magrassi, Arcivescovo di Bari-Bitonto, a Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, Mons. Domenico Amoroso, Vescovo di Trapani, è stato chiamato a sostituirlo alla Presidenza della Commissione Episcopale per la Liturgia, a norma del Regolamento della C.E.I.
Nel corso dellrAssemblea è stato presentato ai Vescovi il "numero zero" dell'agenzia S.I.R. - Servizio Informazione Religiosa -, che nasce dalla lunga e collaudata esperienza della stampa locale aderente alla Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici e intende porsi al servizio delle esigenze di comunicazione della Chiesa in Italia.